LA PROVINCIA DI CREMONA -
5 OTTOBRE 2003
Castelvetro (PC). Il
regolamento del loro condominio lo vieta. «Vogliamo solo amarlo»
‘Aiutaci a tenere un cane’ Lettera appello di due bambini al sindaco |
di Riccardo Maruti
CASTELVETRO (CR) — Il
calore di una carezza sul pelo morbido, la tenerezza di quegli occhietti
sempre umidi: semplici immagini dell’affetto speciale che da sempre lega
l’uomo al cane. Sensazioni che a Stefano e Ivan, due bambini residenti a
Castelvetro, è proibito provare: ad ostacolare il loro amore per i cani
sta il ferreo regolamento del condominio in cui abitano, quello al
numero 31 di via Platona.
Un divieto che recita testualmente: «E’ proibito tenere bestie e allevamenti che possano recare disturbo o molestie al condominio». La volontà di accudire e accarezzare un cagnolino non si è fermata, però, davanti ad una regola tanto autoritaria quanto amara: così i due piccoli di 10 e 11 anni hanno pensato di rivolgersi al sindaco del paese, inviando una lettera direttamente in municipio. «Siamo due bambini col grande desiderio di avere un cagnolino da amare: un desiderio che, però, ci viene negato dal nostro condominio, che non ama gli animali». L’appello dei due fratellini suona accorato, nel linguaggio sincero e mite dei bambini. «Vogliamo adottare un animale — scrivono — sottraendolo al canile, un posto dimenticato da tanti esseri umani che non hanno la minima idea di come vivono queste povere bestioline. Ci aiuti in questa causa: crediamo che lei, come sindaco, dovrebbe sensibilizzare le persone a farsi carico di questi animali indifesi e andare a vedere questi posti così tristi. Spero saremo noi a vincere la battaglia contro i grandi, così freddi e vuoti». Un messaggio semplice eppure tanto profondo: mette tenerezza, in special modo ora, in periodo di ‘psicosi da pitbull’, un richiamo così spontaneo e commovente all’amore per i cani. Il primo cittadino Francesco Marcotti, in attesa di spedire ai piccoli la risposta ufficiale alla loro lettera, in fondo idealmente a fianco dei bimbi perchè abituato da sempre ad avere cani ma impossibilitato ad intervenire, commenta: «E’ una cosa bellissima che i bambini crescano con la compagnia di un cane: è stato così per me ed è oggi lo stesso per i miei figli. Io non posso, di fatto, modificare il regolamento condominiale: ma appoggio appieno l’appello di Stefano e Ivan. Sono sicuro che anche i condomini sapranno affezionarsi, purché i due bimbi facciano del loro meglio per accudire l’animale e per limitare il disturbo ai vicini di casa». |
Iniziativa pubblicata
in Mailing List di Bairo il 5/10/03 |
MESSAGGIO TIPO DA PERSONALIZZARE
ALMENO NELL'OGGETTO E INVIARE A:
A:
Cc:
Sosteniamo la richiesta dei piccoli
Stefano e Ivan che dimostrano una spiccata sensibilità da
trasmettere da esempio agli adulti. Un cane è per un bambino un grande
maestro di vita e il bambino stesso impara dall'animale ciò che i
grandi quasi sempre dimenticano: il rispetto verso tutte le forme di
vita. Un canile è sempre un luogo squallido dove povere bestiole
languono in attesa di qualcuno che possa donare loro amore e calore di
una casa. Ma molto spesso la loro speranza inizia e termina fra le
gabbie gelide di una prigione immeritata. Questi bambini hanno capito
l'orrore di tutto questo e chiedono aiuto, affinchè almeno uno di
queste sfortunate creature possa trovare quella dignità che
l'umano non tiene mai in considerazione. Un cane in un condominio non
crea disturbo e tanomento molestie ai condomini. Cosa che non si può
certo dire di alcuni inquilini maleducati che non rispettano la vita
dei loro vicini. Il regolamento condominiale può essere modificato
solo se esiste la volontà di farlo. Forse gli abitanti di via Platona,
31 sono così insensibili da non capire quanto sia saggio il messaggio
lanciato da questi bambini?
Nome... cognome... città
GRUPPO BAIRO Onlus
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LA PROVINCIA
DI CREMONA
Martedì 7
ottobre 2003
Castelvetro (PC).
L’amministratore: nessuna richiesta di modifica del regolamento di condominio ‘Con Ivan, Stefano e il cane’ Il sindaco Francesco Marcotti: «Mi fermano anche per la strada tutti vogliono sapere» Tante e-mail ai bimbi che non possono adottare un meticcio La solidarietà arriva da tutta Italia, e anche dalla Svizzera
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Riccardo
Maruti
CASTELVETRO (PC)
Si è
innescata una vera e propria mobilitazione di massa, in un ‘domino’ di
messaggi e di attestati di solidarietà: l’appello di Ivan e Stefano, i
due bimbi di 10 e 11 anni il cui desiderio di accudire un cane è
impedito da un severo regolamento condominiale, ha intenerito il cuore
di moltissime persone. Ieri la casella di posta elettronica della
segreteria comunale di Castelvetro, così come quella del nostro
quotidiano, è stata invasa da decine di messaggi provenienti da tutta
Italia e, in un caso, persino dalla Svizzera. In poche ore, una
cinquantina di e-mail: un numero destinato ad aumentare, dato il
flusso costante di ‘missive elettroniche’ inviate ai terminali. In
particolare la vicenda dei fratellini di Castelvetro ha colpito i
membri del gruppo ‘Bairo’ onlus, che hanno appoggiato
in blocco (da Padova a l’Aquila, da Roma a Sondrio) il richiamo dei
due bambini. La viva partecipazione della gente al caso di Ivan e
Stefano non è testimoniata soltanto dalla gran quantità di e-mail: «Al
lavoro, addirittura per strada, sono tempestato di domande sulla
questione — racconta il sindaco Francesco Marcotti, destinatario della
lettera-appello dei bimbi —: le parole dei due fratellini hanno
toccato nel profondo tantissime persone». Intanto i piccoli,
accompagnati da mamma Roxanna, hanno più volte fatto visita al canile
di Cremona: le loro simpatie pare siano state calamitate da un vivace
meticcio. Ma dal palazzo di via Platona, almeno per ora, non giungono
novità, come spiega l’amministratore condominiale Luigi Argentieri:
«Io amo gli animali: se fossi residente del condominio accoglierei con
piacere la richiesta dei due bambini. Ma una norma interna al
condominio stesso preclude la presenza di animali nel palazzo: una
decisione presa dopo che per lunghi anni, nel cortile dello stabile,
avevano ‘convissuto’ galline, cani, gatti e conigli. Dai residenti,
finora, non mi è giunta alcuna richiesta di modifica del regolamento».
Intanto, qualcuno si appella a una sentenza del Tar che potrebbe
invalidare la regola condominiale, poiché non specificata dai
residenti al momento dell’acquisto dell’abitazione. Al di là del
ricorso alla giurisprudenza, tutti coloro che hanno preso a cuore la
storia di Ivan e Stefano sperano in un ragionevole dietro-front da
parte dei condomini.
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LA PROVINCIA
DI CREMONA
Martedì 7
ottobre 2003
MESSAGGI PIENI D'AMORE PER GLI ANIMALI
|
di
Riccardo Maruti
CASTELVETRO (PC)
I messaggi spediti per posta elettronica
sono intensi, pieni di tenerezza. «Vi prego di non deludere questi
bambini che, essendo piccoli, pensano che l’uomo sia incapace di
cattiverie. Cosa c’è, invece, di più cattivo che distruggere i sogni
di un bambino e di sottrargli i suoi migliori amici per colpa di
regole sterili...» recita una delle e-mail spedite ieri mattina.
Altrettanto partecipe e commosso è lo scritto elaborato dai membri
del gruppo ‘Bairo’ onlus : «Un canile è sempre un
luogo squallido dove povere bestiole restano a languire in attesa di
qualcuno che possa donare loro amore e calore...Questi bambini hanno
capito l’orrore di tutto questo e chiedono aiuto, affinché almeno
una di queste sfortunate creature possa trovare quella dignità che
l’umano non tiene mai in considerazione».
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LA
PROVINCIA DI CREMONA
8 ottobre
2003
Castelvetro. Ivan e Stefano avranno il loro meticcio.
La mamma: farò una festa
La vittoria di due bimbi Cani ammessi nello stabile, sabato arriva ‘Soledad’ I condomini commossi cambiano il regolamento |
CASTELVETRO (PC)
Il
commovente appello di Ivan e Stefano ha fatto breccia anche nel
cuore dei condomini più intransigenti: proprio ieri una portavoce
dei residenti del condominio ha comunicato informalmente alla mamma
dei bimbi, Roxanna, la disponibilità a modificare il regolamento del
palazzo.
Il cagnolino tanto desiderato dai fratellini è, ormai, in arrivo: già sabato, al più tardi domenica, Soledad — questo il nome del meticcio dal pelo bianco e nero scelto dai bambini — scondinzolerà nel cortile dello stabile al numero 31 di via Platona. In attesa della riunione tra i condomini che dovrebbe eliminare quella norma ‘indigesta’ che vieta la presenza di animali all’interno del palazzo. Ivan e Stefano sono raggianti: a loro sembra importare poco della legittimazione o meno da parte degli altri residenti. Sono risoluti a tenere con loro il cane, a qualsiasi costo: attendono soltanto la telefonata dal canile di Cremona per poter riempire di coccole e di affetto Soledad. Un nome che significa ‘solitudine’: perchè solo e spaurito lo hanno trovato, e felice e amato lo renderanno. «Faremo una grande festa — fa sapere mamma Roxanna — e inviteremo anche il sindaco, per poterlo ringraziare di persona». Proprio al primo cittadino Francesco Marcotti i due bimbi si erano appellati. «Lo vediamo sempre passare per la nostra via con il suo bracco al guinzaglio: Stefano e Ivan sapevano che avrebbero trovato in lui una persona sensibile alla loro richiesta» commenta Roxanna. Marcotti ha dato il suo appoggio, divulgando ai media la vicenda e incitando i due fratellini di via Platona a combattere fino in fondo la loro battaglia. Che è a un passo dall’essere vinta.
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