Egregi
signori
E'
veramente
vergognoso
che in
una
società
(quella
occidentale)
che
pretende
di
chiamarsi
evoluta
e di
insegnare
al mondo
intero
come si
sta al
mondo,
ancora
si dica:
uccidiamo!!
Anzi!
Con la
vigliaccheria
di chi
uccide
ma non
sa
sostenere
davanti
agli
altri
l'efferatezza
di
questa
azione,
costoro
si
servono
di
eufemismi
e
preferiscono
dire:
abbattere.
Ma il
significato
non
cambia e
chi sa
leggere
e capire
sa che
abbattere
vuol
dire
uccidere,
annientare
un
essere
vivente
e questo
è
veramente
inconcepibile
soprattutto
nei
confronti
di
creature
innocenti
che non
possono
difendersi,
che sono
state
strappate
dall'uomo
all'ambiente
di
origine
per
essere
sfruttate.
Vergognoso
è anche
il fatto
che le
Province
in
Italia
siano
asservite
ai
cacciatori
e che il
loro
vero,
principale
scopo, è
quello
di
alimentare,
sostenere,
agevolare,
organizzare la
passione
per
uccidere
che
questi
coltivano
con
ingordigia.
Pretendiamo
che a
pagare
non
siano
gli
animali
ma
coloro
che li
sfruttano
creando
poi, per
errori e
incapacità,
quei
problemi
di cui
si parla
e che è
da
stabilire
se siano
tali.
Noi,
cittadini
di altro
rango,
protestiamo
e ci
ricorderemo
di come
i
politici
usino
dare o
negare
secondo
voto.
p.s.
articolo
in
allegato
LA
PROVINCIA
-
21/1/2005
«Inutilizzabili
le
gabbie
per le
nutrie
Meglio
abbatterle
con le
doppiette»
SOLAROLO
RAINERIO
(CR) —
«Nonostante
la
teorica
validità,
il
sistema
delle
gabbie
comporta
tali e
tanti
inconvenienti
e
problemi
di messa
in opera
ai
volontari
che
scarsissimi
sono
stati i
risultati
ottenuti».
Una
bocciatura
in piena
regola
quella
che il
sindaco
Fulvio
Malinverno,
nella
sua
ultima
ordinanza
di
abbattimento
delle
nutrie,
esprime
nei
confronti
dell’unico
procedimento
di
cattura
dei
roditori
inizialmente
ammesso
dal
piano
predisposto
dalla
Provincia.
Per fare
fronte
allo
«stato
di
emergenza
dovuto
alla
enorme
quantità
di
nutrie
sul
territorio»,
il
sindaco
aveva
emesso
delle
ordinanze
finalizzate
a
consentire
l’abbattimento
degli
animali
da parte
di
persone
idonee
in
possesso
di porto
d’armi,
ma tali
ordinanze,
come
altrove,
erano
state
sospese
in base
alle
prescrizioni
del
piano
provinciale.
Nel 2003
ci fu
però da
parte
della
Provincia
la
predisposizione
di un
piano di
controllo
mediante
l’abilitazione
di
operatori
per
l’abbattimento
con
fucile.
E così
tale
sistema,
ritenuto
più
efficace,
si è
diffuso.
La
situazione
attuale
richiede
l’emissione
di
«provvedimenti
straordinari
d’urgenza»
al fine
di
«scongiurare
pericoli
concreti
e danni
alla
salute
pubblica,
ad
evitare
gravissimi
danni
alle
coltivazioni
agricole
nonchè i
rischi
di
dissesto
idrogeologico»
per la
minaccia
alla
stabilità
di
argini e
arginelli.
«Tra le
colonie
di
nutrie
sono
presenti,
in
percentuale
considerevole,
esemplari
positivi
al
batterio
della
leptospirosi,
come
certificato
dall’Istituto
Zooprofilattico
di
Brescia».
Sino al
12
febbraio,
pertanto,
sono
incaricati
di
procedere
all’abbattimento
delle
nutrie
(anche
nelle
zone
naturali,
di
ripopolamento
e/o
precluse
alla
caccia)
Giancesare
Malinverno,
Loris
Malinverno,
Diego
Visioli,
Gabriele
Rizzi,
Fulvio
Malinverno,
Luigi
Rossi,
Walter
Bedogni,
Alberto
Bedogni,
Adolfo
Torelli
e Mario
Marchiò.
(d.b.)
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