Egregi signori
Leggendo l'articolo che riportiamo in
allegato ci sorge naturale una riflessione. Questi animali abituati a
climi torridi e asciutti, si trovano ora al gelo, rischiando di morire
per il troppo freddo a cui, proprio per la loro specie, non sono
abituati a sopportare. Oltre il danno la beffa. Il danno di vivere
segregati per il resto della loro vita in gabbie anguste, privati
della libertà per divertire l'umano. E la beffa del rischio di una
morte inutile.
Sono ancora tanti i circhi che hanno come
principale attrazione il domatore con le belve o altre attrazioni che
coinvolgono animali.
Si portano volentieri i bambini al circo,
anche perché attraverso di esso possono vedere animali altrimenti
inaccessibili.
Ma lo spettacolo di animali in gabbia, lontani dal loro ambiente e dai loro comportamenti naturali, difficilmente può essere proposto come "didattico", specialmente per i bambini. Al contrario, fa vedere una realtà fasulla, e lungi dall'essere formativo. E' diseducativo e, per di più, infinitamente triste. Quando si spengono le luci e il tendone si chiude, rimangono le gabbie, ma soprattutto rimangono degli animali a cui è stato tolto tutto, a cui è stata tolta la dignità.
Esistono circhi che non fanno uso di
animali, come l'ormai famoso "Cirque du soleil" in cui l'uomo è il
vero e unico protagonista e gli spettacoli sono entusiasmanti e
moralmente divertenti. La neve e il gelo non porterebbe a
rischio nessun vivente, poiché per l'uomo la soluzione sarebbe più
semplice e più rapida che non per cammelli, elefanti, giraffe e
scimmie.
Il portavoce del circo ungherese lancia un appello alle istituzioni affinchè si impegnino ad offrire aiuti per ripristinare il tendone che riparava i poveri animali. Noi del Gruppo Bairo ci appelliamo invece al sindaco di Castellanza, affinchè non ospiti più simili spettacoli seguendo l'esempio di tanti Comuni che hanno emesso ordinanze di divieti di attendamenti nelle proprie città dimostrando grande senso di civiltà e progresso verso un Paese che tende a ribellarsi allo sfruttamento degli animali.
Nessuna polemica, solo una civile e
umana riflessione.
.......................................GRUPPO BAIRO Onlus
Firme dei sostenitori del messaggio:
p.s.: articolo in allegato
DA LIBERO - 22 FEBBRAIO 2004 -
MILANO E LOMBARDIA
Castellanza/Va: I vigili hanno
prestato i primi soccorsi portando delle piccole stufe
Crolla il circo, i cammelli rischiano
l'assideramento
Il peso della neve ha sfondato la
copertura del tendone e gli animali ora sono al gelo. Se non sarà
trovata una sistemazione, moriranno
Castellanza (VA): I loro
occhi sono abituati a vedere le palme delle oasi dove di riposano
all'ombra. Le loro zampe sono solite calcare deserti sterminati di
sabbia bollente. Forse non sanno neppure cosa sono quei gelidi fiocchi
che cadono dal cielo in queste giornate d'inverno lombardo. E ora si
ritrovano proprio in mezzo a una coltre di neve rischiando persino di
morire. Sono i cammelli e i dromedari del circo ungherese "Yarz" di
Castellanza, in provincia di Varese. Il peso della neve che si è
depositata nelle ultime ore sul tendone della struttura, ha fatto
crollare la copertura. E loro, gli animali dei territori torridi e
assolati, dove per una goccia di pioggia si fanno i salti di gioia, si
sono visti cadere addosso acqua ghiacciata. Se non verranno spostati
in un luogo riparato e riscaldato al più presto moriranno sicuramente
di freddo. Non solo i cammelli e i dromedari a patire il gelo. Anche
gli altri animali del circo stanno battendo i denti in mezzo alla
neve. Una cinquantina in tutto, tra elefanti, scimmie, giraffe e
quantaltro. Ma è chiaro che le più a rischio sono proprio le specie
che la parola "freddo" l'hanno sempre intesa come sollievo. A lanciare
l'allarme è stato il portavoce del circo, Gabriele Gabrielli, che ha
sottolineato la situazione di grave pericolo in cui si trovano gli
animali.- Se non troviamo loro una sistemazione in cui possono essere
riscaldati, rischiano di morire.- spiega preoccupato. Il circo Yarz
aveva fatto le cose in grande. Tra acrobati contorsionisti e domatori
contava una trentina di dipendenti pronti a esibirsi in numeri d'alta
scuola. Dalla settimana scorsa aveva montato il suo tendone alla
periferia di Castellanza, dove, per la gioia dei bambini, avrebbe
dovuto proseguire con i suoi spettacoli fino a oggi. Ma venerdì notte
la struttura ha ceduto sotto il peso della neve.- Ora abbiamo gli
animali al gelo e siamo davvero in grande difficoltà,- sostiene ancora
Gabrielli. A dare una mano ai gestori del circo sono intervenuti i
vigili urbani di Castellanza, che si sono impegnati per fornire il
primo soccorso attivando sistemi di riscaldamento provvisori ma non
sufficienti. - Ci siamo messi la mano sul cuore - dicono dal comando e
abbiamo portato del gasolio per accendere piccole stufe che
attenuassero le rigide temperature.- - Siamo grati alla polizia locale
che ci sta aiutando,- conclude il porta voce del circo ungherese.- Ma
non basta, purtroppo. Se non si trova al più presto una stalla da
campo da montare velocemente o qualcosa di analogo molti animali non
sopravviveranno.- L'appello è rivolto a tutti: istituzioni, ma anche a
i primi cittadini. Occorre un luogo riscaldato e al coperto. Anche
perché, per i giorni a venire, le previsioni del tempo parlano ancora
impietosamente di neve e freddo polare.
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