Mio adorato
Fufi,il dolore che provo per la tua perdita è immenso ed
incommensurabile ma il tuo ricordo dentro di me è altrettanto
grande e vivo e tale resterà per sempre.
Sei entrato nella mia vita come un dono immenso e, già quando
ti scelsi al canile, sapevo che saresti diventato il "mio" Fufi;
eri così tenero, quel giorno, con il tuo musino e lo sguardo
triste di chi, così piccolo, conosceva già bene le sofferenze,
io ti presi con me e, da quel giorno, sei rinato ma chi,
veramente, si è solo arricchito avendoti accanto sono io; sei
sempre stato con me durante questi anni, donandomi calore e
conforto nei momenti tristi, affetto e allegria sempre, molto
più di tanti esseri che si dicono umani. La malattia ti ha
provocato tanta sofferenza negli ultimi giorni della tua vita da
renderti irriconoscibile ma io ti ricorderò sempre come il mio
cagnone forte ed energico, quello dalle corse sfrenate, quello
che, al mattino, quando mi svegliavo e sentiva il rumore della
tapparella che si alzava, correva come un matto sotto la mia
finestra, quello che con me aveva imparato a distinguere la
zampa destra dalla sinistra, quello dall'appetito vorace, quello
che russava quando dormiva, quello che saltava un metro da terra
per afferrare il suo gioco preferito.