CORRIERE
DELL'UMBRIA
2 MARZO 2008
Blitz della Forestale nei canili
Foligno, si sospetta pure un traffico
illecito con la Germania
Accertamenti anche all'Asl 3 che
assicura "Tutto in regola"
Gli animali sarebbero destinati alla
vivisezione Germania
Giovanni Bosi
Foligno (PG) -
Blitz della forestale nei canili del
comprensorio. In totale sette strutture che
in base agli standard di legge possono
arrivare ad ospitare mediamente oltre
trecento cani di varie razze e dimensioni,
un numero però che in talune circostanze può
anche essere superiore. Personale in
borghese del Corpo Forestale dello Stato in
questi ultimi giorni ha effettuato
sopralluoghi, compiuto ispezioni, acquisito
atti amministrativi. Secondo alcune
indiscrezioni vi sono terribili sospetti sui
quali vanno acquisite conferme, rispetto
alla scomparsa in zona di cani destinati ai
laboratori della Germania in cui si pratica
la vivisezione per lo studio e la
sperimentazione. Una sconcertante realtà su
cui si deve fare luce.
Foligno (PG) -
Un'indagine discreta ma a tutto campo,
coordinata dalla procura della Repubblica.
Nel mirino i canili del Folignate, le
strutture pubbliche e private che si trovano
a Foligno, Spoleto, Bevagna, Montefalco ed
in altre località della Valle umbra sud. In
totale sette strutture che in base agli
standard di legge possono arrivare ad
ospitare mediamente oltre trecento cani di
varie razze e dimensioni, un numero però che
in talune circostanze può essere superiore.
Personale in borghese del Corpo forestale
dello Stato in questi ultimi giorni ha
effettuato sopralluoghi, compiuto ispezioni,
acquisito atti amministrativi, controllato
le modalità di gestione dei canili,
accertato le condizioni di vita degli
animali. Un indagine a trecentosessanta
gradi, per la quale è stato appunto delegato
il Cfs (al quale la magistratura fa sempre
più ricorso per tutti gli aspetti che
riguardano l'ambiente ed eventuali illeciti,
proprio in virtù della specializzazione del
Corpo) per effettuare uno screening sul
mondo animale assistito dalla gestione
pubblica e privata ma per la quale alla fine
i soldi arrivano comunque quasi sempre dalla
mano pubblica anche sotto forma di
contribuzione. Sulle esatte motivazioni
delle indagini c'è per la verità uno stretto
riserbo, così come sull'esito degli
accertamenti, anche da parte dell'Azienda
sanitaria 3 (presso il settore Veterinario
le guardie forestali hanno assunto
informazioni ed atti) si sottolinea come
nelle strutture - sia quelle pubbliche (che
possono essere gestite direttamente dagli
enti locali oppure in forme diverse,
attraverso l'associazionismo) che quelle
private, siano state rilevate situazioni
rispondenti alla norma e condizioni adeguate
a quella che prescrive la normativa a tutela
degli animali. Le verifiche hanno quindi
accertato una situazione ottimale, anche
tenendo conto che queste stesse strutture
sono periodicamente soggette al controllo
dello stesso Servizio Veterinario della Asl
3. Le indagini del Corpo forestale dello
Stato vanno comunque avanti. Secondo alcune
indiscrezioni vi sono terribili sospetti,
sui quali vanno acquisite conferme, rispetto
alla scomparsa in zona di cani destinati ai
laboratori della Germania in cui si pratica
la vivisezione per lo studio e la
sperimentazione. Una sconcertante realtà su
cui si deve fare piena luce.
CORRIERE
DELL'UMBRIA
2 MARZO 2008
Quei pastori tedeschi spariti al
Trasimeno
Simona Billi
Castiglione del
Lago (PG) - Una situazione anomala è stata
segnalata alla fine di gennaio al Trasimeno
dal servizio veterinario locale dell'Asl 2.
Nel comprensorio lacustre nell'arco di un
mese e mezzo, dall'inizio di dicembre alla
metà di gennaio, si è verificata la
scomparsa di un elevato numero di cani di
razza pastore tedesco. Su 31 denunce di
smarrimento ricevute dal centro veterinario
e provenienti da tutto il comprensorio del
lago, la metà dei casi, ben 15, ha
riguardato pastori tedeschi di età diverse e
smarriti in circostanze differenti. Alcuni
persi durante passeggiate con il padrone,
altri durante battute di caccia, altri
ancora spariti dai recinti e in alcuni casi
i proprietari hanno trovato il lucchetto che
chiudono il box tagliati con cesoie. Un caso
mai verificatosi prima e che rende
difficile pensare alla coincidenza. Dei 15
esemplari spariti ne sono stati ritrovati
soltanto quattro. "Tutti i giorni
raccogliamo almeno sei chiamate - avevano
spiegato i veterinari della Asl2 - metà da
persone che hanno perso il proprio cane e
l'altra metà da persone che hanno trovato
cani smarriti con un picco a cavallo del
Capodanno. Mai però ci era capitato che il
50% delle segnalazioni riguardasse una
stessa razza.
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