IL
MATTINO
10 APRILE 2007
CASTELLAMMARE. PERSE LE TRACCE DI UN
CENTINAIO DI ESEMPLARI CENSITI
DALL’ASSOCIAZIONE
Furti di cani, allarme degli animalisti
TITTI ESPOSITO
Castellammare
(NA) - Randagi che spariscono nel nulla,
microchip di cani sterilizzati dall’Asl 5 e
ritrovati fuori Regione, cuccioli rubati e
rivenduti all'estero.
Anche nella città
stabiese scatta l'allarme per i traffici
illeciti che da anni, in Italia, come nel
resto dell'Europa, hanno come obiettivo gli
animali domestici abbandonati o lasciati
incustoditi e probabilmente indirizzati al
mercato della sperimentazione e della
vivisezione. La denuncia è
di Rosaria Boccaccini, presidente dell'Adda
nella città delle acque. Un Sos quello degli
animalisti, lanciato da tempo, ma che
nell'ultimo periodo è diventato più che mai
attuale. A detta dei volontari a difesa
degli animali, infatti, da alcuni mesi si
registrano brusche diminuzioni di randagi
per strada. Degli oltre settecento censiti,
senza contare quelli che regolarmente
vengono scaricati dai Comuni vicini,
soprattutto dalla penisola sorrentina, di
ben un centinaio non ci sono più tracce. E
allora la preoccupazione è che quei furgoni
che prelevano animali nottetempo non siano
solo voci ma storie vere, anche nella
provincia a sud di Napoli. Perciò oltre alle
denunce alle forze dell'ordine, gli
animalisti stanno preparando un documento e
un volantino, per informare l'opinione
pubblica sui rischi che corrono le povere
bestioline abbandonate per strada o quelle
lasciate sole in macchina, mentre si fa la
spesa. «Purtroppo le sparizioni degli ultimi
periodi, anche nella nostra città - ha
precisato la portavoce dell'Adda - sono un
campanello d'allarme di un fenomeno più
vasto che deve essere controllato e fermato
non solo dalle associazioni ma da tutti, dai
cittadini alle istituzioni.
I trafficanti di cani
esistono e sanno lavorare molto bene - ha
aggiunto - la presidente Boccaccini - così
come ci sono anche dalle nostre parti
associazioni fittizie o pseudoanimaliste,
persone che si fingono volontari animalisti
facendosi affidare cucciolate intere per
adozioni in canili del nord, che scoppiano,
o in ipotetiche famiglie affettuose in
Germania, o in altri paesi europei.
Ma la realtà è un'altra - ha continuato la
responsabile degli animalisti - non si può
tacere di fronte alle situazioni di
maltrattamento ed ai viaggi per mete tutt'altro
che vivibili per i randagi che sono trattati
come i rifiuti tossici». Per evitare di
incappare nella rete dei sedicenti zoofili
allora secondo gli animalisti è meglio
attenersi ad alcune semplici regole. Prima
di tutto mai lasciare soli i cani, né in
macchina, né davanti ai negozi. Mai affidare
intere cucciolate a sconosciuti che
promettono sistemazioni da favola senza
indicazioni, anzi controllare se possibile
gli animali dati in adozione anche a
distanza di tempo. Stessa cosa se la
richiesta arriva tramite internet o da
persone che non offrono alcuna garanzie di
sicurezza o troppo lontano dal proprio
territorio. Infine è bene non fidarsi di
veterinari che con la scusa di prestazioni
gratuite prelevano gli animali da casa
vostra e promettono di riportarveli il
giorno dopo al massimo.
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