Egregi signori
siamo a conoscenza che il comune di Follonica ha emesso l'ordinanza 95/2006 che impone l'obbligo di tenere sempre e comunque i cani al guinzaglio mentre nel 2005 era già stata emessa un'ordinanza con il divieto di condurre i cani in spiaggia anche se muniti di guinzaglio e museruola. La ragione primaria di queste ordinanze è quella di punire e reprimere chi non raccoglie gli escrementi.
La domanda viene spontanea: ma i cani tenuti al guinzaglio non espletano le loro deiezioni o lo fanno in misura minore? O, forse, è sfuggito al comune che non esiste nesso tra le due cose? Di quale igiene parlano gli amministratori quando parlano di igiene?
Di quell'igiene che non regna affatto perché, paradossalmente, proprio le aree verdi sono piene di sporcizie varie lasciate dall'uomo come: vetri di bottiglia, alimenti in decomposizione dentro a buste di plastica o semplicemente lasciati per terra, carte, cartoni, vestiti in disuso, escrementi umani corredati da carta igienica, scarpe, ecc.
Di recente sono state interdette anche alcune aree verdi dove prima era possibile portare i cani. Il canile di Follonica è stracolmo. Durante la caccia si verifica una dispersione di cani sul territorio. Non pensano dunque i nostri amministratori che le loro restrizioni rappresenteranno un forte disincentivo alle adozioni ed anzi, forniranno un motivo in più a chi aveva già pensato di sbarazzarsi del proprio cane? .
Peccato quindi che il fantomatico quanto mai eluso "Regolamento sulla tutela degli animali" datato 19/03/2002 preveda all'art 25 che "il Comune debba individuare, nell’ambito di giardini, parchi ed altre aree a verde di uso pubblico, preferibilmente distribuiti all’interno di ogni singolo quartiere, spazi destinati ai cani, dotati anche delle opportune attrezzature...... Negli spazi a loro destinati, i cani possono muoversi, correre e giocare liberamente, senza guinzaglio e museruola, sotto la vigile responsabilità degli accompagnatori....".
Ma se i regolamenti cozzano con le ordinanze e si annullano a vicenda, che fine potranno mai fare i buoni propositi e, soprattutto, che vita dovranno condurre i cani di Follonica? Non potranno correre nè annusare nè socializzare con altri cani!?
Dovranno trasformarsi in robot, macchine addestrate a camminare allo stesso passo, senza sensi da coltivare, privi di etologia.
Forse a Follonica si sta sperimentando una specie animale consona all'uomo artificiale che le istituzioni stanno coltivando?
I cani a Follonica potranno restare cani?
Queste domande di tipo scespiriano ci consumano da quando abbiamo a che fare con il comune di Follonica e, in generale con tutta la provincia di Grosseto.
Perché sono interrogativi labirintici, contorti, raggomitolati su se stessi e sulle intenzioni degli amministratori che cambiano ma restano sempre uguali, solidali al modello dal quale, per civiltà, dovrebbero affrancarsi.
Invece, per costoro le leggi nazionali che riguardano gli animali sono questione trascurabile come dimostrano, d'altro canto, le numerose denunce di maltrattamento e di illegalità che non hanno avuto seguito negli anni passati, le bidonville dei cacciatori di cinghiale che recludono i cani in minuscoli recinti fetidi, fangosi o assolati, spesso abusivi, i numerosi cani prigionieri di angusti balconi o tenuti a catena cortissima durante tutte le ore e tutto il sacrosanto giorno.
La provincia di Grosseto è un sepolcro imbiancato, nasconde quel mondo parallelo che subisce ogni sorta di tortura e di maltrattamento.
Le associazioni, i giornalisti, le persone sensibili e rispettose, i cittadini civili dovrebbero verificare.
Basta uscire dal centro città, vagare in periferia, fare una passeggiata in pineta, nella macchia adiacente i piccoli borghi, scrutare nelle zone verdi tra la ferraglia accumulata per constatare con i propri occhi, dove e come sono tenuti i cani (e i gatti), animali d'affezione.
Invitiamo il comune di Follonica a predisporre le aree per i cani, a tutelarli, a combattere l'abbandono e i maltrattamenti per assolvere quel compito di civiltà e legalità che il Parlamento italiano ha imposto.
firme dei sostenitori del messaggio:
p.s. testimonianza in allegato
Ore nove e trenta circa, una giornata come
tante. Mi accingo a portare a spasso senza guinzaglio il mio labradorone
come tutte le mattine nel parco dell'Ilva, quando ad un certo punto vengo
avvicinata da una coppia in boghese che si annuncia come polizia muncipale e
che prontamente provvede a segnare il mio nome e cognome su un taccuino
invitandomi a legare il cane ed esibendomi il testo di un'ordinanza del
Comune di Follonica. Detta ordinanza n°95/2006 impone l'obbligo in tutto il
territorio di Follonica di tenere i cani sempre e comunque al
guinzaglio, ovunque. Peccato che il fantomatico quanto mai eluso
"Regolamento sulla tutela degli animali" datato 19/03/2002 preveda all'art
25 che" il Comune debba individuare, nell’ambito di giardini, parchi ed
altre aree a verde di uso pubblico, preferibilmente distribuiti
all’interno di ogni singolo quartiere, spazi destinati ai cani, dotati
anche delle opportune attrezzature, mediante appositi cartelli e
delimitazioni. Negli spazi a loro destinati, i cani possono muoversi,
correre e giocare liberamente, senza guinzaglio e museruola,
sotto la vigile responsabilità degli accompagnatori, senza determinare danni
alle piante, alle strutture presenti e alle persone." Faccio presente ai due
vigili che queste benedette aree non esistono e questi pur cortesemente mi
rispondono di far presente la situazione in Comune, quando è ormai da anni
che le richieste di aree destinate ai cani restano inascoltate.Il
bello sopraggiunge alla fine della discussione quando la vigilessa mi fa
presente che in base ad un'ordinanza del 2005 è fatto divieto condurre i
cani in spiaggia per tutto l'arenile di competenza del Comune di Follonica
anche se muniti di guinzaglio e di museruola. E' eticamente comprovato che
un cane ha una innata esigenza di fare del moto fisico, giocare con gli
altri cani, correre, saltare,tutte cose che con il guinzaglio gli sono
impedite o limitate. Evidentemente la vita e il benessere di un animale
per chi rappresenta il Comune di Follonica sono puramente trascurabili, era
cosa risaputa, lo dimostrano le numerose denunce di maltrattamento che non
hanno avuto seguito negli anni passati, le bidonville dei cacciatori di
cinghiale che recludono i cani in minuscoli recinti fetidi e fangosi,senza
contare che spesso sono abusivi, i numerosi cani reclusi in terrazzi angusti
o tenuti a catena tutte le ore e tutto il sacrosanto giorno. Ma lì al posto
della solerzia, c'è il lassismo, il menefreghismo più assoluto.. Quel che fa
più sorridere è la ragione PRIMARIA di questa ordinanza: punire e reprimere
chi non raccoglie gli escrementi. Forse i cani, se tenuti al guinzaglio, non
espletano le loro deiezioni o lo fanno in misura minore? O forse, com'è più
probabile, non esiste un nesso tra le due cose? Ci tengo anche a precisare
che di recente alcune aree verdi dove prima era possibile portare i cani
sono state interdette con tanto di cartello di divieto. Il canile di
Follonica è stracolmo, non pensano i nostri rappresentanti comunali che
tutte queste restrizioni rappresenteranno un forte disincentivo per le
adozioni ed anzi, forniranno un motivo in più a chi aveva già pensato di
sbarazzarsi del proprio cane?Senza tenere conto che nell'area dell'ex-Ilva
ci sono numerosi cani di proprietà che essendo innocui e mansueti
sono abituati da una vita a stare liberi senza nuocere a nessuno. Chi
spiegherà loro che non potranno più circolare liberamente per esigenze di
decoro, ordine ed igiene? Complimenti al Sindaco di Follonica, alla sua
Giunta e al Consiglio comunale per i bei progressi compiuti in materia di
tutela degli animali. Evidentemente, dai risultati, la vita di un cane, vale
molto meno del decoro e dell'igiene, ma anche qui ci sarebbe molto da
discutere visto che paradossalmente le aree verdi sono spesso piene di
sporcizie varie lasciate dall'uomo, ne faccio un breve esempio: cocci di
bottiglia, alimenti in decomposizione dentro a buste di plastica o
semplicemente lasciati per terra, carte, cartoni, vestiti in
disuso, escrementi umani corredati da carta igienica. Ogni consiglio è ben
accetto, ne avrei bisogno. Ovviamente abbiamo già pensato ad una raccolta di
firme di protesta e per chiedere la realizzazione di queste benedette aree
verdi. Per il resto, visto il grado di civiltà che questa città dimostra
verso gli animali, invito caldamente chi li ama e chi tiene al loro
benessere a boicottare Follonica come posto dove passare le vostre vacanze.
Valentina Cantini - Follonica (GR)
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