Egregi signori
Facciamo un appello. Un appello forte. Un appello alle persone di buona volontà che pongono la giustizia e l'etica, la compassione e il rispetto davanti agli interessi di ogni ordine e grado.
A queste persone ci rivolgiamo per sostenere la fine di ogni palio macello, famoso e meno famoso.
L'articolo in calce fa un amaro resoconto del significato che queste gare rappresentano per i cavalli.
Ci domandiamo allora come possano dichiararsi amanti dei cavalli coloro che assistono alla loro caduta e alla loro morte. Coloro che li usano come feticci per scaricare le proprie frustrazioni.
Come possono le istituzioni concedere permessi, la Chiesa festeggiare santi, i mass media moltiplicarne l'eco e mai una voce che gridi: il re è nudo!
Invitiamo i veri amanti dei cavalli, coloro che li ammirano e li rispettano, che avvertono la poesia di quell'immagine di eleganza e forza, fierezza e mansuetudine inscritta nell'immaginario collettivo dell'umanità, a protestare, a prendere iniziative affinchè i palii macello cessino o comunque che non si tengano più nelle strade e nelle piazze delle città ma nei luoghi deputati: gli ippodromi.
Chiediamo al nuovo Ministro Alfonso Pecoraro Scanio, il quale dovrebbe sostenere l'etica ambientale, di promuovere la legge da lui stesso voluta che li dichiara animali d'affezione e, soprattutto chiediamo vengano aboliti i palii cittadini.
Grazie.
........................GRUPPO BAIRO Onlus
www.bairo.info firme dei sostenitori del messaggio:
p.s. articolo di cronaca in allegato
LIBERO
14 GIUGNO 2006
Ghibli,
Secret e barone Tutti i martiri del palio
Da Tolfa ad
Asti sei anni di barbarie. Serve un comitato di supervisori
La
macelleria pubblica dei palii ha aperto molto tempo fa. Ci
accontenteremo di una rassegna di quanto accaduto negli ultimi anni.
Si comincia con il
CRUDELTA' LEGALIZZATE
Un
fotogramma tratto dall'ultimo Palio di Siena. Soltanto lì ,
ultimamente sono stati abbattuti. Ma dove vanno a finire? In Formula
1 se il percorso è pericoloso i piloti decidono di non correre; qui
non lo fanno gli animali, ma i veterinari. |