Corriere dell'Alto
Adige - BOLZANO -
06/07/06
Traffico
illegale, animalisti in allarme
« Cani da
vivisezione mercato da fermare »
Patrizia Binco
BOLZANO — Gli animalisti
intervengono duramente sul commercio illegale di animali
per la vivisezione, dopo le ultime rivelazioni del
Corriere della Sera . La notizia delle due inchieste
aperte dalla magistratura di Brescia e Bolzano sta
suscitando vivaci reazioni anche in ambito locale.
Ester Valzolgher della Lega antivivisezione: « Il
mercato illegale di animali purtroppo è florido e va
fermato.
I controlli sono sufficienti » .
« Penso che la vivisezione debba finire e vada
combattuta in tutti i modi — afferma Nietta Dondio, voce
storica degli animalisti altoatesini — è stato
confermato da tempo e il primo a provarlo fu il dottor
Schweitzer, che gli esperimenti di vivisezione sugli
animali non ha nessuna corrispondenza sugli uomini. Si
tratta soltanto di un grosso interesse delle case
farmaceutiche che favoriscono le sperimentazioni per
puri interessi economici » .
« Vivisezione illegale, pochi
controlli »
Gli animalisti: mercato florido. I trasporti
attraverso il Brennero
Individuati alcuni carichi illeciti di cani verso i
laboratori della Germania Attiva collaborazione tra le
guardie zoofile, l'Enpa e le forze dell'ordine
BOLZANO — Le inchieste sul
traffico di animali verso l'estero rivelate ieri dal
Corriere della Sera fanno riemergere un problema molto
sentito non solo negli ambienti degli animalisti, ma
anche a livello di opinione pubblica. La notizia delle
due inchieste aperte dalla magistratura di Brescia e
Bolzano sta infatti suscitando vivaci reazioni anche in
ambito locale. Il traffico illegale di cani,
accalappiati in Italia e che finiscono in Germania come
cavie di sperimentazioni chirurgiche, è purtroppo una
brutale realtà che va combattuta in tutti i modi.
« Penso che la vivisezione debba finire e debba essere
combattuta in tutti i modi — afferma Nietta Dondio, voce
storica degli animalisti altoatesini — È stato
confermato da tempo, e il primo a provarlo fu il dottor
Schweitzer, che gli esperimenti di vivisezione sugli
animali non ha alcuna corrispondenza sugli uomini. Si
tratta soltanto di un grosso interesse delle case
farmaceutiche che favoriscono le sperimentazioni sugli
animali per puri interessi economici » . La lotta alla
vivisezione passa anche attraverso maggiori controlli
sui trasporti di animali. Alimentare le verifiche,
attraverso il lavoro delle guardie zoofile, l'Enpa e la
collaborazione con le forze dell'ordine, è
importantissimo per sventare un traffico che ha risvolti
tuttida chiarire.
Il sostituto procuratore di Bolzano Markus Mayr conferma
che alcuni mesi fa era stato fermato un camion diretto
in Germania, nel quale si stavano trasportando cuccioli
di cani. In un primo momentosi era ipotizzato che
potessero essere destinati a esperimenti di vivisezione,
ma dopo attenti accertamenti è stato verificato che il
trasporto sarebbe stato regolare. Ma adesso è la
magistratura di Brescia a voler fare chiarezza sui
traffici lungo l'asse del Brennero. Va chiarito peraltro
che non in tutti i casi gli animali portati all'estero
finiscono nei laboratori: ci sono anche associazioni che
fanno affidamenti reali. Ma i traffici illeciti di
animali non riguardano solo cani e gatti. Sono stati
individuati alcuni carichi di animali portati in modo
non adeguato alle norme italiane e comunitarie: esse
prevedono pause nel percorso, acqua per dissetarsi,
documenti in regola con vaccinazioni e registrazioni
degli animali attraverso l'anagrafe canina.
« Bisogna stare molto all'erta sul fenomeno della
vivisezione e, del resto, il caso dei beagle di qualche
anno fa ha portato alla ribalta questo tema — spiega
Ester Valzolgher della Lega anti vivisezione di Bolzano
— Esistono organizzazioni molto abili e bisogna
mantenere alta la guardia » . IMPRIGIONATO L'espressione
triste di un cucciolo di cane in una gabbia per il
trasporto

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