L'ADIGE
10 GIUGNO 2010
Segnalazione di un europarlamentare Pdl: in
una stalla canile abusivo
Traffico di randagi, trentino sotto accusa
Esposto in Procura: - Cani venduti
all'estero.-
Marica Viganò
Una vecchia stalla
nelle campagne fra Trento e Rovereto utilizzata
periodicamente per rinchiudere cani randagi
destinati alla Germania. Lì arrivava un camion con
le bestiole e le scaricava per una sosta di massimo
24 ore. Per alcuni "bastardini" raccolti soprattutto
nel sud d'Italia, per quelli più deboli, vecchi o
sofferenti per il lungo viaggio, quella stalla era
anche l'ultima tappa del viaggio verso il nord: fra
oggi e domani le ruspe inizieranno a scavare nei
campi per verificare se vi siano carcasse di animali
sotto terra, se qualcuno - un nome che è già nelle
mani degli inquirenti - abbia ucciso gli animali
malati o "difficili" e, a scopo di lucro, e non per
un semplice favore, abbia tenuto per qualche ora le
bestiole destinate ai canili della Germania. Le
accuse - pesantissime - nei confronti di un uomo di
origine straniera e residente in Trentino sono
contenute nell'esposto depositato alla procura di
Rovereto e di Bologna dall'europarlamentare del Pdl
Sergio Berlato, che si è avvalso della consulenza
dell'avvocato Massimiliano Bacillieri, dell'ononimo
studio legale bolognese specializzato nel diritto
degli animali. Una documentazione corposa è stata
consegnata nei giorni scorsi ai carabinieri di
Rovereto. Secondo quanto ricostruito dall'europarlamentare,
in Italia ci sarebbe una tratta clandestina e
illecita di randagi raccolti soprattutto nel sud
Italia e destinati all'estero, un traffico di cani
gestito anche da associazioni animaliste che
propongono, spesso attraverso siti internet, le
adozioni a distanza. Tutto sarebbe partito dalla
denuncia di una donna della provincia di Milano che
per un anno ha sostenuto a distanza un cane che, in
realtà, non era nel canile a cui mandava il denaro
ma si trovava in Germania. Dunque un cane "fantasma"
che comunque beneficiava delle sovvenzioni che i
comuni italiani riservavano agli animali nei rifugi
e anche delle sovvenzioni della Comunità Europea e
che sarebbe stato venduto e portato all'estero
secondo la documentazione raccolta. - In Germania un
meticcio preso da un canile ha un prezzo - spiega
l'avvocato Bacillieri - viene acquistato a 50 euro
dall'Italia o dalla Spagna e rivenduto.-
Nell'esposto c'è il nome di un'associazione laziale
che si occupa di trovatelli.- Abbiamo trovato un
contratto sottoscritto da un'associazione tedesca e
dall'associazione del Lazio per la cessione ed il
trasporto dei cani- spiega il legale. Se la versione
contenuta nell'esposto presentato alle Procure di
Rovereto e Bologna si rivelasse corretta, il
trentino dovrà rispondere di tratta di animali,
reati legati alla violazione del benessere
dell'animale con l'aggravante dell'uccisione dei
cani.
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