Egregi signori
crediamo che non soltanto i napoletani abbiano visto le scene così bene descritte nelle lettere allegate, ma tutti gli italiani.
Nessun giornalista ha scritto il proprio raccapriccio davanti a questi barbari comportamenti?
Oppure non sono ritenuti barbari?
Ci auguriamo che tante voci si levino a condannarli perchè una società indifferente alla sofferenza, sia pure quella di creature ritenute infinitesimali nella scala della vita, è un società che spalanca le porte a ogni altra barbarie basta che non la riguardi.
firme dei sostenitori del messaggio: p.s. articolo di cronaca in allegato
MATTINO
5 FEBBRAIO 2006
Lettere
Strage di polli e pennuti scene raccapriccianti
Elvira Pierri
NAPOLI La strage di polli e pennuti lascia sgomenti per la brutalità con cui l'uomo ammazza queste povere bestie ficcandole nei sacchi e facendole morire asfissiate davanti alle telecamere, per poi gettarle nel fuoco. Quel dibattersi di ali ci potrebbe essere risparmiato. Non sarebbe meglio eliminare queste povere bestie in maniera più indolore e lontano dalle telecamere? Ancora una volta gli incolpevoli animali devono pagare le colpe di un'umanità che sta distruggendo sempre di più il pianeta.
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Giuseppe Maria Tomasulo
NAPOLI Quando in tv si parla del morbo dei volatili, scene raccapriccianti: uomini incappucciati agguantano, con ferocia, poveri bipedi; li infilano in sacchi o in bidoni per andarli a seppellire vivi. Qualche volta si vede il loro agitarsi nei sacchi. Io resto annichilito come se assistessi alla strage di bambini. Infatti questi poveri volatili sono innocenti come i bambini. Non hanno la parola, ma soffrono come ogni essere vivente sulla terra. Se proprio è necessario questa mattanza perché non trovare una maniera meno dolorosa?
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