IL MATTINO
3 MARZO 2006
TRAFFICO IN
GERMANIA
Cani e gatti
randagi stipati nel furgone Inchiesta a Ischia
L’accusa:
maltrattamenti denunciati la conducente e il gestore del
canile
MASSIMO ZIVELLI
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Ischia (NA). Decine di cani
e gatti rinchiusi in gabbie accatastate l’una sopra
all’altra dentro un furgone in partenza per la Germania.
I randagi, provenienti dal canile di Forio, sarebbero
stati affidati ai loro nuovi proprietari, che avevano
chiesto ottenuto l'adozione. Il carico è stato posto
sottosequestro, mentre la conducente dell'automezzo e
l'amministratore del canile, sono stati denunciati per
maltrattamento di animali e violazioni al codice della
strada. «Occorre indagare a fondo su questo episodio -
dice Giovanni Esposito, presidentedella sezione isola
della lega del cane - bisogna accertare se dietro queste
adozioni ci sono attività illecite». A bloccare agli
imbarchi il furgone Ducato sono stati i poliziotti
diretti dal vicequestore Antonio Vincinguerra. A far
scattare l’indagine una denuncia anonima. Alla guida del
furgone da trasporto, di proprietà della Fondazione che
da tre anni gestisce la casa accoglienza per animali
randagi fondata a metà degli anni ’80 dalla volontaria
tedesca Annemarie Ernst, una donna di nazionalità
tedesca che è stata accompagnata al locale
commissariato. Con l'aiuto dei veterinari della Asl, le
gabbie sono state rimosse e gli animali sottoposti a
visita per verificare condizioni di salute e validità
della certificazione sanitaria. «L'iter burocratico
delle adozioni è risultato essere regolare - conferma
Massimo Barbato, responsabile dell'ufficio veterinario -
anche se le condizioni nelle quali si stava procedendo
al trasporto erano davvero precarie». Cani e gatti
randagi sono tornati al canile di Panza. Il sindaco di
Forio, Franco Regine, Franco Regine si dice perplesso.
«Si tratta di un increscioso equivoco dovuto alla
imperizia di qualche operatore - ribattono dalla sede
tedesca della Fondazione - che però non deve innescare
giudizi negativi sull'attività complessiva di questa
struttura, finanziata da benefattori e che da anni
svolge sull’isola un ruolo importante nel recupero dei
randagi e per dare loro una sistemazione dignitosa e
civile».
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