Egregi signori.
Aridità e intolleranza sono temibili virus che si insinuano
nell'animo umano, ottenebrano la mente e fanno compiere azioni
esecrabili. Ne abbiamo un esempio inconfutabile leggendo l'allegato
articolo di Luigi Jovino pubblicato sul Messaggero del 3 ottobre
u.s.
Con un solo colpo la direttrice della casa soggiorno dell'Inpdap
ha gettato nello sconforto circa 140 ospiti della struttura e nella
disperazione del tradimento una cagnolina di 13 anni, colpevole di
troppo amore nei confronti degli anziani ospiti.
Lupetta non può parlare e gridare il dolore che sta spezzando il
suo piccolo cuore per essere stata allontanata dai suoi
affetti. E come potrebbe se anche noi siamo rimasti allibiti di
fronte a tanta freddezza e superficialità?
Gandhi ha detto che la civiltà di un popolo si valuta anche da
come sono trattati gli animali e di fronte a questa vicenda ci
rendiamo conto di quanto cammino ci sia ancora da percorrere in
Italia...gli animali hanno sentimenti proprio come gli esseri
umani e meritano lo stesso rispetto.
Ci si aspetterebbe maggiore comprensione e sensibilità, cultura e
professionalità da chi è preposto alla direzione di strutture di
questo tipo, dove la serenità assume primaria importanza per il
benessere degli anziani ospiti, i quali lanciano un disperato
appello per riavere accanto Lupetta, la loro dolce compagna ormai
anziana, sempre pronta a dispensare il suo amore devoto e
incondizionato.
La cura di un cagnolino non comporta eccessivi sforzi o fatiche,
siamo sconcertati dalla dichiarazione di indisponibilità dei
dipendenti in servizio.
Un vocabolo molto forte, che lascia ampio spazio
all'immaginazione di chi vuole dare un volto a queste persone che,
ci auguriamo, non resteranno indifferenti di fronte a tanto .
Gli animali domestici hanno un effetto positivo sulle persone in là
con gli anni, consentono loro di sentirsi utili per qualcuno, non
più soli, li spingono ad interessarsi a ciò che li circonda
rendendoli maggiormente comunicativi con il prossimo. La presenza
di un cane permette di sviare i pensieri da se stessi, dai propri
problemi, spinge ad impiegare il proprio tempo libero in maniera più
redditizia ai fini salutistici.
La dottoressa Rosalba Amato probabilmente non ha tenuto conto
delle implicazioni del suo gesto affrettato, ci auguriamo voglia
riflettere e provvedere quanto prima a ripristinare la
situazione preesistente restituendo pace e serenità ai
pensionati ed alla incolpevole cagnolina allontanata da quella
che è stata la sua casa di sempre, da quando vi giunse ancora
cucciola.
Appoggiamo pertanto la richiesta degli anziani
dell'Istituto dell' Inpdap di Monte Porzio e chiediamo
con fermezza, che Lupetta faccia ritorno alla sua vera
casa, l'unica realtà che ha sempre conosciuto ed amato.
........................GRUPPO BAIRO Onlus www.bairo.info firme dei sostenitori del messaggio p.s. articolo di cronaca in allegato
IL MESSAGGERO (METROPOLITANA)
Mercoledì 03 Ottobre 2007
di LUIGI JOVINO
Anziani in subbuglio
per l'allontanamento di una cagnetta meticcia dalla
casa soggiorno dell'Inpdap di Monte Porzio.
Lupetta, nata dall'incrocio di un cane lupo con un
cane da caccia, era alla casa di riposo in cui
soggiornano centoquaranta anziani, da circa tredici
anni. «L'hanno portata da noi - dice la signora
Teresa Prezza, arzilla pensionata ottantenne - che
era appena nata ed è stato un grande sopruso darle
il foglio di via. Ma non ci rassegniamo e faremo di
tutto per farla ritornare nella sua casa».
«Lupetta - aggiunge Giuseppe Navarra, sovrintendente capo di polizia in pensione - era l'amica di tutti. Ci accompagnava nelle gite che quotidianamente facciamo nei boschi vicini e ci aiutava a vincere i momenti di solitudine». Adelaide Fofi, pensionata ospite della casa soggiorno ricorda che almeno due volte Lupetta ha salvato gli anziani in difficoltà. «Una volta - dice la signora Prezza - un'anziana era caduta in un fosso e Lupetta è tornata alla casa di riposo per richiamare l'attenzione dei vigilanti. Poi non possiamo dimenticare quando il cane ci ha difeso dall'assalto di un branco di cinghiali, riportando una grave ferita sul ventre». Il cane delle casa soggiorno riservata a dirigenti statali in pensione, è stato allontanato una settimana fa. La dottoressa Rosalba Amato, dirigente della casa soggiorno Inpdap in un comunicato stampa afferma che «l 'Istituto non poteva assumere l'onere dell'adozione dell'animale. E considerata l'indisponibilità dei dipendenti ad interessarsi Lupetta si è provveduto ad un temporaneo trasferimento in un canile comunale». Gli anziani, però, non ci stanno. Hanno denunciato all'ordine dei Veterinari il medico che ha disposto il trasferimento e stanno facendo fuoco e fiamme per riavere l'amico animale "a casa". «Lupetta - riprende la signora Prezza - adesso è a casa del custode che si è dichiarato disponibile ad adottarla, ma sta molto male. Non è vero che non c'erano dipendenti disposti a prendersi cura di lei. E' stato fatto tutto con troppa fretta. Ci vogliono trattare da anziani, non sapendo che abbiamo diritti ed una nostra sensibilità».
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risposta dalla direzione della struttura Inpdap di Monte Porzio (RM)