FEDERFAUNA
16 GIUGNO 2010
Berlato:
fermiamo la tratta illegale dei
cani...
(BigHunter)Il 9 giugno u.s. ho
presentato un esposto alla Procura
della Repubblica italiana per
denunciare il gravissimo fenomeno
della tratta clandestina di cani
randagi verso Paesi europei operata
da sedicenti associazioni di
protezionismo animale e da gestori
di canili. Dai documenti allegati
all’esposto sopra citato risulta con
certezza che, soprattutto nelle
regioni del sud e del centro ma
anche in alcune regioni del Nord
Italia, il fenomeno del randagismo
non sia prevenuto e controllato ma
venga sfruttato per catturare cani
che poi saranno rivenduti su un
mercato nero indirizzando i randagi
soprattutto verso la Svizzera e la
Germania dove adottare un cane ha un
costo e quindi un guadagno per i
gestori di questi traffici illegali.
Risulta che alcuni animali, non più
presenti in Italia, venissero tenuti
sui registri dei canili e
addirittura adottati a distanza
truffando così ignari cittadini che
alla richiesta di vedere i cani
adottati subivano minacce e perfino
aggressioni dai gestori dei canili
che miravano a mantenere il silenzio
sul fatto che molti di questi cani
erano già fuori dall’ Italia o, nei
peggiori dei casi, venduti ad
operatori della vivisezione e della
sperimentazione industriale su
viventi. È un mercato che ha basi e
si sviluppa su tutto il territorio
europeo rendendo così difficile le
operazioni di controllo e
prevenzione di queste pratiche
illegali. Data la gravità della
situazione e l’urgenza di
intervenire per stroncare questo
traffico illegale, attraverso un’
interrogazione prioritaria, ho
chiesto alla Commissione europea se
sia a conoscenza di questo
preoccupante fenomeno e quali misure
urgenti intenda adottare per
contrastare questi traffici sul
territorio europeo, ponendo fine a
questo mercato nero che sta
arricchendo malavitosi e
finti animalisti che speculano sulla
pelle degli animali.
on. Sergio Berlato Deputato al Parlamento europeo Capo Vicario delegazione italiana nel PPE Membro Commissione Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza alimentare DI SEGUITO IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE: In data 9 giugno 2010 ho presentato un esposto alla Procura della Repubblica italiana per denunciare il gravissimo fenomeno della tratta clandestina di cani randagi verso Paesi europei operata da sedicenti associazioni di protezionismo animale e da gestori di canili. Dai documenti allegati all’esposto sopra citato risulta con certezza che nelle regioni del sud e del centro Italia il fenomeno del randagismo non sia prevenuto e controllato ma venga sfruttato per catturare cani che poi saranno rivenduti su un mercato nero indirizzando i randagi soprattutto verso la Svizzera e la Germania dove adottare un cane ha un costo e quindi un guadagno per i gestori di questi traffici illegali. Risulta che alcuni animali non più presenti in Italia venissero tenuti sui registri dei canili e addirittura adottati a distanza truffando così ignari cittadini che alla richiesta di vedere i cani adottati subivano minacce e perfino aggressioni dai gestori dei canili che miravano a mantenere il silenzio sul fatto che molti di questi cani erano già fuori dall’ Italia o nei peggiori dei casi venduti ad operatori della vivisezione e della sperimentazione industriale su viventi. Preso atto di questa situazione, si interroga la Commissione per sapere: - se è a conoscenza dei fatti sopra esposti. - quali azioni intende intraprendere per evitare che sul territorio europeo abbiano luogo traffici illegali di cani randagi. - se non ritenga inoltre opportuno procedere con una campagna di sensibilizzazione sul tema in modo da informare i cittadini europei su come riconoscere i canili che non svolgono il loro compito correttamente. |
|