Egregi signori
Se ai propositi (parole) seguono le azioni (fatti), la nuova amministrazione comunale di Massafra ha la nostra solidarietà.
Da troppo tempo il Mezzogiorno si adopera in tutti i modi per ignorare le leggi vigenti; convive con il randagismo lamentandosi e criminalizzando i cani doppiamente vittime: dell'abbandono e della persecuzione.
Ben venga dunque una dichiarazione di intenti forte e decisa che coinvolga tutti i responsabili e provveda a compiere quel dovere che per 15 anni è stato gettato alle ortiche, promuovendo iniziative volte a sensibilizzare le adozioni sul territorio al fine di effettuare in futuro i controlli necessari.
Il cammino della civiltà non può mai prescindere da una volontà determinata e ci auguriamo che Massafra non tradisca quanto afferma nell'articolo in calce.
Auspichiamo che molti comuni del Sud ne seguano l'esempio.
........................GRUPPO BAIRO Onlus
www.bairo.info firme dei sostenitori del messaggio:
p.s. articolo di cronaca in allegato
23 GIUGNO 2006
Massafra Sulla questione interviene il nuovo
assessore alla Sanità, Servizi sociali e Politiche della Famiglia Vita
Massaro
Ad una svolta
l'emergenza cani randagi in città
L'Amministrazione civica mette a punto le strategie:
servizio accalappiamento e anagrafe canina
MASSAFRA (TA) - «Presto in città sarà risolta la piaga del randagismo».
L'annuncio giunge dal neoassessore alla Sanità, Servizi Sociali, Politiche
della Famiglia e Pari Opportunità, Vita Massaro. «Da molto tempo - afferma
l'assessore Massaro - i nostri concittadini sono costretti a convivere con
gravi problemi igienico-sanitari legati alla sempre più diffusa presenza di
grossi ratti e centinaia di cani randagi. È giunto il momento di porre fine
a queste vecchie problematiche rimaste irrisolte dalla precedente
amministrazione. Ieri - aggiunge l'assessore - abbiamo avuto dei contatti
con i responsabili di un canile, i quali a breve predisporranno un servizio
per l'accalappiamento dei randagi; realizzeremo un'anagrafe canina che
permetterà, attraverso i microchip e la sterilizzazione, di avere la
situazione sotto controllo». Dal 1991 è obbligatorio dichiarare e registrare
il possesso di un cane presso l'anagrafe canina della propria Asl di
residenza mediante il microchip (o microtransponder). Il microchip è una
minuscola capsulina di materiale biocompatibile, che non provoca nessun
rigetto né fastidio. Ha molti vantaggi: l'applicazione è veramente indolore
e non richiede anestesia; perciò si può mettere su cani giovanissimi anche
di taglia molto piccola e a cani anziani, non sbiadisce col tempo, come
poteva accadere con il tatuaggio è applicato in una zona facilmente
controllabile con un apposito «lettore» (scanner) che è in possesso di tutti
i veterinari che operano in ambulatorio e del Servizio Veterinari Asl, oltre
che dei canili di ricovero dei cani randagi. Il Comune di Massafra, ad oggi,
risulta sprovvisto di una mappa capace di stabilire il numero dei cani
randagi presenti in città. «Il fenomeno del randagismo - commenta
l'assessore - è molto esteso. All'atto del nostro insediamento non abbiamo
trovato alcun documento riguardante questa piaga. Bisogna dar atto al
sindaco Tamburrano dell'immediato interessamento. Il sindaco con l'ausilio
degli assessori preposti si è attivato affinché vengano reperite dal
«difficile» bilancio ereditato le risorse economiche occorrenti». L'impegno
però non termina qui. «Ci adopereremo per dotare la città di un alloggio per
cani. Il nostro obiettivo è il recupero e il completamento del canile
abbandonato in contrada Cernera. Con l'ausilio del dirigente dell'Utc,
Simone Ceppaglia stiamo cercando di acquisire i vecchi atti. Ci attiveremo,
inoltre, per riprendere il progetto del canile intercomunale (Massafra -
Mottola - Palagiano). Infine - conclude Vita Massaro - promuoveremo
iniziative per sensibilizzare l'adozione dei cani abbandonati». a.picc. |