AUMENTANO
I CAVALLI MACELLATI
E La scena iniziale della macellazione di un
"capo equino", come viene eufemisticamente chiamato il cavallo nei macelli (o
meglio, "centri carni"). Una scena che al centro carni di Roma è diventata
talmente frequente da costringere veterinari e addetti a fare gli straordinari.
"Laumento è dellordine del 60-70 per cento", ci dice Renzo
Bricioli, responsabile del servizio veterinario, "generalmente ne macelliamo 30-40 al
giorno per due giorni a settimana, ma solo lunedì ne abbiamo macellati 140, tanto che
abbiamo dovuto continuare anche oggi, cosa che non era mai successa prima".
E QUELLI RUBATI
La richiesta di carne equina è talmente elevata che
da più parti è stata messa in collegamento con laumento dei furti di cavalli
verificatosi negli ultimi mesi. Da settembre ad oggi, solo nei dintorni di Roma, ne sono
stati rubati 23. Alessandro Di Carmine, allevatore di Anguillara Sabazia, giovedì scorso
si è accorto che le sue quattro cavalle purosangue, tutte gravide, erano sparite. Sul
movente non ha dubbi: "Secondo me sono state prese per essere macellate. Del fatto
che sono purosangue e che valgono un centinaio di milioni a quelli non importa nulla:
saranno già in qualche macello clandestino". E in effetti chi conosce la zona parla
di impianti fuori legge soprattutto dalle parti di Velletri, Latina e nel basso Lazio.
Ma quante possibilità ci sono che un cavallo rubato possa
finire in un centro carni autorizzato dalla Asl?" "Pochissime", secondo
Bricioli, dal momento che "è molto difficile falsificare i documenti di
trasporto". Gli animali provengono per la stragrande maggioranza dai Paesi
dellEst, che infatti hanno incrementato le esportazioni verso lItalia, ma,
secondo Bricioli, la cosa non deve impensierire più di tanto: "I cavalli sono tutti
certificati allorigine e durante il viaggio vengono costantemente tenuti sotto
controllo" spiega. Più pessimistica la posizione di Fausto Orazi, un allevatore
romano che qualche tempo fa ha "perso" cinque cavalle tutte in una notte.
"La mattina dopo il furto", racconta, "sono andato al mattatoio di Roma e
ho constatato che proprio allora erano arrivati quattro cavalli. Un caso, naturalmente, ma
molto spesso i cavalli arrivano di notte e i veterinari se li ritrovano il giorno dopo
già pronti per la macellazione. Controllarne fino in fondo la provenienza non è una cosa
facile".
UNA BANCA DATI PER I FURTI
Proprio per difendere i cavalli purosangue
dal rischio di essere rubati per essere macellati, Orazi ha promosso una petizione che
vuole sensibilizzare prima di tutto le istituzioni. Tra gli obiettivi della campagna, a
cui avrebbero già aderito un migliaio di persone, cè quello del
"riconoscimento del cavallo sportivo come animale daffezione non destinabile
allalimentazione" e soprattutto la creazione di una "banca dati nella
quale vengano ricompresi. Località e modalità dei furti, localizzazione dei macelli
clandestini e identificazione delle poche bande specializzate in questo tipo di
reato". "La nostra missione", conclude la petizione, "deve essere
linfelicità dei ladri di cavalli".