Da ogni parte d’Italia, da quasi tutti i
canili, poveri esseri vengono portati via per essere immolati, fra le
altre cose, sui tavoli di laboratorio.
Uno schifo che non conosce fine e tutto
coperto dall’omertà di chi sa e non denuncia. Parliamo tanto di
difendere chi non ha voce, di essere animalisti, ma davanti a questa
vergogna sono sempre i soliti 4 diavoli a sbattersi.
Eppure in tanti conoscono questa viltà,
perché???
nessuno dimostra davvero il suo amore per
gli animali con coraggio e vera determinazione?
Tutti bravi a parole, ma i fatti sono ben
diversi. Sono stufa di tutto questo schifo e del falso amore che molti
dimostrano.
Mi rivolgo a chi per lo meno ha una
sincera coscienza animalista: la petizione che si trova sul sito di
Bairo alla pagina
http://www.bairo.info/lettera_traffici.html
diffondetela per favore. Fate in modo di raccogliere più firme
possibili. Scaricatela e portatela con voi al mare, in montagna:
mostratela ai vostri vicini di ombrellone, alle nuove conoscenza che
farete. E’ importantissimo. Neanche immaginate quanto. Non vi costerà
nulla, ma in cambio potrà smuovere l’acqua putrida che nasconde tutto
questo marciume.
Enrica
08/07/04
IL MATTINO – AREA SUD – 8 LUGLIO 2004
L’ENNESIMA
DENUNCIA DELL’ADDA
«Basta con i killer dei cani»
FRANCESCO FUSCO
Castellammare. «Stile
Libero» si è salvato, ma per altre decine di cani non c'è stato niente
da fare: sono morti affogati nel mare di Castellammare.
La loro colpa? Essere cani e trovarsi di fronte a uomini crudeli.
Stile Libero è uno splendido pastore tedesco, una giovane femmina che
si è salvata per miracolo grazie al pronto intervento di un volontario
dell'Adda che, vista la pietosa scena, si è tuffato in mare per
riportarlo a riva.
E i nuovi killer di cani randagi hanno provato a ucciderne almeno
altri venti nell'ultima settimana colpendoli prima a bastonate e poi
gettandoli in mare ancora agonizzanti. A segnalarlo ai carabinieri
stabiesi guidati dal capitano Gianpaolo Zanchi e dal tenente Enrico
Calandro è stata Rosaria Boccaccini, presidente della locale sezione
Adda, l'associazione che si batte da tempo per i diritti degli
animali. Assieme ad alcuni residenti dell'area della villa comunale, i
responsabili dell'associazione hanno ricostruito gli ultimi episodi di
quello che è diventato il nuovo hobby di alcuni teenagers stabiesi: la
caccia e la crudele uccisione di cani randagi.
«Qualcuno fermi questo scempio - commenta la Boccaccini - quello che
sta avvenendo in questi giorni è semplicemente vergognoso».
Il tutto, mentre continuano inesorabili gli avvelenamenti nei boschi
di Quisisana. In più, al rione San Marco, altri 16 cani sono scomparsi
e c'è chi giura di averli visti mentre di notte venivano caricati a
forza da due uomini su un furgone bianco.
«Noi dell'Adda non sappiamo più a chi rivolgerci - conclude la
Boccaccini - Sappiamo che c'è un traffico di animali diretto verso la
Germania. I cani più feroci vengono utilizzati nei combattimenti, gli
altri destinati al macabro rito della vivisezione».