Egregi signori
Apprezziamo l'articolo di Francesco Pini sul
quotidiano La Nazione del 9 aprile.
Siamo quindi d'accordo con le dichiarazioni e le iniziative della d.ssa
Roberta Rocchini (medico veterinario coscienzioso e consapevole) atte a
promuovere la presa di coscienza del comune di Dicomano il quale fin
dall'ormai lontano 1991 (legge quadro 281 del 14 agosto 1991 sulla tutela
degli animali d'affezione e la lotta al randagismo) aveva ricevuto dal
Parlamento italiano l'obbligo della sterilizzazione delle colonie feline.
Evidentemente, come la stragrande maggioranza dei comuni italiani (ma
l'essere maggioranza non determina la legalità dei comportamenti)
l'amministrazione ha negligentemente ignorato tale obbligo di legge, ha
totalmente diiimenticato l'obbligo della compassione nei confronti di
animali sofferenti e dei loro moltissimi amici umani, ha colpevolmente
trasgredito l'etica del servizio alla comunità.
Non compiendo il suo dovere, in realtà l'amministrazione si è resa e si
rende complice dei comportamenti di insofferenza dei cittadini incivili che
decidono autonomamente, incapaci di sentimenti e di coscienza, dello
sterminio degli animali spargendo bocconi avvelenati. Anche questa pratica
ignobile, proibita dalla legge regionale toscana n. 39/2001, continua a
resistere per lo scarso (inesistente?) interesse di tutti i livelli
istituzionali che, una volta partorita la legge, hanno pensato bene di
uccidere il bambino ingombrante.
Chiediamo con forza che la distanza tra rispetto e ignavia sia colmata, che
l'amministrazione si faccia carico della sterilizzazione dei gatti per
ridurne la popolazione e quindi frenare il diffondersi delle malattie che si
concludono con atroci sofferenze e morte.
Non altro si richiede alla civiltà.
........................GRUPPO BAIRO Onlus firme dei sostenitori del messaggio:
LA NAZIONE
9 APRILE 2006
Dicomano: appello di un veterinario
Gatti fuori controllo. Crescono le colonie e il rischio di malattie
Dicomano (FI): Il gatto ammalato "Fiv" o di "felv", l'aids e la leucemia feline: capita ormai in tante famiglie anche a Dicomano, e i casi simili curati negli ultimi anni dalla dottoressa Roberta Rocchini medico veterinario, sono cresciuti fino a diverse centinaia. Quasi tutte le colonie di gatti a Dicomano e San Godenzo sono infette e servono provvedimenti per arginare l'epidemia: un motivo in più per chiedere l'applicazione della legge sul randagismo, che prevede interventi mirati di sterilizzazione nelle colonie e la dottoressa Rocchini ha lanciato una raccolta di firme per spronare il comune a fare la sua parte. - La Asl non ha strutture idonee nel distretto del Mugello, così più volte ho chiesto al comune di aprire una convenzione con gli ambulatori privati. Ho telefonato sono andata di persona. Senza risultato.- Intanto le colonie crescono e, in assenza di un contenimento, c'è chi decide di "risolvere" da solo il problema dei gatti randagi e si fa pochi scrupoli a usare il veleno.- Qualche anno fa a celle ci fu uno sterminio di gatti con topicida. C'è chi mette il veleno nel giardino dove poi giocano i bambini.- Dalle colonie si diffondono le malattie a trasmissione sessuale:- Per la leucemia felina almeno c'è il vaccino, non per l'aids.- Senza contare il proliferare di malattie comuni, dalla tigna alla rogna.- Il comune non fa nulla quando si parla di animali, tranne far sterminare i piccioni.- Non c'è solo il problema dei gatti:- Dove sono le strutture per i cani randagi? A quanto mi risulta Dicomano ha solo una convenzione con un canile per poche unità.- Davanti al silenzio dell'amministrazione comunale, la dottoressa Rocchini ha lanciato la petizione per l'applicazione della legge sul randagismo, in vigore da 15 anni:- Chi vuole firmare può venire in ambulatorio.- La legge prevede gli interventi di contenimento delle nascite e di tutela degli animali siano attuati dai comuni, dalle comunità montane e dalle unità sanitarie.
Francesco Pini
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