Egregi signori
Non ci sono parole umane sufficienti per
commentare la vostra terribile ordinanza.
E' lontana anni luce quell'evoluzione cui l'essere umano
aspira e che oggi viene sancita dal Parlamento italiano
con una legge che punisce ogni maltrattamento nei
confronti degli animali.
Due cani randagi, già provati dalla cattiveria umana,
condannati a morte perchè ritenuti pericolosi per la
cittadinanza. Nessun appello, ne tantomeno una difesa.
Un serial killer avrebbe avuto più occasioni di vita.
Sarebbe stato rinchiuso e stuoli di esperti avrebbero
cercato di aiutarlo. Ma un animale non può certo ambire
a così tanto. Per lui la soppressione è sicuramente la
scelta più giusta, meno dispendiosa e più comoda.
I cani randagi sono tutelati dalla legge, sono sotto
la diretta protezione del sindaco, Si catturano e si
curano, si alimentano, si tatuano, si tutelano dai
maltrattamenti di vario tipo e si sterilizzano. Si
promuove la loro adozione e si ospitano in un rifugio
che non sia il solito lager. Perchè i cani non sono
cose fastidiose, sono esseri viventi con il diritto
alla vita.
E per etica e per legge tale diritto deve essere
riconosciuto e rispettato.
Se non si vuole che i cani randagi assalgano le
persone, occorre non ci siano cani randagi. Perchè
non ci siano cani randagi occorre non ci siano
esseri umani abietti che abbandonano il proprio
cane. Perchè non ci siano esseri umani abietti
occorre che la legge sia fatta rispettare e costoro
vengano puniti.
Perchè la legge c'è, egregi signori, quella che
manca è la volontà.
Mancando la volontà tutti gli altri anelli della
catena si incastrano con la ripetibilità del
meccanismo.
Per cambiare bisogna spezzare la catena.
...............................GRUPPO BAIRO Onlus
Firme dei sostenitori del messaggio:
p.s. articoli di cronaca in allegato
LA NUOVA SARDEGNA
21/08/2004
Erano troppo aggressivi: il Comune fa
abbattere due cani
PORTO TORRES (SS) - Una soluzione che sembra non sia piaciuta a nessuno, neppure al funzionario che ha impartito l'ordine ma alla fine due randagi che avevano aggredito diverse persone sono stati soppressi. Il brutto finale di una storia iniziata diverso tempo fa quando diverse persone si erano recate al pronto soccorso di Porto Torres per farsi curare dopo esser stati morsicati da una coppia di cani randagi. Aggressioni che si verificavano sempre nelle stesse vie o nelle stesse piazze (via Sacchi e piazza Garibaldi) e anche la descrizione degli animali era sempre la stessa: un grosso cane nero o scuro e un cane bianco appena più piccolo. Dopo alcune settimane di «caccia» i due cani sono stati rintracciati proprio in via Ettore Sacchi e catturati e rinchiusi in un canile. Nei giorni scorsi dal comune è arrivato l'ordine di sopprimere i due cani, giudicati pericolosi per l'uomo, ordine che è stato eseguito all'inizio di questa settimana. Un'esecuzione che, però, ha già provocato la reazione degli animalisti che sostengono che i cani dovevano essere «detenuti come prevede la legge» e non abbattuti. LA NUOVA
SARDEGNA Protestano gli animalisti: - sopprimerli è stato un vero abuso
Porto Torres: Contestano apertamente l’operato del comune e delle asl. Loro un gruppo di animalisti, si dicono sconcertati per la rapidità con la quale sono stati soppressi i due cani randagi catturati dopo che, il mese scorso, avevano aggredito e morsicato tre persone. Una rapidità che. Sottolineano il portavoce del gruppo Pier Nicola Gallo e Giuliana Laureanti per giunta, contro la legge. Gli animalisti non contestano la cattura dei due randagi, ma sostengono che i due cani potevano essere salvati. Alcune persone si stavano attivando per adottarli, una signora aveva addirittura cercato e trovato una nuova casa con giardino per togliere i due randagi dalla strada. – Invece – sostengono Gallo e Laureanti – i due cani sono stati catturati la mattina del 17 agosto e la sera dello stesso giorno le loro carcasse sono state portate all’inceneritore. La legge però non prevede una simile procedura, se non per gli animali malati di rabbia. I cani catturati devono essere ricoverati nel canile comunale e tenuti sotto osservazione per dieci giorni. In questo lasso di tempo i veterinari ed esperti stabiliscono la pericolosità dell’animale e solo allora, stabilita la comprovata pericolosità, il cane può essere soppresso in modo esclusivamente eutanasico.-
Contesta
anche l’ordinanza firmata dal sindaco lo
scorso 13 agosto dove afferma che “ritenuta la
comprovata pericolosità dei cani renda
necessario e urgente provvedere a eliminare il
grave pericolo per l’incolumità dei cittadini
mediante la cattura, il ricovero nel canile
comunale e la soppressione dei cani
morsicatori.- Cattura e soppressione non sono
conseguenti e inoltre “i due cani non sono mai
passati per il canile, visto che per tutta la
giornata abbiamo cercato di rintracciare gli
animali e nessuno ha saputo (o voluto)
fornirci quell’indicazione che ci avrebbe
permesso di salvare la vita ai due cani.-
L'UNIONE SARDA
mercoledì 01 settembre 2004 Porto Torres Provincia di Sassari La triste fine di Brodo e Wiska: è polemica per i randagi abbattuti
Si chiamavano Brodo e Wiska, i due cani
randagi abbattuti il 17 agosto a Porto
Torres. Un gesto che ha diviso gli animi
in città, un atto di barbarie secondo
alcuni, infatti nei giorni successivi
nelle vie cittadine sono apparsi dei
necrologi con un loro ricordo; un atto
dovuto ed urgente secondo la Asl. Adesso
l’ufficio legale della Lav, la Lega anti
vivisezione si occupa del caso e con un
comunicato stampa chiede spiegazioni al
sindaco Gilda Usai Cermelli che ha firmato
l’ordinanza di cattura il 13 agosto.
Valerio Perantoni |
copia dell'
ordinanza del sindaco di Porto Torres, che ordina la cattura e la soppressione
dei due cani randagi
clicca sulle miniature per
visionare l'ordinanza