Egregi signori
Leggiamo gli articoli in
allegato e ci stupiamo delle affermazioni di un primo cittadino che dovrebbe
tutelare, come da leggi specifiche, i randagi accalappiati sul proprio
territorio.
Rammentiamo che la Legge
Regionale Lombardia N. 25 DEL 12.07.2006 nell'articolo 6 (competenze degli
enti locali), cita testualmente:
Ai comuni, singoli od
associati, ed alle comunità montane, ferma restando la propria autonomia,
competono:
a) la predisposizione,
nell’ambito del territorio provinciale o di provincia contigua, se più
vicino, delle strutture di ricovero deputate alle funzioni di canile
sanitario e di canile rifugio, acquisendone la disponibilità nelle forme
ritenute più opportune, anche provvedendo al risanamento dei canili comunali
già esistenti e costruendo nuovi rifugi per animali, secondo quanto previsto
dall’articolo 4, comma 1, della legge 281/199.
Spostare i cani a 140
chilometri di distanza dal luogo in cui vengono accalappiati, in un rifugio
che si trova addirittura in un'altra regione, disattende palesemente la
legge sopra citata. Il benessere degli animali d'affezione non è in tal
senso, assolutamente garantita. Difficile e impegnativo eseguire una serie
di controlli sul proprio territorio, figuriamoci a così lunghe distanze. E'
altresì triste constatare quanto poco venga considerato il cane dal suo
"miglior amico" che trova quasi inutile dover pensare alla sua già misera
esistenza, poichè "ci sono cose più importanti da fare". Divulgheremo questo
pensiero che non brilla certo di progresso morale e civile, fra le persone
sensibili che sono ormai in numero crescente. Al momento di votare, ci
ricorderemo e si ricorderanno, a chi non dare il proprio voto, perchè chi
dimostra insensibilità e si allontana dalla ragione è e sarà il peggior
perdente.
........................GRUPPO BAIRO Onlus www.bairo.info
p.s. articoli di cronaca in allegato
IL GIORNO
17 LUGLIO 2007
Il nuovo canile comunale è in
provincia di Parma
Giunta sotto accusa per la
scelta assurda
Laura Accordino
Giussano (MI) - I cani accalappiati nel territorio di Giussano (perchè
abbandonati o perchè scappati e si sono persi), dopo 10 giorni di
permanenza nell'allevamento Fusi di Lissone, saranno affidati a un
canile in provincia di Parma. Così se il padrone dovesse ritrovarli dopo
10 giorni, per riscattarli dovrà farsi un bel viaggetto di 140
chilometri in Emilia Romagna, dove la cucina è ottima ma la benzina non
costa certo meno. L'amministrazione comunale di Giussano, scaduto
l'appalto con il canile di Lissone, ha pensato bene di indire una gara
d'appalto per assegnare al miglior offerente il servizio di custodia dei
randagi. L'unica struttura a presentare un'offerta (fantastica: meno di
2 euro al giorno per cibo, assistenza veterinaria, sterilizzazioni,
microchip e quant'altro) è stata la clinica veterinaria di San Severo
Parmense. Così come se i cani fossero strade da asfaltare o immondizia
da smaltire, il loro destino è stato segnato da un appalto. Regolare e
"conveniente". Per fortuna, Andrea, un volontario della Lega nazionale
per la difesa del cane di Milano, ha preso in custodia i 15 Fido "brianzoli"
e li ha portati al rifugio di Segrate (02.2137864; 334.8585297). Che è
un po' più vicino di Parma. Per poterlo fare la Lega ha dovuto adottarli
ufficialmente. Il mantenimento e tutte le spese (ci sono 4 femmine da
sterilizzare) sono ora a carico dei volontari, che già si occupano di
altri 160 cani in attesa di adozione. Se a questi 15 animali, alla fine,
è andata bene, il problema non è certo risolto. E, a meno che il Comune
non ci ripensi, i prossimi randagi finiranno a Parma (dove con 2 euro al
giorno, non saranno certo nutriti a lasagne e prosciutto crudo). -
Sembrerebbe quasi una burla - commenta Ettore degli Esposti dell'Ente
protezione animali di Milano - ma purtroppo è la folle conseguenza di
una gara di appalto mal costruita, nella quale non è stato fissato, fra
i requisiti, la distanza del territorio comunale, che è un parametro
obbligatorio in questo tipo di appalti.-
- La distanza è tale da rendere paradossali e surreali le ricerche dei
padroni e totalmente inutile qualsiasi intervento a favore
dell'adozione. Questa vicenda prosegue - è indice di una disattenzione e
di una leggerezza colpevoli e inaccettabili.- L'Enpa di Milano e quella
di Monza hanno inviato una lettera al Sindaco, Franco Riva, invitandolo
"a ritornare sui suoi passi per garantire ai cani una collocazione
adeguata ad una distanza accettabile dal Comune." Nel frattempo i 15
randagini attendono che i loro padroni vengano a riprenderseli o che
altri li adotti. Fra loro ci sono un Chow Chow, una coppia di siberian
husky, un segugio italiano e una pincerina. Oltre ai figli di mille
incroci, non meno belli e affettuosi
IL CITTADINO
17 LUGLIO 2007
Randagi a Parma?
Gli animalisti in guerra
Giussano servizio affidato a
un centro emiliano: i volontari della Lega per la difesa del cane
adottano 15 bestiole prima del trasferimento
Giussano (MI) - Basterebbe un po' di buon senso, quello che le gare
pubbliche non prevedono. Secondo una determina della Polizia locale, a
seguito di un regolare appalto, 15 cani di Giussano erano in partenza,
venerdì, per l'allevamento "Guappi" di Parma, ma i volontari della Lega
per la difesa del cane di Segrate lo hanno evitato, adottando i randagi.
- Spostare i cani fuori dalla loro regione vuole dire rendere
difficoltoso, quasi impossibile il loro ricongiungimento con il padrone
- spiega la presidente nazionale della Lega Laura Rossi, - Vorremmo
conoscerne le ragioni. L'unica notizia che abbiamo sarebbe che
l'offerta del mantenimento giornaliero pro-capite passerebbe da 1,80 a
1,70 euro con un risparmio di 10 centesimi per cane. Secondo una
statistica, l'accalappiamento annuale di Giussano si aggira intorno a
una media di 15, 20 cani al mese, con un risparmio per l'amministrazione
di 1,50 euro al mese e di 130 euro all'anno circa.- E' la 281, oltre
quella regionale appena approvata, la legge che tutela i cani.-
Eventuali risparmi delle amministrazioni vanno attuati con programmi
mirati a diminuire il randagismo e l'abbandono - prosegue Rossi -
Controlli sul territorio, censimenti e microchippature su cani di
proprietà, nonchè incremento delle adozioni nei canili.- Un gesto
generoso, quello della Lega, che comporta un aggravio sicuramente
significativo sulla già difficile gestione del rifugio di Segrate. -
L'intera vicenda è significativa - aggiunge Rossi - Delinea il
preoccupante fatto che gli animali sono considerati oggetti da
recapitare al "miglior" offerente. Certe persone non devono più decidere
per creature già umiliate e abbondantemente maltrattate. E' ora che ad
amministrazioni disattente sia preclusa la possibilità di indire aste al
ribasso. Minimizza il sindaco Franco Riva: - saremmo ben contenti se le
gare guardassero alla qualità e non al ribasso. Così purtroppo non è.
Credo comunque che ci siano cose più serie di cui parlare.- Nessuna
intenzione di rivedere la determina. I randagi giussanesi, per i
prossimi due anni troveranno casa nel parmense. Assicura che i cani
saranno seguiti anche a distanza il segretario comunale Giampaolo
Zarcone: - Chiederemo alle Asl locali di collaborare con noi per essere
sempre informati della loro salute. La gara indetta si è svolta
regolarmente e non è giunta nessuna altra offerta se non quella che ha
vinto.-
L'ESAGONO
16 LUGLIO 2007
Giussano - Lega per la
Difesa del Cane: condizioni di trasporto disumane, scelta dettata
solo da motivi economici
Carico di Randagi,
destinazione Emilia
Convenzione del Comune
per trasferire gli animali in un canile di Parma
Luigi Costanzo
Giussano (MI) - Il Comune nell'occhio del ciclone. Sotto il duro
attacco della Lega per la Difesa del Cane. La decisione deliberata
qualche settimana fa dalla giunta, di trasferire i cani accalappiati
sul territorio comunale dal rifugio di Lissone al canile Guappi di
Parma ha scatenato un vero vespaio. Tanto che nella giornata di
giovedì simpatizzanti e iscritti dell'associazione hanno inondato di
lettere e e-mail il Comune e la stessa presidente della sezione di
Segrate Laura Rossi ha scritto in prima persona al sindaco Franco
Riva. Mentre venerdì mattina di buon ora, alcuni volontari
dell'associazione si sono presentati al canile Fusi di Lissone e
hanno adottato seduta stante una quindicina di cani prima che
fossero trasferiti a Parma. - Tra l'altro - spiega il responsabile
locale dell'associazione, 400 iscritti nella sezione di Segrate e un
centinaio di sedi in tutta Italia - stavano per partire su un
furgone non autorizzato dall'Asl e per di più senza aria
condizionata, in una giornata come quella di venerdì che superava
abbondantemente i 30 gradi. I rappresentanti del Comune, incaricati
di presenziare al trasferimento, hanno espresso soddisfazione in
merito all'adozione, dimostrando di non comprendere il significato
dell'azione, mirata a tutelare i cani e non certo ad alleviare
l'Amministrazione dai suoi doveri. L'adozione di questi cani da
parte dei nostri volontari è stato un gesto generoso e comporta un
aggravio sicuramente significativo sulla già difficile gestione del
nostro rifugio, anche se ci batteremo sempre affinchè le gare
d'appalto o trattative non si basino su un ribasso economico, ma su
valutazioni diverse, in primis il benessere degli animali.
Francamente con meno di due euro al giorno si curano le galline e
non certo i cani.- Alla base della scelta del Comune di cambiare
convenzione e portare in provincia di Parma i cani, ragioni
economiche, In soldoni tra i 550 e i 730 euro all'anno risparmiati
alle casse comunali, se è vero che i cani accalappiati annualmente
sono una quindicina e tra il mantenimento giornaliero del canile
Fusi e quelli Guappi di Parma c'è una differenza di 10 centesimi al
giorno. Intanto, abbastanza stizzita è arrivata la replica del
Sindaco Franco Riva: - Premesso che non ho ancora visto quella
lettera, mi sembra che anche solo parlare di queste cose sia una
perdita di tempo. Il dirigente del Comune avrà fatto le sue
valutazioni, in questo caso evidentemente economiche. Dunque non
penso proprio che torneremo su questa delibera visto che è stata
scelta l'offerta più conveniente tra quelle pervenute. I casi sono
due: o vi piace montare casi di stato o la stampa non ha nulla da
scrivere. Se proprio dobbiamo parlare, parliamo almeno di cose
serie. I cani accalappiati invece che essere adottati in Brianza,
verranno adottati a Parma, non vedo il problema. Chi ha smarrito un
cane così lo perderà per sempre? Non mi sembra che Giussano sia
piena di cartelli di gente che cerca il proprio cane o vi siano
inserzioni sui giornali.-
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