Cani in Germania, la precisazione dell'Enpa
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Leggiamo
i
comunicati di
Ludmila Cecchini, titolare dello Sportello Informanimali
del Comune di Senigallia, e di Roberta Benigni, che si
qualifica volontaria presso lo stesso Sportello.
Non intendiamo entrare nei
dettagli della situazione locale così come sono
presentati, né possiamo prendere in considerazione i
toni fuori luogo che vengono usati e le accuse, che
troviamo risibili e finalizzate solo alla polemica, nei
confronti dell’Ente Nazionale Protezione Animali. Ci
stupisce, fra l’altro, che sulla stampa si usi
l’espressione “lite fra animalisti”, quasi a
ridicolizzare una vicenda che è improntata
esclusivamente al doveroso richiamo alla legalità e ai
doveri della pubblica amministrazione, e per la quale si
sono mobilitati, oltre a una grande associazione
nazionale, anche rappresentanti politici a livello
comunale e regionale. |
dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
da Giorgia da Civitanova Marche (MC):
Ben 19 anni di lotta al randagismo ridotta solo ad un mercato infame. Ci siamo battuti per creare una valida rete di associazioni a protezione degli animali ma nel frattempo siamo così caduti in basso dal dover cercare collaborazione con associazioni estere per "svuotare" i canili. Tiriamo le somme: Sindaci che per ben tutti quegli anni non hanno provveduto a circuire il fenomeno del randagismo edificando rifugi ove accogliere gli animali vaganti che le asl non hanno pertanto potuto sterilizzare ed il randagismo è dilagato, canili privati presi d'assalto da qualche personaggio che dietro l'etichetta di associazione ha fatto man bassa di migliaia di animali di cui si sono perse le tracce, un Governo che, pur emanando una legge, non si è mai imposto sugli ENTI per farla rispettare, associazioni o pseudo gruppi, o singoli individui che presi tutti dalla spasmodica voglia di dimostrare la propria bravura nel togliere randagi dai canili o dalle strade li hanno sballottati a migliaia di km. affidandosi solo alla falsa riga di "felici adozioni all'estero". Mi chiedo, e mi sorprende che a chiederselo siano solo e sempre in pochi, quante mai famiglie straniere possono esservi oltre alpe per potersi permettere di adottare quintali e quintali di carne canina (e felina) proveniente da altri Paesi. Non si venga a raccontare che oltre Alpe non esiste il randagismo, ne abbiamo notizia diretta di canili stranieri pieni ed in verità non riesco nemmeno a comprendere come possa fare una persona ad affidarsi un cane straniero qualora nella propria terra vige la possibilità di prelevare animali dalle strutture per avviarli alla sperimentazione. Non credo proprio che un individuo, a qualsiasi Nazione appartenga, preferisca sputare sul randagio di casa propria per farsi portare un randagio da un altro Paese senza provare più compassione per quello che vede a pochi passi da casa sua....... e non credo nemmeno che siano molti i fessi che si affidano alle solite balle storielle strappalacrime che corrono sul web. Dunque chiediamoci pure a cosa è servita, a cosa serve e a cosa servirà, perchè purtroppo il movimento è e sarà in continua espansione (a meno che il nostro Ministero non cominci ad invitare nei suoi tavoli i lavoro non i soliti gruppi ma anche rappresentanti di altre associazioni), la continua partenza di animali dal sud, dal centro e dal Nord verso altri Paesi, chiediamocelo e prontamente forniamoci la pronta risposta che vede solo sangue sparso, corde vocali tagliate e prove su prove di miscugli chimici su poveri corpi martoriati. La potenza delle "potenze" arriva purtroppo a mietere sempre più martiri e non di certo solo tra gli animali. Giorgia, Civitanova M.
da Lucia da Livorno:
da Sabrina da Giubiasco
(Svizzera):
Anche i prezzi "fissi"
fanno riflettere, un animale può avere bisogno di
essere sterilizzato, piuttosto che vaccinato o
microchippato, o testato....se si tratta di un
rimborso spese non può esserci una cifra fissa a
priori.
Ma poi sti cazzo di
teteski (e i coglioni staffettari e stallatori
italiani), VENDONO ANIMALI ANCHE NON
STERILIZZATI????????
250 euro se non
sterilizzati
e perchè? dov'è la
lotta al randagismo?
Sab
da Enrica da Cremona:
Non posso che essere
più che d'accordo con questo comunicato e spero
davvero che, come scrive Giorgia, la voce che si
alza contro gli espatri di centinaia di migliaia di
randagi verso destini molto nebulosi, cominci a
girare e a farsi sempre più forte. La storiella
delle splendide adozioni oltre confine può
infinocchiare l'ingenuo di turno, ma sappiamo
perfettamente che è praticamente impossibile
affidare così tanti animali che da decenni
oltrepassano le alpi e finiscono sempre e solo nelle
medesime nazioni. Internet ha aperto un corridoio
molto pericoloso al riguardo.
Vorrei ricordare
alcuni link tedeschi in cui potete trovare cani
italiani "prezzati".....
Chi smarrisce un cane
in Italia dovrebbe allargare le ricerche anche
all'estero....potrebbe trovare qualche "sorpresa"
che non si aspetta di certo.
A cosa serve mettere
una tassa di tutela animale su cani che già vengono
inviati in Germania vaccinati e sterilizzati? Bella
domanda che dovrebbe far riflettere! Se davvero si
opera per il bene del cane, perchè fissare un prezzo
per essere adottato? Che non mi si venga a dire che
questa è normale prassi......per ricoprire le spese,
ma le spese di cosa? E perchè agli animali destinati
ad arrivare in questa nazione si nega, qualora si
presentasse, un'adozione italiana?
Merce
sicura......parole che fanno rabbrividire i veri
animalisti, quelli che tutelano ogni singolo animale
di cui si prendono la responsabilità dalla sua vita.
In lista ci sono persone iscritte che leggono tutto
questo e che nello stesso tempo spediscono a cadenza
settimanale camionate di randagi.....mai una volta
che si legga una loro risposta in merito. Tacciono
vigliaccamente e vigliaccamente continuano ad
operare sulla pelle di centinaia di creature inermi.
Nessuna vergogna, nessun esame di coscienza: fanno
semplicemente schifo e si spacciano pure per dei
grandi benefattori.
Solo umani che sanno
riflettere e ragionare possono impedire che
questo incubo continui. Lasciate le favole ai
bambini e pensate da adulti una volta per tutte.
Ognuno tuteli i propri animali a casa e non
dimenticatevi mai che il paradiso per chi non ha
voce non esiste.
Enrica
da Giorgia da Civitanova
Marche (MC): Anche l'ENPA (e purtroppo solo lei) di Ancona sta muovendo i suoi passi e piano piano chissà se la voce che dice no agli espatri possa farsi sentire sempre più
Giorgia, Civitanova M.
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