IL GAZZETTINO
24 GIUGNO 2010
Fermiamo la tratta illegale dei cani
VICENZA - «Fermiamo la tratta illegale
dei cani»: è l’impegno deciso che si è
dato l’europarlamentare Sergio Berlato
che nei giorni scorsi ha presentato un
esposto alla Procura della Repubblica
italiana per denunciare il gravissimo
fenomeno della tratta clandestina di
cani randagi verso Paesi europei
«operata da sedicenti associazioni di
protezionismo animale e da gestori di
canili». «Dai documenti che ho
allegato», spiega l’europarlamentare,
«risulta con certezza che, soprattutto
nelle regioni del sud e del centro ma
anche in alcune regioni del Nord Italia,
il fenomeno del randagismo non sia
prevenuto e controllato ma venga
sfruttato per catturare cani che poi
saranno rivenduti su un mercato nero
indirizzando i randagi soprattutto verso
la Svizzera e la Germania dove adottar e
un cane ha un costo e quindi un guadagno
per i gestori di questi traffici
illegali». Risulterebbe infatti che
alcuni animali, non più presenti in
Italia, siano stati tenuti sui registri
dei canili e addirittura adottati a
distanza truffando così ignari cittadini
che alla richiesta di vedere i cani
adottati subivano minacce e perfino
aggressioni dai gestori dei canili che
miravano a mantenere il silenzio sul
fatto che molti di questi cani erano già
fuori dall’Italia o, nei peggiori dei
casi, venduti ad operatori della
vivisezione e della sperimentazione
industriale su viventi. «Data la gravità
della situazione e l’urgenza di
intervenire per stroncare questo
traffico illegale», conclude Berlato,
«attraverso un’interrogazione
prioritaria ho chiesto alla Commissione
europea se sia a conoscenza di questo
preoccupante fenomeno e quali misure
urgenti intenda adottare per contrastare
questi traffici sul territori o europeo,
ponendo fine a questo mercato nero che
sta arricchendo malavitosi e finti
animalisti che speculano sulla pelle
degli animali».
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