IL CAFFE'
11 febbraio 2007
Blitz a Chiasso per un traffico di cani,
ma....
Indagini della polizia e del veterinario cantonale
F.Agosta/Ti-Press
Chiasso -
Wiskey, Luna, Pablo.. tutti cani
abbandonati e in cerca di un nuovo
padrone; basta un clic su
www.aiutocani.ch
per vederli; un colpo di telefono a
nadine del Bellinzonese per organizzare
l'incontro e la consegna: la fattura
ammonta a 400 franchi circa. Un
commercio che ha fatto rizzare le
orecchie al veterinario cantonale Tullio
Vanzetti, che venerdì ha sguinzagliato i
suoi ispettori a Chiasso, in zona
Serfontana, per un blitz con agenti di
polizia a caccia di cani, venditori e
acquirenti. Ma del previsto mercatino
illegale di cani non c'era più traccia,
forse per una soffiata, forse per un
cambio di programma. Vanzetti non si
scoraggi: "Stiamo indagando siamo
all'inizio. Il commercio di questa
associazione non è legale- spiega. Ci
vuole un'autorizzazione per vendere
animali, viene rilasciata dal mio
ufficio, che ne stabilisce le modalità".
"Aiutocani"
è una costola dell'associazione
nazionale
www.hundehilfe.ch
di Turgovia, che sta dando qualche
grattacapo anche alle autorità
locali per la vendita di un cane in
pessime condizioni di salute. Il padrone
che doveva pagare l'animale 450 franchi,
ha fatto marcia indietro e segnalato il
caso. Anche in Ticino non sono mancati
reclami. "Siamo in contatto e
collaboriamo con altri cantoni". La
vendita dei cani, alcuni giungono in
Svizzera - non si sa bene come- da
Germania, Spagna, Italia (francia,
anche, n.d.r.) avviene tramite una rete
di privati che aderiscono all'iniziativa
e mettono a disposizione spazi.
Difficile fare chiarezza. "Bisogna stare
molto attenti quando si acquista un
animale, va verificata la provenienza, i
certificati la serietà
dell'allevatore,...", raccomanda il
veterinario cantonale, che è
intenzionato a smantellare sul nascere
questo commercio che sta mettendo piede
anche in Ticino.
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