Egregi signori
siamo costretti a leggere, a intervalli regolari,
notizie di cavalli morti in gara, di cavalli dopati,
incremati, nutriti di farmaci affinchè il
salvadanaio di uomini senza scrupoli si riempia di
tintinnanti soldoni.
E, dopo aver subìto tali vergognosi trattamenti, i
cavalli, nobili, magnifici, incredibili animali,
bellezza e innocenza, eleganza e mitezza, sfruttati
da millenni, abusati da millenni, amati sinceramente
da pochi, vanno con la fierezza che li
contraddistingue, verso un'infame morte.
Traditi da coloro che li hanno accuditi, cavalcati,
comprati e venduti, anche ammirati.
Noi non vogliamo niente di tutto questo per i nostri
amici. Vogliamo che la loro vita abbia valore e
anche la nostra riconoscenza. Vogliamo che i
controlli, quasi inesistenti, avvengano prima di
ogni gara, che leggi severe impediscano il loro
maltrattamento.
Vogliamo che nessun cavallo (equidi) vada più al
macello e che venga approvata la proposta di legge
che inserisce il cavallo (equidi) tra gli animali
d'affezione.
Poichè l'America è considerata la madre di tutte le
madri, vogliamo che si prenda spunto dall'ultima
legge emanata la quale, di fatto, impedisce che i
cavalli (equidi), a fine carriera, vengano
macellati.
Sappiamo che gli esseri umani non guardano in faccia
a nessuno, meno che mai a un cavallo che non parla e
non si difende; che siamo capaci di tutti
i tradimenti anche i più sacrileghi pur di
soddisfare quel dio che da troppo tempo si erge
impavido sui nostri altari, vitello d'oro
indistruttibile, ma......... salviamo il cavallo,
questa magnifica poesia che corre nel vento!
........................GRUPPO BAIRO Onlus firme dei sostenitori del messaggio: p.s. articoli di cronaca in allegato
VIRGILIO NOTIZIE
*********** LIBERO1 MARZO 2006
Questa violenza gratuita sui cavalli
Eh no! Questa violenza gratuita ai danni dei nostri amici equini se la potevano anche risparmiare. Quando ho letto la notizia dei cavalli drogati, 25 arresti, sono rimasto alquanto interdetto, al punto che per qualche secondo non capivo se ad essere arrestati erano stati proprio i poveri cavallini, che erano costretti ad assumere droga e viagra per vincere le gare, oppure i fantini ed i reciproci proprietari. In realtà era un consorzio di fantini, farmacisti e veterinari uniti in coro per fornire quest'allegro cocktail: non per fare il Calderoli della situazione ma credo che una giusta punizione per queste persone sarebbe quella di metterli in una camera chiusa con degli scimpanzè che non vedono una compagna da almeno un anno dopo aver fatto assaporare ai pelosi amici lo stesso cocktail, ma ovviamente sto scherzando. Resta il fatto che queste violenze sugli animali sono inaccettabili perchè se diciamo tanto che anche loro hanno un'anima, non vedo perchè essi debbano essere torturati in questo modo prima di venire macellati. Il cavallo è l'animale in assoluto che è stato, nella storia dell'umanità, il più sfruttato di tutti e questo, unito alla sua intelligenza ed alla sua fedeltà, mi fa arrabbiare ancora di più ed intristire, visto che molti di questi, prima di diventare un asso delle piste hanno riempito di gioia il cuore di qualche ragazzino. Ormai ciò che la scienza scopre per aiutare l'uomo, diventa in poco tempo un'arma; è il caso del viagra che ce lo ritroveremo tra poco in tutte le salse per costituire quella spinta propulsiva che alimenta i processi della vita e li fa diventare più rapidi e produttivi: ma fare impazzire dei poveri cavalli in una corsa verso non so quale traguardo, pompati a dovere da una miscela che deve essere meglio di quella che usano nelle Ferrari, mi sembra una cosa ignobile. Proprio Furia, il cosiddetto cavallo del west, era l'immagine della voglia di vivere, di lottare ad ogni costo, di affrontare con una furia inusitata ogni vento propizio o meno, per accontentare il proprio padroncino: ma nella famosa canzone di Mal dei Primitives, il tenero animale beveva solo caffè, che oltre alla caffeina, non conteneva alcuna droga od eccitante sessuale, che consentissero di spiccare quei famosi salti in aria, andando a raggiungere le stelle del firmamento. Ma quanti cavalli abbiamo assassinato nella storia a causa della nostra esigenza di accorciare il tempo, mentre loro continueranno a nascere ed a lavorare per noi, nella guerra e nella pace, nell'alimentazione e nello sport. Ma almeno i cavalli non avranno mai bisogno del viagra per cause naturali, a meno che noi, impossibilitati ad amare ed esprimere il sesso per nostra debolezza psicologica ed interiore, non cercheremo di consolarci con il vile denaro, la peggiore droga che illude e poi uccide: ma anche in questo caso loro saranno sempre al nostro fianco, con quella fedeltà che non conosciamo più e che proviene direttamente da Dio. Bruno Russo Napoli
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