LA REPUBBLICA
4 LUGLIO 2012
LA TRATTA DEI
CUCCIOLI ALL'ESTERO COME
CAVIE
La tratta dei cuccioli
italiani "Stop alle adozioni
all'estero usano i randagi
come cavie"
La denuncia degli
animalisti: migliaia di cani
massacrati
MARGHERITA D'AMICO
"Vietare le adozioni di cani
e gatti italiano all'estero,
laddove nei paesi che li
accolgono la normativa non
sia uguale alla nostra:
stiamo presentando una
proposta di legge", annuncia
Walter Caporale, presidente
degli Animalisti Italiani,
rompendo il silenzio di
istituzioni e troppe
associazioni. A convincerlo
è l'invio massiccio e
continuo all'estero di
randagi.
Provenienti da canili,
rifugi, non di rado
accalappiati per strada,
finiscono nei paesi
dell'Europa del nord, fra
cui la Germania, Svizzera,
Austria,, Belgio, Svezia.
Motivati come adozioni
internazionali, grazie
all'inesausto lavoro di
associazioni straniere e
privati, questi
trasferimenti avvengono in
quantità abnormi, senza che
sia possibile averne nessun
riscontro circa la
destinazione effettiva degli
animali. Anche storpi e
malati sarebbero accolti a
centinaia di migliaia da
cittadini più inclini ai
nostri meticci che non ai
propri, in genere uccisi
dopo brevi detenzioni nei
canili nazionali. - Esistono
certo anche adozioni ottime,
ma il risultato non è mai
verificabile. Varcata la
frontiera si perde qualsiasi
tracciabilità.- spiega
Caporale. - E' dunque
illegittimo che i nostri
animali vadano dove manchi
ogni condizione di
reciprocità: in base allo
stesso principio ci si
oppone all'estradizione
verso luoghi dove vigono
torture e pena di morte. -
Inoltre un punto della nuova
Direttiva europea sulla
sperimentazione animale, in
via di recepimento in tutti
gli stati membri, prevede
che pure i randagi diventino
cavie. Mentre in Italia la
legge quadro 281/91 lo
proibisce, come anche vieta
le soppressioni nei canili,
praticate nella maggior
parte del mondo. Eppure una
cortina omertosa continua ad
avvolgere questa
esportazione di massa,
denunciata da associazioni
indipendenti come Una e
Gruppo
Bairo, dai
volontari in lotta contro
comuni Asl che in ogni
regione anzichè sterilizzare
avvallano l'espatrio di
animali sedati a mucchi nei
furgoni. Le pochissime
indagini hanno sempre
riscontrato certificati di
adozioni falsi, cani e gatti
volatilizzati. L'unico
processo mai istruito al
riguardo in corso a Napoli,
prossima udienza il 9 luglio
e riguarda il canile di
Panza, a Forio d'Ischia.
Grazie agli attivisti
Una-Ischia e Pass pro Natura
si è aperta un'inchiesta che
ha condotto a pesanti capi
d'accusa per i responsabili
della struttura. Oltre a
riscontrare la sparizione
degli animali inviati in
Germania, si sono appurati
rilevanti scambi di denaro.
Ma nel 2007 il rifugio passa
a una nuova associazione
tedesca, 32 punti di
raccolta e smistamento cani
e gatti in Europa:
ricominciano le adozioni. -
Hanno persino rinunciato a
un credito di 62.500 euro in
cambio di 51 cani. -
raccontano gli attivisti- E
abbiamo indagato su 100
schede di adozioni recenti:
gli intestatari erano
collaboratori della stessa
associazione.- Altrove
volontari estromessi dai
canili ritrovano i meticci
in vendita su siti
stranieri: qui si chiedono
anche 400 euro per un
animale cieco. Forse
l'approdo è il divano di una
famiglia svizzera, forse
invece laboratori di
vivisezione, macellazione,
traffico di pelli e
pellicce, trasporto di
droga: è comunque
impossibile pretendere
chiarimenti. Si avanzano
ipotesi solamente riguardo i
cani (i gatti privi di
anagrafe, sono tragicamente
invisibili) in base alle
richieste di passaporti
presso le Asl regionali. Ma
non è d'obbligo indicare la
destinazione, traspare
appena la frenetica
movimentazione delle
associazioni più note che
cambiano spesso identità e
codice fiscale, si
appoggiano a privati e
prestanome. Solo la
provincia di Rieti sta
svuotando in direzione della
Germania tutti i suoi
canili: migliaia di animali.
E quanti altri, stipati nei
veicoli che nessuno
controlla, partono senza
documenti? - Perchè gli enti
preposti ai controlli dei
singoli paesi UE
preferiscono non ravvisare
l'uso di carne di cani e
gatti macellati
clandestinamente per finire
nelle scatolette? chiede
l'europarlamentare Cristiana
Muscardini, vicepresidente
della Commissione commercio
internazionale, in
un'interrogazione sulle
false adozioni all'estero,
citando l'ultimo rapporto
Zoomafie che indica un
traffico da 500 milioni di
euro: vaghe le risposte
dell'eurocommissario Jhon
Dalli. Da alcuni siti
d'informazione tedeschi,
altra denuncia sconcertante:
sembra desti preoccupazione
del sesso con cani e gatti,
non tutelati dalla legge,
praticato in appositi
bordelli. Intanto in
Svizzera, nel Ticino
Offensiva Animalista solleva
dubbi sulla trasparenza
della commissione cantonale
e dei garanti del benessere
animale circa l'origine
degli oltre 40mila soggetti
che ogni anno, solo lì,
finiscono alla vivisezione.
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