Egregi signori
Leggiamo la risposta che vi alleghiamo da voi inviata a un
nostro iscritto che ha sollevato la questione della
vendita dei crostacei vivi.
E' vero siete attenti ai consumatori, allo stomaco ma non
alla loro coscienza etica.
Per questo la vostra risposta non ci soddisfa. Resta
sempre una posizione che affonda le radici in quella
cultura consumistica, edonistica, elitaria, incapace di un
cambiamento.
Incapace di affrontare con coraggio e fantasia una
posizione nuova, una scelta diversa.
E' la stessa cultura materialista e antropocentrica che
non distingue tra bene e male, che accetta il mondo come
lo trova, senza senso critico e senza speranza. Incapace
di sollevarsi dalle consuetudini prima e altrove assunte,
scambiando merce per valori.
La sofferenza di creature indifese non è percepita come
tale ma soltanto in funzione della sensibilità (e della
tasca) del consumatore che replica (non di quello
indifferente e cieco). Allora si ricorre all'ipocrisia del
sotterfugio (l'acquario) per non mostrare, per rendere
invisibili le modalità della sofferenza di creature che
non sanno gridare.
L'aspetto peggiore di questa cultura è lo scambio di merce
con valori, l'ipocrisia e l'arroganza che soggiace alle
insignificanti variazioni sul tema (acquistare un
acquario in modo che gli gli animali non avranno più le
chele legate e non saranno esposti su letti di ghiaccio).
Per risolvere all'origine il problema basterebbe non esporre i crostacei ma al loro posto mettere un cartello che dichiari il perchè della scelta.
Chissà che in tal modo non venga migliorata la vostra
immagine e anche i vostri affari !!
............................... GRUPPO BAIRO Onlus
www.bairo.info
Firme dei sostenitori del messaggio:
p.s. in allegato risposta della Coop
Lombardia ad Alessandro di Milano
Gent.mo Sig.
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con la presente rispondiamo alle Sue osservazioni sulla vendita di crostacei vivi e ci scusiamo per il ritardo con il quale Le scriviamo. Come per i molluschi anche per gamberi, scampi, granchi e aragoste la freschezza e la vitalità degli animali costituiscono condizioni essenziali per il consumo sicuro. Per evitare la vendita di prodotti avariati la legge obbliga che aragoste, astici e granchi debbano essere venduti vivi (devono reagire agli stimoli). Ci rendiamo conto che questa è una pratica crudele, così come lo sono le modalità di cottura dei crostacei stessi, e sarebbe opportuno non infliggere agli animali inutili sofferenze. Per questa ragione, Coop, pur non potendo eliminare dai propri punti vendita i crostacei che, comunque, vengono richiesti da un rilevante numero di consumatori, ha deciso di investire nell'acquisto di acquari per la conservazione dei crostacei stessi. In questo modo, gli animali non avranno più le chele legate e non saranno esposti su letti di ghiaccio. Coop è molto attenta alla tutela dei consumatori e cerca di operare delle scelte mirate per offrire prodotti sicuri e controllati ai propri soci e clienti, è fortemente impegnata in attività di consumo consapevole, ma deve tener conto delle esigenze di tutti coloro che frequentano i nostri negozi. Con l'acquisto degli acquari abbiamo cercato di migliorare parzialmente una situazione che è certamente fonte di dibattito e non risolve all'origine il problema del consumo di prodotti di provenienza animale. Restando a Sua disposizione per ogni eventuale chiarimento, cogliamo l'occasione per porgerLe i nostri più cordiali saluti. Coop Lombardia Centro Relazioni Soci e Consumatori e-mail: filodiretto@lombardia.coop.it numero verde: 800 016 706 |