CORRIERE DELLA SERA
giovedì 1 maggio 2003
Scimmie protette, in Italia diventano cavie
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Le 120 scimmie sono originarie dell’Indonesia, Malesia e Sud Est Asiatico. In quelle aree sono da sempre protette: gli stessi abitanti che le hanno soprannominate «i guardiani dei templi» le rispettano anzi spesso portano loro del cibo. Vivendo in assoluta libertà i macachi hanno scelto di «abitare», oltre che nella foresta anche vicino ai luoghi di culto. Si può dire che facciano ormai parte del paesaggio e sono una attrattiva per i turisti. Ma l’uomo, nel corso degli anni le ha introdotte introdotte sull’isola di Mauritius (localmente sono chiamate crab eating monkey , mangiatrici di granchi per la loro predilezione nel nutrirsi di questi crostacei), creando non pochi problemi alla fauna e flora locali. Oggi questi macachi rischiano grosso perché rappresentano un vero business. Nella sola Inghilterra in tre mesi ne sono stati importati 1.600 esemplari. E gli allevamenti si stanno moltiplicando. La «partita» (60 maschi e 60 femmine), arrivata a Malpensa ha una destinazione precisa. E la sorte è segnata. Tutte le scimmie sono state acquistate (prezzo a capo: 2.500-3 mila dollari), per diventare cavie da laboratorio: su di loro i ricercatori effettueranno dei test per verificare il livello di tossicità e quindi il grado di sopportazione di nuovi prodotti antitumorali. Gli esperti affermano che la vita media di ogni soggetto sottoposto a sperimentazione è di sei mesi dall’inizio dei test. Marco Brughera, responsabile del centro ricerche tossicologiche di Pharmacia, non ha difficoltà a confermare acquisto e destinazione dei macachi: «Ogni anno ne acquistiamo anche due partite (240 esemplari, ndr ). Abbiamo un severo codice di autoregolamentazione e utilizziamo le cavie per testare nuovi prodotti. La somministrazione avviene attraverso sondini, oppure con iniezioni per via intramuscolare. Alcuni animali vengono sottoposti a test cronici. Le scimmie - spiega Brughera - sono tenute in un asettico stabulario, massimo tre per gabbia. Per non farle sentire sole», sottolinea con seria professionalità. Ma le sorprese non sono finite. Nel grande complesso di Nerviano, vi sono anche un centinaio di cani di razza beagle destinati alla sperimentazione. Animali acquistati dalla Green Hill di Montichiari (Brescia), azienda specializzata nel fornire questa razza di cani. Quale futuro per tutti questi animali? Una volta terminati i test anche se il loro organismo non avrà subito danni irreparabili non potranno riacquistare la libertà. Spiega Brughera: «Al termine degli esperimenti per legge i soggetti devono essere soppressi. E ogni organo degli animali sarà sottoposto a controlli autoptici per verificare reazioni e conseguenze dei test».
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IL GIORNO
LEGNANO
10/05/2003
Nuova protesta per
salvare le 120 scimmie |
NERVIANO (Milano) - E' oggi il «giorno dei macachi»:
questo pomeriggio, infatti, si terrà a Nerviano una manifestazione di
antivivisezionisti per chiedere che vengano «risparmiate» le 120 scimmie
arrivate nei giorni scorsi all'aeroporto di Malpensa per essere inviate
nei laboratori della ditta Pharmacia ed essere sottoposte ad esperimenti
scientifici in campo oncologico. I manifestanti si troveranno alle 15 in
piazza della Vittoria, per poi spostarsi davanti al municipio nervianese
ed arrivare, infine, ai cancelli della multinazionale farmaceutica, dove
si terrà un sit-in di protesta. La manifestazione, messa in piedi dall'Oipa
(Organizzazione internazionale per la protezione degli animali) ha
ricevuto le adesioni di tante altre associazioni della folta galassia
animalista come: Animalieanimali.it, Animalisti italiani, Associazione
progetto Gaia, Atra Lugano, Ayusya, Cda Bellinzona, Collettivo
animalista, Ceda, Diam oci la zampa, Gaia animali e ambienti, Gruppo
Bairo, Enpa Saronno e Torino, Lega antivivisezione, Vita Universale e
della nota presentatrice televisiva Licia Colò. «Ci aspettiamo almeno un
migliaio di manifestanti - ci spiega Angelica Mereu, presidente della
sezione milanese di Oipa - avremo molti striscioni e cartelli. Vogliamo
distribuire dei volantini informativi anche ai dipendenti della
Pharmacia per spiegare perché siamo contrari alla vivisezione. In
particolare chiederemo la dismissione del laboratorio di ricerche sugli
animali della ditta nervianese». Sul sito internet di Oipa
(www.oipaitalia.it) sono presenti varie informazioni (tra le quali
l'intero percorso che seguirà) sull'intero corteo nervianese. Sulla
vicenda dei macachi in arrivo nei laboratori della multinazionale si
sono espressi anche i Verdi: «I macachi - ha dichiarato il portavoce del
partito ambientalista a Nerviano, Giuliano Biscossi - sono animali
esotici, ovvero una specie protetta, ma il cui uso sperimentale è
concesso in deroga su a utorizzazione ministeriale. L'uso di questa
specie e di altre più comuni, è dunque legale sotto il profilo
normativo». «A nostro avviso - prosegue - rimane un'occasione per
riflettere sulla sperimentazione animale in generale, cercando di
evitare emotività di circostanza, auspicando metodologie alternative e
ricerche realmente utili e trasparenti. La nostra posizione come Verdi,
è riassunta in un progetto di legge regionale depositato dal consigliere
regionale Carlo Monguzzi. Fondamentale è che tra le finalità previste
dal progetto legislativo, sia prevista la tutela degli animali oggetto
di sperimentazione e l'incentivazione di metodologie alternative in
collaborazione di Università e Istituti Scientifici».
di Stefano Vietta
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