L'ADIGE
11 GIUGNO 2010
La
denuncia: traffico di cani da vivisezionare
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ROVERETO (TN) - Da anni si
parla della tratta dei cani destinati alla vivisezione
e, soprattutto, di un fitto commercio di poveri randagi
tra l'Italia e il mondo tedesco. Le bestiole, stipate su
camion, vengono trasferite in Germania e in Austria
facendo sosta, pare, in Vallagarina. A riaprire il caso
di questi presunti viaggi della morte sono stati l'europarlamentare
del Pdl Sergio Berlato e l'avvocato della Federfauna
Massimiliano Bacillieri che hanno presentato due esposti
alle procure di Bologna e di Rovereto.
Secondo loro sarebbe in
atto una tratta clandestina e illecita di cani randagi
verso l'estero gestita anche da associazioni animaliste
che su questo farebbero affari. «Con minacce e
intimidazioni a chi tenta di smascherare un'attività che
ha un giro d'affari di circa 40 milioni di euro
all'anno». Sotto accusa sarebbe l'associazione «Canili
Lazio» che, non a caso, da tempo organizza
compravendite, per altro assolutamente legali, con la
Germania. Il gancio lagarino, invece, lo si deve ad una
stalla privata a Nord di Rovereto che, in alcune notti,
si trasformerebbe in ostello di fortuna per i cani
diretti in Europa, in altre parole una sorta di centro
di stoccaggio.
(Articolo completo
sull'Adige cartaceo) N.G.
La tratta dei cuccioli
1 - Rieti
I cani custoditi in un
canile pubblico erano oggetto di "adozioni a
distanza" con persone che pagavano per il loro
sostentamento. Ma in alcuni casi le persone non li
trovavano quando si recavano in visita la canile
2 - Lazio
Secondo l'accusa i
cani venivano raccolti e trasportati verso società
di ricerca medica, destinati alla vivisezione ed ai
laboratori di ricerca con un traffico del valore
stimato di oltre 40 milioni di euro all'anno
3 - Rovereto
Secondo l'accusa
l'organizzazione aveva una base a nord di Rovereto,
in una vecchia stalla, dove i cani destinati alla
Germania venivano raccolti e smistati. Il sospetto è
che quelli in cattive condizioni o morti durante il
trasporto venissero seppelliti
4 - Germania
Qui i cani provenienti
dai canili venivano rivenduti alle società di
ricerca medica: un bastardino in buone condizioni su
questo mercato, vale tra i 30 ed i 40 euro. La
denuncia parla di infiltrazioni mafiose nella tratta
dei cagnolini.
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