Egregi signori
Come al solito la Sicilia tradisce la sua antica cultura
ma, si sa, gli antichi e migliori siciliani sono tutti
morti: Perciò di che meravigliarsi?
I cani avvelenati denotano quel substrato di inciviltà,
di indifferenza, di arretratezza morale che coniugandosi
con il randagismo (abbandono degli animali), costume
quanto mai praticato con la sua crudele realtà di
persecuzione, fame, malattia, agonie varie di povere
creature produce quel coctail per noi insopportabile che
ci tratterrà dal visitare la vostra regione.
Chiediamo a chi è sensibile, ama la giustizia , rispetta
le leggi, prova compassione per la sofferenza di chi
soffre, di non scuotere le spalle, di non dire che non
c'è nulla da fare, di non pensare sia cosa d'altri.
Ogni vita sacrificata, ogni metodo indegno macchia non
soltanto chi lo compie ma tutta la società che non si
attiva.
Questo vale anche per un cane, per venti cani perché
l'animo ignobile si esercita con i più deboli e indifesi
per proseguire con i propri simili nei mille modi della
fantasia umana.
Dall'amministrazione comunale ci aspettiamo una ferma
risposta e, soprattutto, l'applicazione delle leggi di
tutela degli animali d'affezione (cani e gatti), la
prima delle quali risale al lontano 1991.
........................GRUPPO BAIRO Onlus firme dei sostenitori del messaggio: p.s. articolo di cronaca in allegato
METRONEWS
01/06/06
Strage di cani randagi
Palermo, 1 giu. - (Adnkronos) - Strage di cani randagi a Trabia, piccolo centro marinaro a pochi chilometri da Palermo. Tra martedi' e ieri sono stati avvelenati nella zona del porticciolo venti cani. Sulla vicenda la procura di Termini Imerese (Palermo) ha aperto un'inchiesta per accertare quanto accaduto. Alcuni animali sono stati trovati a terra, mentre altri galleggiavano in mare.
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