LA PROVINCIA DI CREMONA
15 MARZO 2009
Il caso del rifugio sequestrato Lunedì 'decisivo' Incontro al dicastero della Salute con il sottosegretario
Canile, confronto politico Domani dibattito al ministero e in consiglio comunale
di Mauro Cabrini
L'apparato inquirente si muove lontano dai riflettori: «Gli accertamenti continuano, coordinati dalla procura. Sapete che gli indagati sono tre e non ce ne sono altri. Per il resto — spiegano gli investigatori —, stiamo lavorando e abbiamo necessità di farlo senza clamore». Così, mentre l'inchiesta prosegue nel riserbo, il 'caso canile' diventa tema politico. E sarà, su quel fronte più che su quello delle indagini, un lunedì 'caldo', segnato dall'audizione al ministero della Salute, di mattina, e dal confronto in consiglio comunale, di pomeriggio. A Roma, intorno alle dieci, si incontreranno la presidente nazionale della 'Lega per la Difesa del Cane', Laura Rossi, e Francesca Martini, sottosegretario del dicastero retto dal ministro Maurizio Sacconi. «Discuteremo approfonditamente dell'argomento e consegnerò personalmente parte della documentazione che abbiamo raccolto sul Rifugio negli anni e che, secondo il nostro giudizio, testimonia anomalie. L'obiettivo — ha ribadito Rossi, leader del movimento animalista che con il suo esposto ha di fatto innescato l'attività poi sfociata nel sequestro della struttura di via Casello — è quello di riuscire ad ottenere, anche attraverso l'invio degli ispettori, trasparenza e chiarezza. E' quello che vogliamo ed è anche quello che ci aspettiamo». A Cremona, nel corso della seduta consigliare, sarà presumibilmente il sindaco Gian Carlo Corada l'amministratore chiamato a relazionare sull'accaduto e sui rapporti tra il Comune e l'Associazione Zoofili Cremonesi: gliene chiedono conto tre interrogazioni presentate sia dalla minoranza che dalla maggioranza. In particolare, Carlalberto Ghidotti di Forza Italia, Matteo Lodi dei Verdi e Giacomo Zaffanella della Lega Nord, hanno annunciato che presenteranno una mozione urgente per domandare la sospensione del contributo economico garantito all'ente.
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INTERROGAZIONI
La Lega per la difesa in aula con gli striscioni «Vogliamo un garante»
'Un'amministrazione distratta, che continua a tenere in essere la convenzione con chi è indagato»; è per chiedere la sospensione di un rapporto ritenuto 'inopportuno' che domani, alle 15.30 in consiglio comunale, ci saranno anche i rappresentanti della 'Lega Nazionale per la Difesa del Cane'. Gli animalisti, stando a quanto annunciato e anche secondo il contenuto espresso nel volantino distribuito ieri, saranno presenti in massa. Con cartelli e striscioni. II sindaco, Gian Carlo Corada, è probabile replichi con gli stessi argomenti utilizzati negli ultimi giorni: «II canile — ha più volte spiegato il primo cittadino — è sotto sequestro giudiziale, compresi i fondi, per cui non ne posiamo disporre, né siamo in grado_ di decidere se cambiare associazione di riferimento. Noi per primi vogliamo fare chiarezza e le decisioni che abbiamo assunto vanno in questa direzione». Non è da escludere si valuti la possibilità di nominare un garante. ****
L'INCHIESTA
Le indagini eseguite dal Nas Tre indagati e conto bloccato
Il caso esplode il 3 marzo: sono i carabinieri del Nas, al termine di sei mesi di indagini coordinate dal sostituto procuratore Cinzia Piccioni e concluse quel martedì mattina da un'ispezione e dal ritrovamento di 32 carcasse (trenta di cane e due di gatto) in una cella frigorifera del canile, a sequestrare il Rifugio. Il teorema accusato-rio sostiene 1 ipotesi che nel presidio di via Casello si uccidesse in numero eccessivo o, comunque, al di fuori dei parametri di legge. Scopo presunto: liberare spazio, in una struttura già stracolma, per poter accogliere altri animali e incassare così la quota prevista dalle convenzioni con i vari Comuni per ogni ingresso. Immediatamente, vengono inquisiti il presidente e la vice-presidente dell'Associazione Zoofili Cremonesi, Maurizio Guerrini e Chetty Nin. Ipotesi di reato: 'Uccisione e maltrattamento di animali' ed 'esercizio abusivo della professione sanitaria'. Nel registro degli indagati finisce poi anche Michela Butturini, veterinario referente dell'Asl: a suo carico si suppone l'omesso controllo. Sotto sequestro anche il conto dell'associazione: saldo di 535mila euro. |