da "IL NUOVO" 25/03/03
Bloccato un carico di cani in partenza per la
Svizzera
Secondo le associazioni animaliste, il carico dei
circa quaranta randagi scoperti era destinato alla
sperimentazione. Avviate le indagini da parte dei carabinieri
BARI - Una spedizione pronta per partire.
Un carico di circa quaranta cani che, secondo alcune associazioni
animaliste, era diretto in Svizzera e in parte in Germania per
essere impiegato nella sperimentazione, è stata bloccata dall'
intervento dell' Oipa (Organizzazione internazionale per la
protezione degli animali) e della Lndc (Lega nazionale per la
difesa dei cani).
La partenza dei cani è stata scongiurata per il momento perchè le
bestie sono state sottoposte a sequestro e quindi non possono
essere trasferite senza l' autorizzazione della procura. Sulla
vicenda,secondo quanto riferiscono le associazioni, i carabinieri
hanno avviato una indagine.
Le sezioni di Taranto e di Lecce delle due associazioni che
avevano saputo della spedizione hanno chiesto l' intervento dei
carabinieri, del corpo forestale dello Stato e della Ausl che
hanno bloccato la partenza dei cani. Gli animali, meticci che
erano stati affidati ad un canile privato che si trova a Neviano,
sulla provinciale Collepasso-Tuglie, in provincia di Lecce, nel
2001 erano stati trasferiti dalla struttura nella quale si
trovavano a Parabita, ritenuta dai Nas inadeguata. Gli animalisti
avevano avuto notizia che in questi giorni i gestori del canile
avrebbero
organizzato il trasporto degli animali in Svizzera e Germania e
hanno presentato una denuncia.
Secondo le associazioni, infatti, sarebbero frequenti i traffici
di animali randagi che dai canili italiani vengono venduti ad
intermediari che li portano nei Paesi europei dove le norme sulla
vivisezione e la sperimentazione sugli animali sono meno rigide
che in Italia.
(25 MARZO 2003, ORE 19:20) |
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ANIMALI: BLOCCATA IN PUGLIA PARTENZA RANDAGI PER SVIZZERA
SECONDO ASSOCIAZIONI ANIMALISTE, DESTINATI A SPERIMENTAZIONE
(ANSA) - BARI, 25 MAR -
La partenza di un carico di una
quarantina di cani che, secondo alcune associazioni animaliste,
era diretto in Svizzera e in parte in Germania per essere
impiegato nella sperimentazione e' stata bloccata dall'intervento
dell' Oipa (Organizzazione internazionale per la
protezione degli animali) e della Lndc (Lega nazionale per la
difesa dei cani).
Le sezioni di Taranto e di Lecce delle due associazioni che
avevano saputo della spedizione hanno chiesto l' intervento dei
carabinieri, del corpo forestale dello Stato e della Ausl che
hanno bloccato la partenza dei cani.
Gli animali, meticci che erano stati affidati ad un canile
privato che si trova a Neviano, sulla provinciale
Collepasso-Tuglie, in provincia di Lecce, nel 2001 erano stati
trasferiti dalla struttura nella quale si trovavano a Parabita,
ritenuta dai Nas inadeguata. Gli animalisti avevano avuto
notizia che in questi giorni i gestori del canile avrebbero
organizzato il trasporto degli animali in Svizzera e Germania e
hanno presentato una denuncia.
Secondo le associazioni, infatti, sarebbero frequenti i
traffici di animali randagi che dai canili italiani vengono
venduti ad intermediari che li portano nei Paesi europei dove le
norme sulla vivisezione e la sperimentazione sugli animali sono
meno rigide che in Italia.
La partenza dei cani e' stata scongiurata per il momento
perche' i carabinieri hanno fatto presente ai gestori del canile
che, dal momento del traferimento da Parabita, le bestie sono
sottoposte a sequestro e che quindi non possono essere
trasferite senza l' autorizzazione della procura. Sulla vicenda,
secondo quanto riferiscono le associazioni, i carabinieri hanno
avviato una indagine.(ANSA).
ANIMALI: RANDAGI DIRETTI IN SVIZZERA; INTERROGAZIONE VERDI
(V.'ANIMALI: BLOCCATA IN PUGLIA PARTENZA...' DELLE 18.09)
(ANSA) - BARI, 25 MAR -
Una indagine dei Nas nei canili
privati o convenzionati viene chiesta in una interrogazione al
ministro della salute dalla deputata dei Verdi Luana Zanella
(commissione affari sociali), dopo la notizia del blocco nei
pressi di Lecce, di un carico di una quarantina di cani che,
secondo alcune associazioni animaliste, era diretto in Svizzera
e in parte in Germania per essere impiegato nella
sperimentazione.
''Su questo tema - afferma Zanella - non sono ammissibili
zone d'ombra: la sperimentazione uccide e tortura, non solo in
Italia, milioni di animali''. ''Chiediamo al ministro Sirchia -
conclude Zanella - di intervenire tempestivamente chiarendo la
vicenda di oggi e facendo luce su quanto accade nelle altre
strutture private o convenzionate''.(ANSA).
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