

Caro Max, sono ormai tre settimane che te sei andato lassù, fra le
stelle.
Eri arrivato da noi nel 1992, un anno difficile.
Quel sabato, giorno di mercato, nella bancarella in cui vendevano polli,
conigli ed
altri animali da cortile c'eri anche tu, con quei tuoi occhioni
imploranti, in una
scatola di cartone, ultimo rimasto di una cucciolata,con decine di pulci
che macchiavano di nero il tuo mantello candido, ed è stato un colpo di
fulmine.
Ti abbiamo chiamato come Massimo, c'era una logica in questo,lui forse
aveva
più bisogno di tutti noi di un Amico, e tu ci hai ripagato alla grande,
nel tempo in
cui sei stato con noi.
Ma il destino per noi aveva in serbo una tragedia.Massimo si è ammalato
di
cancro e tu, coi tuoi compagni Chyarlie ed Isa, hai capito perfettamente
il dramma
che la nostra famiglia stava vivendo.
Nelle giornate in cui Massimo era a casa dall'ospedale, fra un ciclo di
chemioterapia e l'altro, passavi le tue ore acciambellato nel suo letto,
e i tuoi compagni a turno si accovacciavano di fronte alla porta della
sua camera.
Massimo ha perso la sua battaglia, e mi ricordo quanto piangevi, sì
piangevi, il giorno del funerale, a maggio del 2002.
E, sarà solo un caso? a settembre anche a te è stato diagnosticato un
tumore,fra i più brutti, i più aggressivi, insomma quelli che non
lasciano speranze.
Quante analogie! Quante cose avevamo già sentito che si ripetevano!
Non voglio fare paragoni,sono due cose completamente diverse, voglio
soltanto
dirti che la tua morte è stata un dolore forte che è andato a sommarsi
ad un dolore immenso, inimmaginabile.
Quello che mi consola è che ora,Lassù, siete insieme, senza sofferenza,
quest'ultima lasciatela a noi,quaggiù.
Ciao Max,un bacione sul naso umido da Chyarlie,Isa e dalla vecchiona di
Virgola.
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