Egregi signori
E' repellente la rozzezza dell'animo di chi esalta le qualità
culinarie dell'agnello.
Un cucciolo lattante, ucciso appena nato, strappato alla
mamma, ancora belante, ancora con il cordone ombelicale
penzoloni; una piccola creatura bianca e pura, il simbolo
stesso dell'innocenza e della tenerezza; un esserino minuscolo
e commovente che trasforma l'uomo in un mostro di crudeltà, in
un diabolico assassino.
Chi mangia l'agnello per seguire una tradizione crudele, è un
essere crudele che non rispetta la vita e rinnega la morale
più semplice da capire: quella che ci impone di avere
sentimenti, di difendere i neonati, di avere un animo pulito.
Non abbiamo parole!
"La sofferenza degli animali e la carne consumata degli
animali uccisi intenzionalmente, consumano a loro volta la
carne dell'uomo. Le conseguenze sono malattie ed epidemie.
Sono gli effetti che seguono a queste e simili cause."
Cap. 21,8 "Questa è la mia parola"- Il Vangelo di Gesù
Vita Universale
............................... GRUPPO BAIRO Onlus Firme dei sostenitori del messaggio:
p.s. articolo di cronaca in allegato
IL GAZZETTINO DI PADOVA
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