"Egregio
Direttore.....
Oltre che
dalla notizia in sè, per la quale non troviamo parole di
commento, consideriamo francamente sconvolgente che nel 21mo
secolo un delitto di gratuita crudeltà nei confronti di
esseri "senzienti", e assolutamente indifesi, sia ancora
definita "bravata".
Il termine
"bravata" indica letteralmente un atto di prepotenza o di
tracotanza bullesca, ma, nell'accezione comune, ha assunto
la sfumatura più benevola di "ragazzata" che travalica le
intenzioni di chi la compie. Ma vogliamo scherzare? Chi
getta bocconi avvelenati ai cani sa benissimo quello che sta
facendo! E lo fa in piena coscienza. Non stiamo a
questionare sulle intenzioni, perchè le intenzioni sono
chiare come un pugno nello stomaco. Un delitto è un delitto,
un atto criminale, di puro sadismo, deve essere chiamato con
il suo nome.
Noi stiamo
dalla parte delle vittime, degli ultimi , dei senza difesa,
degli innocenti e mai e poi mai cercheremo vaghe
giustificazioni per i carnefici.
Se un giornalista non riesce a trovare le parole giuste
(come dovrebbe essere sua abilità professionale), che si
astenga semplicemente dal dare una definizione alle cose!"
........................................GRUPPO BAIRO Onlus
www.bairo.infoFirme dei sostenitori del messaggio:
LA CITTA'
3 aprile 2004
calvanico
Uccisi due
cani in un giardino Bravata in via Provinciale
Calvanico (SA). Due cani
avvelenati e un bimbo di due anni che piange perché non
trova più i suoi due ''amichetti''. E' questo il risultato
di una bravata realizzata l'altra sera a Calvanico, in via
Provinciale. La famiglia Dalia aveva appena fatto uscire
per i bisogni serali i due cani Ð un bastardino e un
pastore tedesco Ð prima di riportarli in casa dove
dormivano. Non vedendoli rientrare dal giardino, si sono
affacciati e li hanno trovati moribondi con la bava alla
bocca. E' stata subito sporta denuncia contro ignoti ma
sull'ipotesi che si riesca davvero a mettere le mani sui
due ''eroi'' notturni, si punta pochissimo. La signora
Dalia è indignata, prima che arrabbiata: «I cani non
davano fastidio: dormivano in casa e i bisogni li facevano
nel giardino, visto che non siamo neanche in un
condominio. Soprattutto soffro per mio figlio che chiede
sempre quando tornano i cani. Era questo che si proponeva
chi li ha uccisi?». I carabinieri comunque indagano, la
gente civile si indigna: chissà se gli ''eroi'' notturni
almeno si vergognano.
|