Sent: Friday, November 28, 2003 5:53 PM
Subject: Ancora cani dei cinghialai
Gentili signori
Per sottolineare la nostra stima al
vostro giornalista Claudio Bottinelli per l'articolo del 15 novembre
relativo al sopralluogo da lui effettuato nella zona di Valli
(Follonica) e la riconoscenza al vostro giornale per aver abdicato
alla superficialità che di solito le questioni degli animali (se non
sono scoop) inducono nei giornalisti, alleghiamo la descrizione di
un altro canile di circa 100 cani, nel comune di Scarlino, amministrato
dalla signora Meozzi, visibile ma inesistente sia per
l'Amministrazione che per le altre istituzioni.
In questo canile i cani, se possibile,
stanno ancora peggio.
Voi non immaginate quanta gente
silenziosa ma attenta e sensibile, segua le vicende degli animali.
E' la parte sommessa della società, quella che non appare (come
potrebbe se non sa urlare né usare arroganza e prepotenza), quella
che la civiltà la vive, che rispetta le leggi e prova compassione.
Vi preghiamo per questa gente e per gli
animali innocenti e vittime, di continuare la vostra (e nostra)
azione di verità affinché si impedisca all' inciviltà e
all'illegalità di mascherarsi e presentarsi in pompa magna come una
dama del settecento: profumata, addobbata....ma con i pidocchi sotto
la parrucca.
Grazie.
.............................
GRUPPO BAIRO Onlus
Firme dei sostenitori del messaggio:
BREVE DESCRIZIONE DEL CANILE DEI
CINGHIALAI DI FOLLONICA LEVANTE
Imboccando Via Cassarello,
strada rettilinea che si snoda in verticale e proseguendo sempre a
diritto si arriva ad un cartello che segnala la fine della città di
Follonica. Proseguendo sempre avanti, dopo 900 metri dal cartello
sulla destra c'è uno spiazzo con un ristorante bar tabacchi
annunciato da una grossa insegna gialla su cui è scritto "
TRATTORIA" a caratteri cubitali (LOCALITA' CASONE). Sulla sinistra
del ristorante si snoda una strada sterrata al cui termine vi sono
due cancelli che segnalano il divieto d'ingresso e l'area
addestramento cani.
Lungo tutta questa stradina, sulla parte
sinistra, scavalcando il fossato che la costeggia, vi sono cani da
caccia (soprattutto da cinghiale, ma anche springer spaniel e setter
inglesi) ben visibili: varie sono le irregolarità, cucce fatiscenti,
suolo estremamente fangoso, sporcizia, box inferiori alle misure di
legge, cani visibilmente malati e denutriti, cani perennemente
legati a catena fissa inferiore alla misura regolamentare, un cane
malato impazzito che gira in tondo su se stesso, escrementi, clima
umido e ombroso, assenza di pendenza del terreno e di griglie per
lo scolo dei rifiuti, reti rudimentali, comportamento aggressivo e
al contempo remissivo dei cani.
Dietro alla stradina, in fondo alla
stessa, ci sono 3 box di misure ridotte di cui uno con 3 cani
stipati all'interno ed esposti completamente alla pioggia in inverno
e al sole d'estate. I tre box sono perfettamente raggiungibili data
l'assenza di recinzione. Si stima che ci siano più di 100 cani.
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