Egregio Cuppini
lei considera pazzi coloro che
odiano la sofferenza e la tortura al punto di voler liberare
dei topi dal suo laboratorio di tortura.
Li chiamate topi da
laboratorio, come fossero una nuova specie,
classificata dalla mente imperturbabile dei vivisettori, ma
sono topi, i soliti topi che la natura ha prodotto, che Dio
ha creato (per chi lo crede - e sarebbe un Dio mostruoso
quello che li avesse creati per l'esercitazione di tanta
brutalità).
Animali innocenti usati per noi
umani, per voi affaristi della tortura, animali che niente
hanno a che fare con le nostre malattie, la nostra
prepotenza, la nostra arroganza e neppure con il nostro DNA.
Inoltre, il Ministero della
Salute ha creato una Piattaforma per la ricerca di metodi
alternativi che già esistono. Perchè insistete voi
vivisettori ad attardarvi nella barbarie?
Ci chiediamo come sia possibile
introdurre nella mente di un vivisettore come lei la
consapevolezza che gli animali sono esseri viventi,
senzienti, con diritto alla vita proprio come lei, e non
carne da esperimento, nella quale si iniettano veleni, si
praticano incisioni, si amputano organi, si provocano
malattie, si stimolano reazioni...................! Com'è
possibile che un intelletto capace di fare questo possa
declinare dei sentimenti, alimentare una coscienza etica!
Infatti non lo può anche se noi
vorremmo, con tutte le nostre energie, con tutta la nostra
persuasione, offuscare un po' le sue certezze.
Le sue mani sono sporche di
sangue (non metaforico), le sue orecchie ascoltano
indifferenti le grida strazianti, i suoi occhi osservano le
contrazioni del dolore ma, come una macchina tritapulcini
lei, e quelli come lei, prosegue nella sua instancabile
ricerca dell'amore tra le vene, le ossa, gli organi
e la vita di creature solo perchè sono di un'altra
specie. Noi diciamo che da un seme di male nasce il male.
Male per gli animali e male per
noi, persone etiche, costrette a un dolore insopportabile;
costrette a una lotta infaticabile; costrette a sfiorare
pazzie insostenibili perchè ci sono esseri umani che della
crudeltà credono di fare una questione d'amore.
........................GRUPPO BAIRO
Onlus
CORRIERE ADRIATICO - 14 LUGLIO
2004
I
ratti dell’istituto di fisiologia sono sani ma potevano
uscire anche animali malati e creare gravi disagi
Il direttore Cuppini: “Sono dei pazzi” Gli animalisti liberano i topi di laboratorio URBINO - “Gli animali erano sani, ma i presunti animalisti avrebbero potuto liberare ratti potenzialmente infetti e creare un grosso disagio, sono stati dei pazzi”. Con queste parole Riccardo Cuppini, responsabile del laboratorio di fisiologia dell’Università degli Studi di Urbino, commenta quanto accaduto lunedì mattina, quando alcuni sconosciuti “animalisti” hanno liberato una ventina di ratti allevati in laboratorio e utilizzati per le ricerche. Gli sconosciuti, appartenenti all’organizzazione Alf (Animal Liberation Front), si sono introdotti da una finestra all’interno del laboratorio, che si trova nei locali della ex-Sogesta, in località Crocicchia, dove l’università sta a poco a poco trasferendo il suo polo scientifico. “Abbiamo chiamato subito la polizia - dice - perchè da una porta a vetri si poteva vedere che qualcuno era entrato nel laboratorio. Abbiamo aspettato che la pattuglia arrivasse sul posto e siamo entrati insieme. In seguito abbiamo sporto una denuncia contro ignoti - prosegue Cuppini - Ho detto subito agli inquirenti che non abbiamo mai ricevuto minacce dirette da parte di questi gruppi, tuttavia qualche settimana fa anche negli altri laboratori, che si trovano in centro erano comparse scritte animaliste. Niente a che fare con queste comunque, alcune delle quali sono veramente disgustose”. Intanto nelle vicinanze non c’è traccia dei ratti “Sono animali cresciuti in laboratorio da generazioni - spiega il professore - se non sono già morti faranno comunque una brutta fine perchè non sanno vivere in un ambiente naturale”.
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Risposta di Laura Cuppini, figlia del vivisettore Cuppini