IL MATTINO DI PADOVA
23 MAGGIO 2006
Saranno affidati a «veri amici» i
cagnolini rinvenuti in un furgone proveniente dalla Grecia e diretto in
Germania
Il pm dà in affido i 39 cuccioli
Restano sotto sequestro: atroci
sospetti sulla loro destinazione
Sequestro preventivo per i 39 cani - 37 meticci
e due setter - sequestrati all’interno di un furgone Mercedes Benz il 7
aprile scorso ad Altichiero dalle guardie zoofile dell’Enpa, l’Ente
protezione animali. Un furgone-prigione per quei cani malnutriti,
disidratati, ammassati in piccoli contenitori che impedivano qualsiasi
minimo movimento ed affetti da parassitosi sia cutanea che intestinale. Una
decisione a sorpresa rispetto ad altri casi simili accaduti in Italia. È
appunto per spazzare via ogni dubbio che il pm Orietta Canova ha chiesto e
ottenuto dal gip Cristina Cavaggion il sequestro preventivo dei cuccioli, in
attesa di poter svolgere i dovuti accertamenti. Un provvedimento coraggioso
che contiene importanti novità nello spirito della legislazione che tutela
gli animali: i cani, alcuni di età inferiore ai due mesi, continueranno a
vivere nei canili di Rubano, Presina e Frappiero dove sono ospiti
dall’aprile scorso. E tuttavia potranno essere dati in affidamento ai
privati che ne facciano richiesta, prendendosi la responsabilità di averne
cura e a restituirli se non ci sarà la confisca: un bell’impegno per chi si
farà avanti visto che i canili dovranno informare il pm dell’eventuale
affidatario. E il magistrato provvederà ad autorizzare il trasferimento
delle bestiole e a vigilare sulla loro custodia. La
vicenda, del resto, suscita non pochi dubbi. È il 7 aprile quando viene
fermato il furgone, del tutto inidoneo al trasporto animali perché privo di
bocchette per l’aerazione: all’interno dell’abitacolo sporco di escrementi,
i 39 cani privi di ciotole d’acqua e assetati. Uno spettacolo indecente per
chi si dichiara «animalista». Ian Charles Cameron, al volante del
mezzo, e la sua accompagnatrice Silvia Gaiser si giustificano: sono
esponenti di un’associazione animalista e quei 39 randagi provenienti da
Corfù sono diretti a Dusseldorf dove saranno adottati da altrettante
famiglie. La documentazione rilasciata da un veterinario greco sembra
corretta. All’apparenza: 8 bestiole sono prive di microchip (sono state
rubate?). Molti cani non risultano essere stati vaccinati contro la rabbia
come attesta il documento del veterinario. E sono
tutti sprovvisti di passaporto per l’espatrio. Cameron e Gaiser
vengono indagati per maltrattamento di animali, mentre due associazioni (la
Tierhilfe di Ratingen e la Stiching Animal Association International di
Maastricht) reclamano la restituzione delle bestiole tramite i loro legali.
Tanti i dubbi. Anche sull’effettiva destinazione dei 39 cani. Già perché nella richiesta di dissequestro presentata da una delle due associazioni «animaliste» è stato inserito il reclamo di un cittadino tedesco deciso a tornare in possesso del suo cucciolo. Eppure tra quei 39 cani non figurava. Da anni le associazioni animaliste (quelle vere) lanciano l’allarme su traffici di cani (e anche gatti) dalla Grecia verso la Germania, la Svizzera, l’Olanda e i paesi scandinavi. Nel marzo scorso una trentina di cani e gatti sono stati scoperti in un furgone a Ischia. Punto d’arrivo: la Germania. Due i casi nel 2003: nel Leccese (40 cani diretti in Svizzera e Germania) e nel Trentino Alto Adige (50 cani trasportati da Creta a Coblenza). Il sequestro dura appena 2 giorni. Poi il carico è restituito. Quale destinazione? Una famiglia? Oppure un tavolo da laboratorio per la vivisezione? Esperimenti di crash test? O combattimenti? Per ora nessuna risposta. (Cristina Genesin) |
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