Egregi signori.
Purtroppo il nostro paese si distingue
per la crudeltà che manifesta verso
gli animali. Sia legalizzata che
illegale, la crudeltà ci
contraddistingue allontanando nella
realtà quotidiana ciò che
l'immaginazione pretende di
chiamare civiltà.
La testimonianza che leggiamo in questo
articolo è vergognosa, soprattutto per
la totale indifferenza dimostrata dal
proprietario di questo povero cavallo,
obbligato a trasportare sotto il sole
cocente, per interminabili ore, una
carrozza strapiena di turisti.
Uno spettacolo veramente indegno di
un paese definito progredito e civile.
Questo povero animale, molto fragile e
sensibile, costretto per ore ed ore a
compiere un
tragitto snervante, subendo suo
malgrado un trattamento non consono
alla natura di un essere nobile e
superbo quale è appunto il cavallo.
Riteniamo questo atteggiamento diseducativo,
in quanto non da certo il buon
esempio al rispetto verso le altre
forme di vita, ma è da definirsi un
vero e
proprio maltrattamento perpetrato ad
un essere inerme che esattamente come
noi umani, prova sentimenti, emozioni,
dolore fisico.
Dopo quanto riferito, sarà nostro
dovere boicottare Pianosa quale
meta per le vacanze, in
quanto riteniamo che l'immagine di un
paese o di una città, è condizionata
anche da come i suoi
cittadini trattano gli
animali. L'immagine attuale dell'isola
non fa certo pensare ad una buona
cultura animalista.
Appoggiamo la richiesta di Legambiente
e ci auguriamo un tempestivo
intervento degli organi competenti,
affinché questo
ignobile comportamento nei
confronti dell'animale abbia termine
nel più breve tempo possibile.
...................... GRUPPO BAIRO
Onlus
www.bairo.info
Firme dei sostenitori del messaggio:
p.s.: articolo in allegato
A PIANOSA UN CAVALLO
TRAINA 20 PERSONE, TUTTO IL GIORNO
30 luglio 2004 - E’ andata a
Pianosa, isola dell’Arcipelago
toscano. E per visitarla ha fatto una
gita in carrozza. Ma assieme a lei, il
conducente ha fatto salire altre
diciannove persone. E questo avviene,
più o meno, per tutta l’estate. Così
una turista al ritorno ha denunciato
il fatto a Legambiente ed il
quotidiano locale “Il Tirreno” ha
ripreso la notizia.
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