Egregi signori
leggiamo con orrore l'intenzione
della Provincia di Parma di procedere all'eradicazione
delle nutrie.
Eradicazione, parola
dalle tristi significazioni, adiacenza di sterminio,
genocidio.
Nell'affermare l'eradicazione
di una specie vivente (le nutrie), si pratica la stessa
filosofia del genocidio (etnia): cambiano gli
oggetti dello sterminio ma non il senso intrinseco
all'azione che resta uguale a se stesso.
I connotati di crudeltà,
sopraffazione e indegnità non cambiano.
Chiediamo alla Provincia, a
tutti i Comuni del parmense, alla Regione Emilia Romagna che
ha dato vari esempi di civiltà e rispetto verso gli animali,
che considerino il principio del biocentrismo un principio
altamente morale e raggiungibile e quindi intervengano
diversamente, in maniera incruenta per ripristinare quell'equilibrio
che si crede, sia stato infranto.
Se così fosse, occorrerebbe
chiedersi: da chi?
Certamente dalla società umana
che ha importato le nutrie dal sud America per allevarle
come pellicce.
Gli animali sono doppiamente
vittime del sacrificio: perseguitati e uccisi, oggetto di
campagna di sterminio perchè hanno avuto il torto di
riacquistare la libertà dopo essere stati rinchiusi in
gabbie strettissime, con il fondo di rete metallica che
produce loro lacerazioni, esposti al freddo per migliorare
il pelo e, dopo una breve vita di continue sofferenze e
pazzia, uccisi con la rottura delle vertebre o con il gas o
con una scarica elettrica per mezzo di elettrodi conficcati
in bocca e nell'ano.
Non ricorda qualcosa, tutto ciò?
La pelliccia è valore
antropocentrico, la loro vita inesistente.
Esseri umani, società civile
che, dopo aver ignorato l'ignobile sfruttamento, si
propone un'ulteriore persecuzione della specie non è diversa
dagli schiavisti, dai razzisti, dai nazisti o da altri duri,
ignobili, disumani inventori di ideologie di morte.
Per costoro, liberi o
prigionieri, gli animali non devono esistere.
Ma, anche quell'anima di pace e
di bontà dell'uomo specista va in chiesa e prega.
Siamo disgustati ma crediamo che
fra molti, ci siano anche coloro a cui ripugna tale
violenza e tale ingiustizia e se le parole hanno ancora il
significato per cui sono state coniate, a queste persone ci
rivolgiamo affinchè propongano azioni incruente e preservino
la coscienza di quell'uomo fatto a immagine e somiglianza di
Dio.
p.s.
articolo
di
cronaca
in
allegato:
GAZZETTA DI PARMA
Si apre la « caccia » alle
nutrie
|