Egregi signori.
Dal 17 al 21 novembre
p.v. presso il
territorio del vostro
comune verrà ospitato il
circo,
spettacolo crudele e
perciò diseducativo.
Sono ancora tanti i
circhi che hanno come
principale attrazione il
domatore con le belve o
altri spettacoli che
coinvolgono animali. Non
c'è bisogno che in una
società come quella
attuale, si inneggi a
insensibilità e
violenza. Lo spettacolo
di animali in gabbia,
lontani dal loro
ambiente e dai loro
comportamenti naturali,
difficilmente può essere
proposto come
"didattico",
specialmente per i
bambini. Al contrario,
fa vedere una realtà
fasulla, e lungi
dall'essere formativo e'
diseducativo e, per di
più, infinitamente
triste. L'animale da
circo deve diventare una
macchina, non può
permettersi di sfidare
il padrone o fare un
passo falso. L'animale
che commette il minimo
errore imparerà a
ubbidire nel modo più
duro possibile. Le
punizioni saranno
esemplari, impossibile
dimenticarle.
Alcuni non imparano mai, la loro volontà non può essere piegata, così muoiono per le ferite o semplicemente per inedia perché sono talmente disperati e rassegnati che non riescono più a mangiare. Anche quando vorrebbero riposare e stare tranquilli gli animali sono costretti a provare e riprovare gli esercizi e ad esibirsi in mezzo alla confusione sotto gli occhi di centinaia di persone. La vita nel circo è così brutta che molti animali diventano pazzi. Quando si spengono le luci e il tendone si chiude, rimangono le gabbie, ma soprattutto rimangono degli animali a cui è stato tolto tutto, a cui è stata tolta la dignità. Non è civiltà quella che appoggia il circo con gli animali, ma barbarie.
Molti sono ormai i
Comuni italiani che
hanno emesso ordinanze
di divieti di
attendamenti nelle
proprie città,
dimostrando grande senso
di civiltà e progresso
verso un Paese che tende
a ribellarsi allo
sfruttamento degli
animali.
Basterà citarne alcuni,
come i Comuni di
Campobasso, Modena,
Como, Lecco, Arese,
Paullo, San Giuliano
Milanese, San Donato
Milanese, Vimercate e Roma, che
proprio pochi giorni fa
ha negato alla famosa
ditta circense Orfei, la
concessione di uno
spazio comunale per
''montare le tende'' in
occasione delle
festività.
Esistono circhi che non
fanno uso di animali,
come l'ormai famoso "Cirque
du soleil" in cui l'uomo
è il vero e unico
protagonista, con spettacoli entusiasmanti
e moralmente
divertenti. Giocolieri,
saltimbanchi,
trapezisti, funamboli,
pagliacci. Esercizi
spettacolari di alto
livello professione, in
cui la bravura umana non
conosce paragoni.
Cremona non si può
certo definire una
città
all'avanguardia
dimostrando di
ringraziare
Stradivari per gli
onori e disprezzando
la cittadinanza che
si mostra sensibile
al rispetto di tutto
ciò che vive.
Per quanto ci
riguarda, come
persone
rispettose della
vita, aborriamo
ogni forma
di costrizione
che è di per sè
un
maltrattamento
ma restiamo
indignati
nell'appurare
come in Italia
si continui a
imprigionare
e sfruttare con
comportamenti
attivi e
omissivi, gli
animali
innocenti.
Un paese che si
ritenga civile,
patria del
diritto,
dovrebbe avere a
cuore tale
civiltà e tale
diritto.
Ci auguriamo una
riflessione
coscienziosa e non
un atteggiamento
superficiale e
indifferente.
........................GRUPPO
BAIRO Onlus
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Cronaca di Cremona - Piacenza - Crema