22/06/2007
dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
Per la salvezza degli animali crudelmente condannati, torturati, sperimentati, vivisezionati.
Per non dimenticare
che i vivisettori pensano prima di tutto al loro
interesse e non certo alla vita delle cavie.
Per continuare la
battaglia animalista con coerenza, senza cadere
nelle pieghe dei compromessi che non danno alcun
aiuto a tutti i viventi rinchiusi negli
stabulari.
Per affermare a gran
voce che la sperimentazione animale è ormai una
pratica obsoleta e fuorviante che deve finire.
Per chiedere
l'utilizzo dei metodi sostitutivi che aboliscano
in toto la vivisezione
NO ALLA PDL
2157
Un vero animalista
non scende a compromessi con i vivisettori. Le
pratiche sostitutive esistono e vanno
incentivate.
Firmate la petizione
per l'abolizione della sperimentazione animale
in Europa. Questa è l'unica via per dire basta
al dolore inutile e crudele degli animali da
laboratorio
(petizione
per la sostituzione di tutti gli
esperimenti su animali in Europa)
|
20/06/2007
dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
COMUNICATO
ENPA
20 GIUGNO 2007
NO ALLA
VIVISEZIONE.
L'ENPA: È
TEMPO DI ADOTTARE METODI ALTERNATIVI ALLA
SPERIMENTAZIONE ANIMALE
Contrarietà dell’Enpa
alla proposta di legge (primo firmatario
l’onorevole Della Vedova) recante “Disposizioni
per la protezione degli animali utilizzati per
fini scientifici e tecnologici”. Questa mattina,
nel corso di una conferenza stampa che si è
tenuta alla Camera dei Deputati, le associazioni
Enpa, Comitato scientifico Equivita, Animalisti
Italiani, Movimento Ecologico Nazionale Una e
Movimento Antispecista hanno espresso le ragioni
della loro contrarietà alla proposta che
riprende fedelmente il testo già presentato
nella passata legislatura dal deputato Giulio
Schmidt.
La proposta, infatti, non prevedendo una verifica della sperimentazione animale nella ricerca, non tiene conto dell’ampio movimento scientifico che condanna tale metodo (le risposte dell’animale sono sovrapponibili a quelle umane solo nel 18% dei casi). Il testo, inoltre, a fronte di minimi miglioramenti introduce, rispetto alla legge attuale, elementi peggiorativi come il silenzio-assenso per le sperimentazioni (anche su cani, gatti, cavalli, primati, senza anestesia e con forte dolore, che prima richiedevano l’autorizzazione scritta) e la legittimazione all’uso degli animali transgenici. “La vivisezione – ha dichiarato Michele Gualano, direttore dell’Enpa, nel corso della conferenza stampa – è antistorica, scientificamente discutibile ed eticamente inaccettabile. Il rischio di questa proposta di legge sta nell’apparente gradualismo positivo: a fronte del miglioramento delle condizioni di vita degli animali negli stabulari, si autorizza l’autocertificazione dei progetti di ricerca, il silenzio-assenso nei processi autorizzativi, il ricorso ad animali transgenici. In questo modo – ha aggiunto – si legittima ancora una volta una pratica, quella della vivisezione, che parte della comunità scientifica ritiene del tutto inutile. La ricerca scientifica, al contrario, può essere efficacemente svolta adottando metodi alternativi alla sperimentazione animale”. In tal senso è stato chiesto l’impegno – sia a livello nazionale che comunitario – ai vari parlamentari presenti: da Angelo Bonelli (capogruppo dei Verdi alla Camera) a Luana Zanella (Verdi, già prima firmataria di una proposta di legge abolizionista), da Bruno Mellano (Rosa nel Pugno) a Donatella Poretti (Rosa nel Pugno), da Tommaso Pellegrino (Verdi) a Loredana De Petris (Verdi). Presente inoltre all’incontro l’onorevole Grazia Francescato, Presidente dei Verdi europei. (20 giugno)
da Enrica Boiocchi responsabile sede
Gruppo Bairo Cremona:
Aldilà del credo
politico che mi interessa davvero molto
poco, sostengo appieno l'abolizione totale
della vivisezione, come già avevo sostenuto
in precedenza. Non esistono compromessi con
questi personaggi. Non possono esistere fra
chi combatte per la salvezza di ogni forma
di vita e chi al contrario, con l'esistenza
dei più deboli trova il modo per guadarci in
denaro e fama.
Gli stabulari
sono la medesima sofferenza sia per i topi
transgenici che per il gatto o il cane e mi
fa venire la nausea chi sostiene che è
meglio qualcosa che niente del tutto. Mi
lasciano indifferente i paroloni di chi
sostiene il "ni". Gli animali muoiono fra
atroci sofferenze e la vivisezione è
l'orrore più nero che esista. DEVE ESSERE
ABOLITA senza compromessi o tentennamenti.
La Liberazione Animale è una battaglia che
deve essere combattuta con obiettivi
specifici, ma soprattutto con coerenza,
senza sottostare a chi regala il contentino
agli animalisti per farli star buoni:
diamogli qualche topo, qualche coniglio che
noi ricercatori decidiamo di dare loro, così
non scassano le palle. Troppo comodo e
troppo facile. I metodi alternativi esistono
ed è su questo punto che bisogna battersi:
metodi che hanno l'obbligo di debellare una
fuorviante scienza che oltre a creare
orrore e sofferenza altro non sa fare.
Odio la
vivisezione: è la cosa più abominevole che
esista e mai potrò pensare di scendere ad un
solo compromesso con chi la pratica. Se
siete veri animalisti riflettete e lasciate
perdere la politica. Agli animali non porta
alcun giovamento.
Enrica
|
21/06/2007 dalla mailing list del GRUPPO
BAIRO:
Proporre una nuova legge che regolamenta la sperimentazione animale significa sostenere la vivisezione. Gli animali non hanno bisogno di compromessi e la vivisezione deve essere abolita. Siete d'accordo?
Diffondete il
messaggio sotto riportato!
Bairo
Carissimi, |
06/2007
dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
da Giovanni da Perugia:
Fosse anche Dio in persona a darmi valide
ragioni per accettare la nuova Pdl non le
accetto, figuriamoci se a proporle sono
umani che si dichiarano in difesa degli
animali......
Francamente gli animalisti che scelgono di "trattare" con i vivisettori non mi ispirano fiducia. Decidere di abbassarsi alle proposte delle case farmaceutiche, non fa altro che sostenere il gioco di queste ultime e non dimentichiamoci che gli interessi sono di primaria importanza in questo contesto. Non crederete certo che si lavori davvero per la tutela delle cavie....mi auguro che questo sia chiaro, altrimenti c'è davvero da vergognarsi nel definirsi difensori degli animali. Se i vivisettori fossero davvero interessati ai loro "strumenti di lavoro viventi" non praticherebbero la vivisezione e questo argomento non sarebbe di certo trattato. Mi spiace Giovanni ma ottenere solo qualcosa in una crudeltà così criminale quale la sperimentazione animale è inammissibile. Chi pensa alla liberazione delle cavie non può nella maniera più assoluta poter scegliere se salvare queste ultime dallo stabulario o creare loro una vita il più dignitosa possibile da trascorrere nei laboratori. O peggio ancora salvarne alcuni mentre si lasciano altri a morire....Ti rendi conto della farneticazione?
I campi resi obbligatori da leggi europee,
non sono vangelo e le leggi si possono anche
modificare ma solo se c'è la volontà di
farlo. Altrimenti si prende la via più
semplice: il compromesso. Vergognoso
sostenere da parte di "animalisti" il
silenzio assenso per le sperimentazioni
(anche su cani, gatti, cavalli, primati,
senza anestesia e con forte dolore, che
prima richiedevano l'autorizzazione scritta)
e la legittimazione all'uso degli animali
transgenici. Ma stiamo scherzando? Sai cosa
significa silenzio assenso? Significa che se
viene chiesto al Ministero della Salute la
procedura per una sperimentazione su animali
senza anestesia e quest'ultimo dopo tot
giorni non da alcuna risposta, la
sperimentazione automaticamente si può
fare!!! Ma per favore....e associazioni
animaliste sostengono una simile barbarie???
E che dire degli animali transgenici: non
sono anche loro esseri viventi? Perchè è
legittimo usare questi ultimi neanche
fossero pezzi di legno? Non sopporto simili
controsensi. Non mi sta bene il "ni". Non in
una materia così spaventosa come la
sperimentazione animale. Ci sono
ricercatori, scienziati che chiedono
l'abolizione di questa falsa scienza e ci
sono uomini e donne che per abolire questo
schifo hanno dedicato e dedicano la loro
vita. Chiedi ad Hans Ruesch cosa ne pensa
di tutto questo. Solo per rispetto di umani
di simile calibro bisognerebbe vergognarsi
di continuare con compromessi e sterili
polemiche. La vivisezione va abolita. Punto
e basta, se davvero crediamo in ciò per cui
combattiamo: è ora di finirla con la morte
assurda e spaventosa di milioni di animali.
Enrica
da Francarita da Cremona
a Giovanni da Perugia:
Rispondo a Giovanni di Perugia
allegando una pagina tratta dal
libro Tossicità Legale 2 di Massimo
Tettamanti ed. Atra, pag. 15 nella
quale si spiega bene cosa siano le
3R sulle quali si basa tutta la pdl
2157, ex 5442.
Francarita da Cremona
"Per spiegarvelo è necessaria
una brevissima precisazione: in
teoria, un cosmetico è una
sostanza che, applicata in una
determinata zona (occhio, pelle,
ecc), svolge solo lì la sua
azione; se una sostanza invece
entra in contatto con
l'organismo e reagisce
all'interno del nostro corpo,
allora è da considerarsi farmaco
(può far bene, può far male).
La maggior parte dei cosmetici
può facilmente entrare a
contatto con l'organismo umano
(assorbimento cutaneo di
prodotti per la pelle,
ingestione casuale di rossetti,
contatto con le mucose della
bocca o degli organi genitali,
ecc). In questo caso la sostanza
viene considerata un potenziale
veleno. Pertanto, anche con la
nuova legge, sarà obbligatorio
compiere tutte quelle prove con
animali che vengono normalmente
effettuate per testa i farmaci.
Come sempre, indipendentemente
dai risultati ottenuti con gli
animali, il prodotto sarà
commercializzato. Non è infatti
possibile sapere a priori se i
risultati ottenuti sugli animali
siano estrapolabili all'uomo; è
possibile saperlo solo a
posteriori, solo dopo aver
sperimentato sull'uomo. Nella
maggior parte dei casi comunque,
i prodotti non sono considerati
cosmetici ma come tali vengono
venduti. Questa nuova direttiva
sembra indicare che, per il
momento, il problema della
sperimentazione animale legata
alla cosmesi non è risolvibile.
Un altro punto, forse il
principale, che mi interessava
evidenziare è il motivo per cui
i metodi sostitutivi non sono
stati ancora validati
(riconosciuti ufficialmente).
Questa ennesima truffa
scientifica non riguarda
soltanto i cosmetici ma è con
questa categoria di prodotti che
si è avuta la conferma che la
strategia di Ridurre, Raffinare
e Rimpiazzare (le famose 3R) le
prove su animali è una strategia
sbagliata. Questa strategia che
vuole Ridurre il numero di
animali utilizzati, Raffinare le
metodologie rendendole meno
cruenti e Rimpiazzare, dove
possibile le prove su animali,
anche se corretta da un punto di
vista logico, è basata sul falso
presupposto che le prove su
animali siano prove valide da un
punto di vista scientifico.
Dal punto di vista giuridico
questo si traduce in frasi del
tipo "E'possibile utilizzare un
metodo alternativo all'animale
quando questo sia in grado di
fornire gli stessi risultati
ottenuti con l'intero organismo
vivo".
L'ignoranza scientifica, o la
malafede, di coloro che hanno
consigliato i legislatori
incaricati è spaventosa per i
seguenti motivi:
da Giulia da Persico Dosimo
(CR):
Non si può sperare nei piccoli e
lenti passi, bisogna solo abolire la
vivisezione. Senza compromessi e
senza "tradimenti" sarebbe
certamente possibile...
Tutto il resto fa la gioia dei
vivisettori e l'inferno degli
animali.
Nella pdl 2157 (riscrittura identica
della 5442), si parla dei metodi
alternativi e il punto di
riferimento è l'ECVAM... peccato che
degli ultimi 5 test validati, 2
siano in vitro ma da tessuti animali
e 1 addirittura in vivo...
alternativa a cosa?? Eppoi, si
dovrebbe parlare di "metodi
sostitutivi" e non "alternativi",
perché la vivisezione è un metodo
scientificamente non predittivo e
inutile e deve essere rimpiazzato
con qualcosa di assolutamente
diverso e questa volta affidabile,
oltre che etico.
La pdl Della Vedova cristallizza la
vivisezione, non ne mette in dubbio
la bontà scientifica e non considera
affatto la situazione degli
animali...
Io mi sono letta la pdl prima di
leggere qualsiasi commento altrui,
perché voglio ragionare e capire io
in prima persona...
Sono dalla parte di chi non scende a
compromessi e ne sono fiera.
Giulia da Persico Dosimo
da
Monica da Roma:
concordo pienamente con Enrica.
Non ci possono essere compromessi o
mezze misure... cavolo!! Sono sulla
pelle degli animali..........
Queste mezze misure non servono a
niente anzi peggiorano le cose!!
Questi giochetti mi fanno schifo,
quante cose orrende sono capaci di
fare in nome della scienza, rendendo
tutto bello con quattro stronzate.........
Monica da Roma
da Andrea
da Bologna:
semplice domanda: come ci si può
definire antivivisettori e "protettori
di animali" (animalisti è un termine che
mi fà ribrezzo) se si stà a compromessi
a sfavore degli animali?
Io mi vergognerei.... Andrea Bologna |
06/2007 dalla mailing list del GRUPPO
BAIRO:
da
Wilma da Civitanova Marche (MC):
Concordo perfettamente, in
questa situazione le mezze
misure sono solo una presa in
giro, la vivisezione va abolita,
punto.
Non esistono compromessi per
mantenere una pratica di cui si
è scientificamente provato e
riprovato che non ha nessuna
utilità umanitaria, non c'è da
regolamentare nulla su una cosa
che è profondamente sbagliata.
Qualsiasi modifica proposta non
allevierà la sofferenza degli
animali negli stabulari, ma
lascerà intatti gli enormi
profitti, e forse, metterà la
coscienza a posto di alcuni
animalisti.
Non credo ci saranno altre
occasioni per ribadire che la
vivisezione va abolita, chiedere
il massimo perchè è l'unica cosa
coerentemente giusta.
Wilma
da
Francarita da Cremona:
Sono anni che si discute della modifica
della legge sulla vivisezione e, per
quanto mi riguarda, il massimo stupore è
costituito dal fatto che alcune
associazioni che si dichiarano contrarie
alla vivisezione, che fanno
manifestazioni per chiederne
l'abolizione, che fanno incontri e
conferenze per spiegare gli errori e gli
orrori che comporta e che nasconde, si
sono sedute attorno ad un tavolo insieme
ai vivisettori ed hanno concordato una
proposta di legge che piace ai
vivisettori.
Non paghi di questo contestano le altre
associazioni che continuano la loro
battaglia di autentica civiltà
chiedendo l' applicazione di veri metodi
sostitutivi, una ricerca etica che
comporti anche pure esperimenti, ma su
animali naturalmente malati
della malattia per la quale si cerca una
cura nuova (che varrà, se varrà,
esclusivamente per la specie sulla quale
cha avuto effetti, se li ha avuti), e la
cessazione di ogni inutile tortura e di
ogni schiavitù.
Francarita da Cremona
|
26/06/2007
dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
TELLUS FOLIO
26 GIUGNO 2007
Acceso confronto sulla proposta di legge di
Benedetto Della Vedova
Francesco Pullia
È polemica nell’area radicale e all’interno del
fronte animalista sulla proposta di legge 2157,
di cui primo firmatario è Benedetto Della
Vedova. Oggetto di accesa discussione è la
riforma della disciplina sulla sperimentazione
animale. Al di là della concordanza sul fatto
che la sperimentazione animale e la vivisezione
siano inutili, dannose, inaffidabili, oltre che
barbare e cruente, la divisione nasce dalla
valutazione dell’effettiva efficacia della
proposta in questione.
Ma vediamo, per quanto possibile attentamente e
obiettivamente, come stanno le cose.
Il 24 gennaio Benedetto Della Vedova, presidente
dei Riformatori Liberali, eletto
deputato in Forza Italia, ha depositato
a Montecitorio, e successivamente presentato
alla stampa, una proposta di legge, appunto la
2157, che prevede, tra l’altro, il reinserimento
degli animali studiati, norme sugli animali
transgenici nonché metodi alternativi
all’utilizzazione di animali nella cosiddetta
ricerca.
Ecco i punti qualificanti.
Innanzitutto le tre R, vale a direReplacement,
Reduction, Refinement (sostituzione,
riduzione, perfezionamento).
La prima R (Replacement, sostituzione),
secondo Della Vedova, risulta ancora di
difficile attuazione, in quanto non esistono
metodi che permettano di verificare le
conseguenze delle ricerche su un organismo
complesso. Nell’ultimo decennio sono stati fatti
significativi passi avanti. I metodi sostitutivi
sono per la maggior parte tecniche in vitro.
La seconda (Reduction, riduzione) ha lo
scopo di ridurre il numero di animali impiegati
in una procedura ottenendo lo stesso risultato e
anche quello di evitare la reiterazione di test
su animali.
La terza (Refinement, perfezionamento)
promuove una cultura e una pratica dell’attenzione
alla tutela e al benessere degli animali,
cioè una pianificazione della ricerca con
sofisticati strumenti di programmazione, in modo
da ridurre al minimo possibile la sofferenza e
lo stress degli animali.
L’articolo 7, comma 2, prescrive che non è
possibile rilasciare autorizzazioni per progetti
che prevedano l’uso di animali per:
- dimostrazioni didattiche
- sviluppo, produzione e controllo dei prodotti
finiti o degli ingredienti finalizzati alla
cosmesi
- ricerche per prodotti finiti per uso
domestico,
- testare materiale bellico
- produzione di anticorpi monoclonali tramite
l’induzione dell’ascite, salvo che non risulti
obbligatorio da legislazioni o da farmacopee
nazionali o internazionali.
Il decreto legislativo n. 116 del 1992 prevede
due regimi di autorizzazione. L’80 per cento dei
progetti viene comunicato al Ministero della
salute in regime di autocertificazione. I
progetti che prevedono l’uso di cani, gatti,
primati non umani, quelli effettuati senza
anestesia e le dimostrazioni didattiche devono
essere invece autorizzati dal Ministero della
Salute. I tempi per la concessione delle
autorizzazioni sono molto elevati, si aggirano
tra i tre mesi e l’anno e mezzo creando problemi
agli stessi ricercatori.
Al fine di rispondere alle richieste di maggiore
certezza e trasparenza, la pdl 2157 prescrive
che tutti i progetti che utilizzano animali
debbano essere preventivamente autorizzati. A
mo’ di filtro sono previsti due livelli di
valutazione.
Il primo si avvale dell’apporto del Comitato
locale per la cura e l’utilizzo degli animali,
che deve esprimere il suo parere motivato sul
progetto (articolo 13).
Il secondo del Ministero della Salute che, con
decreto dirigenziale, autorizza la ricerca entro
trenta giorni dalla data di richiesta di
autorizzazione, entro sessanta giorni per i
progetti che utilizzano cani, gatti, primati non
umani, animali geneticamente modificati e
progetti che non prevedono l’uso dell’anestesia.
Per rendere certi i tempi non solo sulla carta
si introduce il regime del silenzio-assenso.
Trascorsi cioè i termini previsti dalla legge,
nel silenzio del Ministero, è possibile
cominciare la ricerca.
In sostituzione dell’assurda prassi che vuole la
soppressione dei poveri animali al termine del
ciclo sperimentale, la pdl individua, in base ad
un elenco predisposto dallo stesso Ministero
della salute, le strutture di accoglienza in
grado di ospitarli e di reinserirli in una vita
consona alle loro caratteristiche etologiche e
fisiologiche.
Ci si prefigge, inoltre, di porre fine al regime
di assoluta discrezionalità con cui fino a
questo momento si è proceduto nel settore della
modificazioni genetiche.
La proposta di legge all’articolo 6 individua i
criteri con cui devono essere generati,
utilizzati e allevati animali geneticamente
modificati, valutando l’impatto di queste
pratiche sugli animali, sull’uomo e
sull’ambiente, introducendo il concetto di
rapporto tra danno e beneficio.
Vengono, poi, delineate le figure professionali
degli addetti per cui occorre una specifica
formazione.
L’articolo 15 istituisce, infine, un
Osservatorio nazionale, con la presenza di
almeno una ong pro animali e di una associazione
per i metodi alternativi, con lo scopo di
proporre modifiche e integrazioni alla legge e
di promuovere metodi alternativi.
Fin qui, dunque, la proposta Della Vedova che
intende presentarsi come il risultato di un
tavolo di lavoro cui hanno partecipato esperti
di settore, come Massimo Tettamanti e Stefano
Cagno, rappresentanti dell’industria
farmaceutica nazionale e multinazionale, delle
università, delle società scientifiche, degli
ordini e delle associazioni professionali, degli
istituti di ricerca e di alcune organizzazioni
animaliste: Farmindustria, l’Associazione
italiana per le scienze degli animali da
laboratorio, l’Associazione italiana di
psicologia, la sezione italiana dell’European
Biomedical Research Association, le società
italiane di Farmacologia, Tossicologia,
Fisiologia, Neuroscienze, Anatomia, l’Associazione
delle industrie della salute animale, l’Associazione
nazionale medici veterinari italiani, l’Ordine
nazionale dei biologi, l’Associazione
italiana di tossicologia in vitro, la LAV, Lega
Anti Vivisezione, l’Eurogroup for Animal
Welfare, il “Progetto riabilitazione
animali da laboratorio”. Sono stati inoltre
presi in considerazione i suggerimenti e i
riscontri giunti da parte del Ministero della
salute e dell’Istituto superiore di sanità.
Insomma, non è difficile comprenderlo, la pdl
2157 sembra scaturire da una delicata opera di
mediazione.
La LAV, Lega Anti Vivisezione, che
proprio quest’anno ha festeggiato il trentennale
di un’intensa attività contro le discriminazioni
e le violenze esercitate nei confronti degli
esseri senzienti non umani, si è espressa
favorevolmente sulla proposta ritenendo che,
qualora diventasse legge, costituirebbe la
normativa più avanzata al mondo in materia di
sperimentazione animale. Vediamo perché.
Attualmente circa l’80% della sperimentazione è
semplicemente comunicata al Ministero della
Salute, senza alcun controllo o vaglio previsto.
Solo il 20% circa viene autorizzato. Per la pdl
2157, invece, ogni progetto deve essere
autorizzato. Dovrà, quindi, esserci un vaglio
per qualsiasi progetto, compreso l’80% di quella
sperimentazione che ora si fa in totale
autonomia. Se si superano i limiti di tempo per
rispondere, il progetto è considerato
autorizzato.
Il punto, secondo la LAV, non sarebbe
pertanto peggiorativo rispetto alla situazione
attuale, considerando anche la trasparenza che
deriverebbe dall’istituzione di un osservatorio
permanente (art. 15), di una banca telematica
accessibile al pubblico (art. 16), del
potenziamento dell’organico preposto presso il
Ministero della salute alla gestione della
materia. Da un lato si renderebbe meno segreta
la sperimentazione animale, dall’altro si
fornirebbero maggiori strumenti per il suo
controllo e superamento.
Ancora. La pdl 2157, dice la LAV, non
ha “inventato” nuovi usi di animali, ma solo
regolamentato quelli che ancora necessitavano di
adeguate disposizioni. Ad esempio, oggi una
persona senza alcun tipo di conoscenza sulla
biologia e sull’etologia degli animali, può
manipolarli tranquillamente, provocando loro
ulteriore stress e sofferenza. La pdl di Della
Vedova prevede, al contrario, una adeguata
preparazione per evitare il minimo impatto sugli
animali che comunque sono utilizzati, come già
accade in altri Paesi.
Andiamo avanti. Oggi topi e ratti transgenici
vengono utilizzati senza alcun tipo di
regolamentazione. Dalla letteratura scientifica
si rileva che l’efficienza della produzione di
animali transgenici con caratteristiche
desiderate è estremamente bassa, il che
significa che per ogni individuo “prodotto” con
le caratteristiche richieste molti altri vengono
ignobilmente soppressi, senza che se ne sappia
nulla. La pdl 2157, per la LAV,
introduce l’obbligo di registrare gli animali
soppressi negli allevamenti, mettendo finalmente
in luce un fenomeno oggi completamente sommerso.
Questa, dunque, la posizione della LAV,
contestata, però, in modo acerrimo da altre
associazioni animaliste.
Del malumore si è fatto interprete Bruno
Mellano. Vediamo, dunque, di che si tratta.
Secondo il combattivo parlamentare radicale e
secondo Alessandro Rosasco, componente del
Comitato nazionale di Radicali Italiani,
«la proposta di legge presentata dal deputato
Della Vedova mette di nuovo in allarme chi tiene
davvero alla salute umana e alla tutela degli
animali. In un momento storico in cui la
sperimentazione animale non è mai stata così in
crisi, essendo stata fortemente condannata da
riviste di fama mondiale (come il British
Medical Journal, Biologi Italiani,
New Scientist e non per ultima dalla
prestigiosissima Nature che la ha
definita “cattiva scienza”), da gran parte del
mondo scientifico, e dall'opinione pubblica in
generale, chiedere ora una modifica alla
normativa nazionale in senso non abolizionista,
in caso di approvazione, bloccherebbe la
situazione per chissà quanti altri decenni».
Da qui un «no convinto a questa proposta di
legge in cui gli interessi di Farmindustria non
sono neanche troppo celati».
Esistono altre strade rispetto alla
sperimentazione animale come la tossicogenomica,
una branca della tossicologia che consente di
osservare il modo in cui una determinata
sostanza chimica altera la funzione dei geni
all'interno di una cellula, oltre alle sue
modifiche a lungo termine. Applicando questo
metodo a delle colture di cellule umane si
ottiene la lista completa delle aggressioni
biologiche provocate dal prodotto in esame, in
particolare il danno potenziale all'intero
organismo umano. Inoltre questo metodo
garantirebbe un minore costo rispetto ai metodi
che usano animali, una maggiore rapidità dei
test e la soluzione di problemi etici. «Tutto»,
continuano Mellano e Rosasco, «sembra così
banale a dirsi ma le resistenze delle industrie
delle cavie ancora non ci sentono. C'è voluta
una rivoluzione per comprendere che la terra
ruota intorno al sole; ce ne vuole un'altra per
capire che gli esperimenti sugli animali frenano
il progresso della scienza medica».
Dal canto loro il comitato scientifico
Equivita, l’associazione Animalisti
italiani, il Movimento ecologico
nazionale UNA, l’Enpa (Ente nazionale
protezione animali) e il Movimento
antispecista si sono dissociate dalla
proposta di legge spiegando il loro
atteggiamento in un’articolata lettera a
Benedetto Della Vedova in cui si dice che «le
istanze delle associazioni non hanno trovato,
sin dall’inizio dei lavori, alcun ascolto, a
differenza di quelle di Farmindustria e degli
Istituti di Ricerca (che storicamente sostengono
la sperimentazione animale)» e che «la pdl 5442
(attuale 2157), di conseguenza, non rappresenta
assolutamente, per quanto concerne la riduzione
dell’uso di animali, un passo avanti, ma
piuttosto un notevole passo indietro. Infatti se
in essa vi è, in piccola percentuale, un lieve
miglioramento rispetto all’attuale legge 116/92,
vi è, in percentuale assai maggiore, un
peggioramento rispetto ad essa».
Questi i punti ritenuti peggiorativi: 1) il
silenzio assenso per tutti gli esperimenti,
anche quelli su primati, cani, gatti,
esperimenti senza anestesia e con forte dolore,
ovvero su tutte le categorie che nella legge
attuale richiedono l’autorizzazione scritta, 2)
il riconoscimento ufficiale dato alla creazione
di animali transgenici, con la regolamentazione
che per la prima volta ne viene fatta, 3) il
mancato riferimento al nuovo pensiero
scientifico, in rapida diffusione, che condanna
la sperimentazione animale quale metodo di
ricerca.
«La pdl 5442 (attuale 2157)», a detta delle
organizzazioni che si oppongono alla sua
approvazione rilancerebbe «il vecchio paradigma
della sperimentazione animale, rendendo un
grande servizio ai sostenitori di questo metodo
e ritardandone l’uscita di scena».
«Del resto», continuano «l’on.
Schmidt, che aveva dichiarato di voler “fare un
po’ contente tutte e due le parti” (intendendo
quella pro e quella contro la vivisezione), un
mezzo successo lo ha ottenuto: ha fatto contenta
Farmindustria, che nel documento presentato il
16/10/05 all’audizione alla Camera dichiarò la
sua soddisfazione: “È
stato cancellato ogni carattere di eccezionalità
all’utilizzo degli animali per fini scientifici
e tecnologici (…) è previsto il silenzio assenso
(…) Farmindustria, pertanto, conferma la
condivisione sui contenuti della pdl Schmidt ed
auspica che sia rapidamente esaminata ed
approvata”. E ha
fatto contento anche il Prof. Silvio Garattini,
direttore dell’Istituto di ricerca Mario Negri,
da sempre difensore accanito della
sperimentazione animale, che auspica la prossima
approvazione della 5442, attuale 2157
(“Farmaci:
animali necessari per la ricerca”,
Corriere della Sera,
17/12/05)».
I test su animali provengono da una visione
scientifica del tutto limitata e superata e
forniscono risposte per l’uomo solo in alcuni
casi (il 18% stando ad uno studio recente
inglese basato su dati Pubmed), solo per una
coincidenza che, tra l’altro, per essere
convalidata richiede l’effettuazione di
ulteriori prove sull’uomo.
Non va poi dimenticato che sono in grande parte
causa delle numerose catastrofi farmacologiche
di cui si legge sempre più spesso sui giornali e
della statistica in base alla quale nei paesi
industrializzati la quarta causa di morte sono
le malattie iatrogene (causate da farmaci o da
cure errate).
Le associazioni dissidenti propongono, pertanto,
di perseguire la direzione indicata dal
Programma di Governo, che a pag. 153 dichiara di
volere promuovere e favorire la ricerca
effettuata con metodi alternativi all’utilizzo
di animali in vista di una progressiva e totale
abolizione dell’insensata sperimentazione.
Si troverà una visione unitaria per porre fine
una volta per tutte ad un’aberrazione diretta
conseguenza del riduzionismo antropocentrico?
da Enrica Boiocchi responsabile sede Gruppo
Bairo Cremona:
Se
Farmaindustria e il "caro" prof. Garattini
erano favorevoli alla nuova pdl, siamo
davvero nella merda!!
Questo sta a
significare che gli interessi di chi pratica
la sperimentazione animale sono tutelati,
altrimenti sentivate le proteste degli
"esimi" ricercatori: prof. Garattini in
testa. Mi ripeto, ma poco importa: lasciate
perdere la politica e guardate con gli occhi
di chi vuole davvero la liberazione degli
animali dagli stabulari: di TUTTI gli
animali, transgenici compresi. Il famoso
colpo al cerchio e alla botte non può
esistere in questo contesto. Bisogna
chiedere di più. Bisogna chiedere il massimo
che si possa ottenere. Come giustamente
viene riportato in questa info, anche le
prestigiose riviste scientifiche ammettono
che la sperimentazione animale è uno sbaglio
e che bisogna percorrere altre strade.
Strade che ricordatevi bene, esistono anche
se meno redditizie dell'uso che si fa delle
cavie........e permettetemi di dirlo, anche
meno sadiche.....
Regolamentare la
vivisezione non porta alcun aiuto a chi è
costretta a subirla. La vivisezione va
abolita!!
Enrica
da Rosalia
da Foggia:
Ho
appena letto e inoltrato a tanti
l'articolo in questione...Mi è
sembrato che ben facesse il
punto/sunto della
questione,"obiettivamente" come
scriveva il giornalista,con l'elenco
delle caratteristiche della pdl che
secondo alcuni depongono a favore
del sostegno e le ragioni di chi
invece ritiene si tratti di un
ostacolo, una sorta di approvazione
della sperimentazione animale,la
pericolosa approvazione che ne
risulterebbe dal mondo animalista
alla vivisezione...(e lo penso
anch'io) e l'ottimo commento finale.
Concordo
appieno con quello che Enrica
giustamente scriveva il 24 giugno
nel suo "re:no alla vivisezione".
Sin da
quando ebbi notizia della pdl
"nuova",tanto tempo fa ,da Agire Ora
che la riteneva un passo avanti
seppur piccolo,( e ne rimasi
delusa,a dir il vero) mi sentii di
doverne prendere le distanze...nessuna
mail di sostegno già allora daparte
mia.Poi il dibattito si è fatto
acceso,spesso mi ha lasciata basita
nell'osservare la difesa della pdl
da parte di altre associazioni
animaliste che accettavano il
compromesso...e sempre più sentivo
che non avrei mai potuto dare il mio
sostegno ad un 'iniziativa del
genere...mi sembrava di essere
chiamata a scegliere quanti farne
morire o "solo soffrire",dir il mio
sì a qualcosa di aberrante ,un
"assassinio " di massa dei "non
umani" rivelatosi per di più
"cattiva scienza"...<<Si può
accettare un compromesso che salva
"chi sì e chi no"?>> ,mi son detta.Si
può accettare un compromesso quando
sono in ballo delle vite? NO. E così
ho letto e però ignorato gli appelli
di chi cercava il sostegno
all'insostenibile.Mi ha delusa ma
non sorpresa il sostegno di un
'associazione di psicologi...quante
volte ho letto gli esperimenti che
gli psicologi sperimentali fanno...a
parte elettrodi ,dissezioni,dolori
provocati...leggo anche di
esperimenti "senza sangue versato"
ma che lasciano ferite profonde
negli animali,nella loro capacità di
sentire,lo si chiami cuore o psiche
o anima...Non ho lo scanner
,altrimenti avrei allegato una
foto tratta dal mio libro di
psicologia,foto che mi ha strappato
il cuore...Una scimmietta,un
cucciolo, abbraccia una mamma
artificiale coi connotati simil
scimmia... Lo sguardo di quel
cucciolo é pieno di tristezza e
paura...per nulla diverso da quello
di un bimbo di pochi mesi...solo che
per gli umani ci sono eventualmente
le psicoterapie che tentano di
sanare le ferite inflitte dalla
sorte...ma per quella scimmietta che
aveva diritto ad avere accanto sua
madre,in carne,pelo e ossa,calda e
accogliente...cosa rimane? Una
ferita,una foto su un libro che
certo non le interessa e una stupida
dimostrazione di qualcosa che già
sapevano: [cito daWesten,in
"Psicologia 1" :studio di Harlow :
"alla nascita le scimmie venivano
separate dalle madri e veniva loro
data la possibilità di scegliere tra
una madre di filo di ferro e una di
stoffa."Scelta:madre di stoffa =alla
"base dell'attaccamento nelle
scimmie c'è il senso di protezione
,non di nutrimento".] .E che dirvi
della foto del gattino allevato
dalla nascita "in un mondo
verticale"(un cilindro a righe)che
ha perduto per sempre la capacità
innata di vedere le linee
orizzontali???Come avrà vissuto? Un
cucciolo che soffre,un gatto
menomato dalla mano dell'uomo...La
sperimentazione animale è anche
questa.
Leggendo i commenti quì in Bairo, ho
ri-trovato le mie stesse ragioni al
"no" e ho diffuso tra gli amici le
varie mails di Bairo,coi commenti
degli iscritti che dicevano "no alla
vivisezione"in cui spesso mi sono
ritrovata;un no netto,senza
compromesso.Le 3 R, cosa buona...si
diceva da parte dei sostenitori...e
il DOLORE;la TORTURA INFLITTE con
questo tipo di"sperimentazioni su
corpi viventi",dove li mettiamo? Se
fossi io uno di quelli animali?
Sabato
notte poi è venuta un'altra
considerazione, che vorrei
condividere con voi.
Ho
visto un film su Rai 3 ,"Mr.DEATH
MAN",il sig.Morte, un ingegnere che
progetta "efficienti " sedie
elettriche, efficienti sistemi per
le iniezioni letali..."Efficienti"
per lui é un imperativo :
minimizzare il dolore del condannato
a morte,farlo morire "bene,in
fretta",garantire la sicurezza sul
posto di lavoro agli
esecutori....Questo lo fa andare a
dormire con la coscienza a posto,
dormire sogni tranquilli...dichiara
nel film.Lui rende,ne è convinto, la
morte meno dolorosa...........Fa un
servizio giusto.Credo che anche chi
ha lavorato al tavolo per la pdl in
questione vada a dormire
tranquillo...E questo mi fa paura.
Lasciando a parte il tema della pena
di morte,si può davvero credere di
"alleggerire ",rendere meno dolorosa
e quindi più tollerabile la morte
inflitta da mano umana???
La morte
,il dolore sono assoluti.Non ci sono
vie di mezzo.
Quì si
tratta di vivisezione.Non ci sono
vie di mezzo.
"No e
basta" alla morte inflitta agli
animali per "il bene dell'umanità".
P.s.
scusate per la lunghezza della mail,
ma avevo nel cuore questa cose da
tanto tempo...
Rosalia,Foggia
da Enrica Boiocchi responsabile sede
Gruppo Bairo Cremona:
Molto bello il tuo intervento
Rosalia e molto angosciante.....la
scimmietta, il gattino, sono solo
due esempi della crudeltà sadica e
perversa dei vivisettori.
Francamente trovo assurdo, e lo
ribadisco, il dover scegliere chi
far morire fra atroci sofferenze e
chi salvare. Noi umani facciamo
presto a filosofare sulle torture di
altri viventi: tanto non siamo noi a
essere rinchiusi negli stabulari e a
sopportare immani oscenità...penso
ai topolini nati con già nel loro
corredo cromosomico, la
predisponibilità ad ammalarsi di
cancro....non so se vi rendete conto
di ciò che significhi per quel
topino la sua vita.....per questi
topi non c'è neppure la lontanissima
possibilità di salvarsi. Non saranno
mai ceduti agli "animalisti" che ne
faranno richiesta (in base alla Pdl).......Dio....è
spaventoso.....E che dire di tutte
le migliaia di cavie che ogni
giorno sono costrette a subire
sperimentazioni di ogni
tipo......fino alla morte....A me
queste cose mi fanno uscire fuori di
cervello e dovrei soprassedere,
mettermi tranquillamente seduta al
tavolo con chi pratica simili orrori
e parlare con loro, magari sorridere
anche, di qualche battuta e alla
fine decidere con loro il
compromesso. No gente, niente da
fare. Non sono il Dottor Morte che
la sera va a dormire tranquillo
perchè la sedia elettrica da me
ideata è perfettamente
funzionale.....sulla coscienza avrei
le urla degli animali che non si
salveranno mai ancora per chissà
quanti altri anni ancora, grazie al
compromesso accettato.
Animalisti......come si fa a
definirsi tali se accettiamo una
simile scelta? Essere al cento per
cento in favore degli animali è
anche non arrivare alle vie di mezzo
quando si tratta della loro vita. E'
soprattutto questo.
Enrica
|
APRILE ONLINE
27 GIUGNO 2007
Test su
animali esistono altre vie
Enrica Boiocchi*
La proposta di legge di
Della Vedova sulla sperimentazione animale, concepita in
direzione del non abolizionismo, e la posizione della
Lega anti Vivisezione che l'ha votata continuano ad
animare il dibattito interno al mondo animalista sulle
nostre pagine
Gli esperimenti sugli
animali e la proposta di legge di Della Vedova in senso
non abolizionista, votata dalla Lega anti Vivisezione,
continuano a far parlare sulle nostre pagine. Dopo
l'intervento di Lara Secchiaroli e la risposta del
presidente della Lav, oggi pubblichiamo la posizione del
Gruppo Bairo Onlus
Ringraziamo Lara Secchiaroli
per la spiegazione fornita a riguardo della proposta di
legge 2157, che non risultata essere di certo quella
grande innovazione che la maggior parte degli animalisti
si aspettava nei confronti della salvaguardia degli
animali da laboratorio. Il nostro Gruppo sostiene
appieno quella parte di associazioni che chiedono la
sostituzione totale degli esperimenti su cavie, con
metodi più innovativi e sicuramente meno cruenti. In un
momento storico in cui la sperimentazione animale non è
mai stata così in crisi, essendo stata fortemente
condannata da riviste di fama mondiale (come il British
Medical Journal, Biologi Italiani, New Scientist e non
per ultima dalla prestigiosissima Nature che l'ha
definita "cattiva scienza"), da gran parte del mondo
scientifico e dall'opinione pubblica in generale,
chiedere ora una modifica alla normativa nazionale in
senso non abolizionista, in caso di approvazione,
bloccherebbe la situazione per chissà quanti altri
decenni. Esistono altre vie da percorrere, che
sostituiscono in modo eccellente e veritiero i risultati
ottenuti tramite sperimentazione animale. Metodi che
garantiscono un minore costo rispetto ai metodi che
usano esseri viventi non umani, una maggiore rapidità
dei test e la soluzione di problemi etici. Scegliere di
promuovere e favorire la ricerca effettuata con metodi
alternativi all'utilizzo di animali, è l'unica strada
possibile da intraprendere per sospendere in modo
definito l'assurda e limitata sperimentazione su cavie.
La sopravvivenza della sperimentazione animale è dovuta
alla lentezza di tutti i rinnovamenti culturali ed alla
difesa che, con totale sprezzo per la salute umana,
viene fatta dagli enormi interessi economici costruiti
su di essa. Rinnoviamo nuovamente i nostri
ringraziamenti per la chiara informazione che la sua
lettera offre in merito a questo spinoso argomento.
*Vicepresidente
GRUPPO BAIRO Onlus
|
LIBERO
5 LUGLIO 2007
Al via in Inghilterra i laboratori di ricerca che
non usano cavie
Oscar Grazioli
Mentre in Italia la
sperimentazione animale continua imperterrita e, su
di essa, si spaccano le maggiori associazioni
protezioniste, in Inghilterra si passa ai fatti.
Domani la fondazione Frame, acronimo inglese che
significa "Fondo per la sostituzione degli animali
nella sperimentazione scientifica" inaugura un nuovo
padiglione, costato 240.000 sterline, che vedrà
impegnati i ricercatori a sviluppare tecniche
d'indagine senza l'uso di cavie. La filosofia della
Frame è basata sul principio delle tre "R".
Refinement, ovvero il raffinamento delle procedure
al fine di minimizzare la sofferenza delle cavie,
Reduction, ovvero la riduzione del numero al minimo
possibile e Replacement, ossia la sostituzione degli
animali con diverse tecnologie. Il nuovo laboratorio
lavorerà assieme all'Università di Nottingham nel
campo delle scienze biomediche. I ricercatori della
Frame auspicano che l'uso di cellule, tessutocolture,
modelli computerizzati, biologia molecolare ed
epidemiologia, soppianteranno presto completamente
la sperimentazione sugli animali, offrendo alla
popolazione mondiale ricerche più mirate nei
confronti delle patologie umane spontanee, senza
fare ricorso a quelle indotte negli animali, spesso
fuorvianti. «Nel nuovo laboratorio», ha dichiarato
Terry Bennet, il suo direttore, «avremo strumenti
tecnologicamente molto avanzati per testare
soluzioni alternative alla sperimentazione animale».
Per quanto criticabile dall'animalismo più
oltranzista, che vorrebbe l'abolizione tout-court
della sperimentazione sulle cavie, si tratta
indubbiamente di un passo avanti importante, perché
c'è il riconoscimento e la fiducia in altre tecniche
che esulano dall'uso di specie animali per studiare
malattie tipicamente umane. Mentre in Inghilterra si
destinano fondi a laboratori simili, qui da noi si
fanno interminabili riunioni, dove le associazioni
animaliste si mandano a quel paese, nella totale
indifferenza di un governo che aveva fatto le solite
promesse da marinaio durante la campagna
pre-elettorale. Non è una novità, anzi sarebbe un
vero e proprio scoop il contrario.
|
07/2007 dalla
mailing list del GRUPPO BAIRO:
da Enrica Boiocchi responsabile sede Gruppo Bairo Cremona:
Evidentemente non è poi così
assurda l'idea di abolire totalmente la sperimentazione
animale. In Inghilterra, come giustamente viene asserito
in questo articolo, si passa ai fatti e si cerca di
cominciare a lavorare per la vera e autentica ricerca
scientifica senza l'utilizzo di cavie. Non posso far
altro che prendere atto di ciò che è scritto
nell'articolo: gli italiani si perdono troppo spesso in
discussioni che non portano a un nulla di fatto ed è
vergognoso vedere che una parte di animalisti nel nostro
Bel Paese patteggia per il compromesso con i
vivisettori, quando in altre parti d'Europa si lavora
per archiviare dal vocabolario la parola vivisezione.
Per lo meno altre nazioni ci provano e ci mettono la
volontà, noi al contrario sappiamo solo arrivare ai ni e
ai so...........la solita figura di m....all'italiana.
Nessuno pensa che sia
facile, ma certo è che se si ragiona con la filosofia
dei "piccoli passi" non si arriverà mai a niente. Gli
animali negli stabulari d'Italia nel frattempo,
ringraziano!!
Enrica
da Francarita da Cremona:
Peccato solo che la filosofia della Frame continui a
volersi basare sul principio delle 3R di troppo
triste fama: di R ne basta una sola, Replacement!
Francarita da Cremona
da Enrica Boiocchi responsabile sede Gruppo Bairo Cremona: E' vero: la sostituzione totale degli animali nei laboratori è l'unica alternativa possibile. Non è accettabile anche lontanamente una via di mezzo. Non può esserlo almeno per chi crede nella liberazione animale. L'apertura di laboratori in cui non si fa uso di cavie è perlomeno un passo di gran lunga più avanzato di quello della sperimentazione animale "a metà", che vede il sostegno anche da parte di alcune associazioni animaliste.....no comment!
Se davvero si vuole operare un cambiamento in
materia di vivisezione, cominciano con questo: sì ai
laboratori di ricerca che non usano animali e un
fermo e deciso NO ai compromessi.
Enrica
|
dal forum
Promiseland 10/07/07 (Aurelio)
Mi ha contattato la viceresponsabile del gruppo Bairo e domani una loro attivista sarà presente all'assemblea. Un saluto. Aurelio dal forum Promiseland 11/07/07 (Aurelio) Mi ha contattato anche il
portavoce del Movimento Antispecista...loro sono
disponibili a un incontro prima tra le varie
organizzazioni animaliste e in seguito si rendono
disponibili anche ad un incontro pubblico... |
In data 11/07/07 il
Gruppo Bairo Onlus rappresentato da Daniela
Romagnoli - responsabile della sezione di Roma - ha
partecipato all'incontro.
|
07/2007
dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
da Daniela Romagnoli
responsabile sede Gruppo Bairo Roma:
Sono spiacente di
non aver potuto relazionare prima di questo
momento le impressioni ed i risultati
dell'incontro sugli aspetti
migliorativi/peggiorativi della pdl
2157 tenutosi a Roma il 11/07/2007.
Relatori: Gianluca
Felicetti, Roberta Bartocci, Massimo Tettamanti.
Per le associazioni:
Gruppo Bairo e Blocco Animalista
Il dibattito è stato
iniziato dal dott. Aurelio Melone (Blocco
Animalista) e sorridendo affermo che in pratica
mi ha bruciato alla grande tutti i punti della
relazione che avevo accuratamente preparato.
Quanti di voi sanno
che il primo firmatario della presenza in un
convegno apre il dibattito? Essendo alla mia
prima esperienza ne ero all'oscuro.
Fermo restando che
in sede di apertura è stato ribadito che la
vivisezione "deve essere abolita" gli
articoli per i quali si è espresso il maggior
dissenso sono stati i seguenti:
La controparte ha riconfermato l'assoluta
validità della pdl esplicitando ampiamente i
punti di ogni articolo che tra l'altro ognuno di
noi può leggere sulla proposta di legge di Della
Vedova. E' stato ribadito che il numero di
animali utilizzati diminuirà notevolmente e che
la terza R del progetto Reach (Replacement) sarà
priviliegiata.
Per tutta la durata dell'incontro ho sentito
ripetere un'infinità di volte dal dott.
Felicetti il termine "alternativo" ed ho
espresso la mia perplessità al riguardo in
quanto solo con i metodi "sostitutivi" si può
arrivare ad una ricerca senza
l'uso di animali.
Il chiarimento della dottoressa Bartocci non è
stato convincente in quanto non ho avuto alcuna
indicazione di laboratori attivi ed incentivati
in questa direzione in Italia, mentre ci tengo
a sottolineare che il dott. Tettamanti
ha condiviso il nostro dissenso ed il
desiderio per l'abolizione dell'art. 14
(l'introduzione del silenzio assenso).
In sede di chiusura alla domanda del dottor
Tettamanti se trovavo migliorativa o
peggiorativa questa pdl mi sono permessa di
rispondere che, fermo restando il dissenso
nei confronti degli articoli in discussione,
non rilevavo enormi differenze rispetto alla
legge in vigore.
Il dott. Tettamanti non disdegna confronti ed ha
accettato un nuovo incontro a Roma per discutere
ed approfondire le argomentazioni dei
dissenzienti. Saranno indicati giorno ed ora per
chi vorrà presenziare e/o argomentare.
Una mia
personale opinione
In questo
nostro presente è di moda che elementi di
disturbo si inseriscano nelle manifestazioni,
nei presidi ecc., anche questo convegno non ne è
stato esente e qui mi fermo.
Saluto tutta la ML con la speranza di non essere
causa di delusioni, il mio cuore è con gli
animali tutto il resto non conta.
Daniela Romagnoli responsabile GRUPPO BAIRO
sezione di Roma
da Massimo Tettamanti a Daniela Romagnoli - GRUPPO BAIRO sezione di Roma: Buongiorno mi hanno girato il messaggio scritto da Daniela Romagnoli e chiederei, se fosse possibile, di specificare la mia posizione rispetto ad alcune affermazioni che, per quanto corrette, possono essere male intepretate.
>Il
dibattito è stato iniziato dal dott.
Aurelio Melone (Blocco Animalista)
e sorridendo affermo
Grazie>che in pratica mi ha bruciato alla grande tutti i punti della relazione che avevo accuratamente preparato.
>Quanti
di voi sanno che il primo firmatario
della presenza in un convegno apre
il dibattito?
>Per tutta
la durata dell'incontro ho sentito
ripetere un'infinità di volte dal dott.
Ha ragione Daniela Romagnoli a essere stata sorpresa da questo fatto, infatti normalmente non è cosi', normalmente ci si iscrive per parlare in modo che tutti abbiano diritto di parola. Solo che il dott. Melone aveva parecchie domande e ha occupato molto del tempo. Oltretutto avevamo la sala prenotata solo fino a una cert'ora. Mi spiace >Felicetti il termine "alternativo" ed ho espresso la mia perplessità al riguardo >in quanto solo con i metodi "sostitutivi" si può arrivare ad una ricerca senza l'uso di animali.
>Il
chiarimento della dottoressa
Bartocci non è stato convincente in
quanto non
>ho avuto alcuna indicazione di laboratori attivi ed incentivati in questa >direzione in Italia, Provo a chiarire io. Quello che Roberta intendeva, e che io condivido è che, per gli antivivisezionisti il concetto delle alternative basato sulle 3R NON sia accettabile e quindi si dovrebbe parlare SOLO di metodi sostitutivi. Il problema è che tutte le legislazioni internazionali usano pero' il termine "alternativo" e quindi sia a livello legislativo, sia a livello scientifico sui metodi senza animali (vedi il recente laboratorio aperto dal Frame che è il portavoce internazionale delle 3R) è spesso inevitabile usarlo. >mentre ci tengo a sottolineare che il dott. Tettamanti ha condiviso il nostro >dissenso ed il desiderio per l'abolizione dell'art. 14 (l'introduzione del silenzio >assenso). Mi permetto di aggiungere che condivido TUTTE le critiche che vengono rivolte a una proposta di legge che NON sia abolizionista. Ad esempio, il silenzio-assenso è una schifezza che da sempre cerchiamo di migliorare, pero' mantengo la mia posizione che il silenzio-assenso, con animalisti che possono verificarlo, sia AMPIAMENTE meglio rispetto alla situazione attuale dove il vivisettore si autocertifica o dove il ministero NON puo' negare le autorizzazioni.
> In
sede di chiusura alla domanda del
dottor Tettamanti se trovavo
>migliorativa o peggiorativa questa pdl mi sono permessa di rispondere che, >fermo restando il dissenso nei confronti degli articoli in discussione, >non rilevavo enormi differenze rispetto alla legge in vigore. Credo che questa specifica sia importante perchè mi sembrava che il Gruppo Bairo considerasse la proposta di legge negativa per gli animali e peggiorativa.
>Il
dott. Tettamanti non disdegna
confronti ed ha accettato un nuovo
incontro a
>Roma per discutere ed approfondire le argomentazioni dei dissenzienti. Senz'altro. Non solo a Roma, domenica sono a modena e il 23 a Torino e chiunque volesse intervenire a criticare e/o approfondito è benvenuto. In particolare se il gruppo Bairo lo desidera sono disponibile a un incontro di discussione sia pubblico sia privato. Datemi voi luogo e data (magari un paio di date per sicurezza) massimo tettamanti |
07/2007
dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
da Daniela Romagnoli responsabile sezione GRUPPO BAIRO
Roma a Massimo Tettamanti: |
07/2007
dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
|
07/2007
dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
da Francarita da Cremona:
Da questi interventi risulta
chiara la ragione per la quale
nessuna delle associazioni che
da sempre si sono dichiarate
contrarie a questa pdl amata dai
Garattini vari e da
Farmindustria ha accettato un
confronto pubblico con coloro
che, invece, l'hanno voluta ed
appoggiata appassionatamente:
essi sono in grado di girare la
frittata facendo dire alle
persone cose non dette e...mi
piacerebbe saperne la ragione
vera. Cui prodest?
Ma me il piuttosto che niente
non basta e preferisco lasciare
le cose come stanno e sperare in
una legge veramente illuminata e
realmente anti vivisezionista in
toto.
Francarita da Cremona
|
dal forum
Promiseland 12/07/07 (Lidio)
Caro Aurelio, una precisazione tecnica.
Ho fatto l'appello a segnarsi sul foglio per intervenire
non una, ma due volte. E l'ho fatto apposta: gli unici
che diligentemente hanno messo il proprio nome in quell'elenco
siete stati proprio tu e la rappresentante del gruppo
Bairo. Due persone su circa sessanta presenti. Questo mi
pare un fatto, no? |
dal forum
Promiseland 15/07/07 (AlanAdler)
Aurelio, penso sia il caso che la
Romagnoli invece di rispondere con mail da far
girare sulla mailing list del gruppo Bairo, di
nuovo, con critiche, senza dare la possibilità di
risposta a chi di dovere, debba prendere in
considerazione l'idea di un confronto maturo qui su
Promiseland, in attesa di un incontro di persona con
il Tettamanti. Se lo ritieni opportuno potresti
farglielo presente.
Infine, sempre dalla mailing list del gruppo Bairo...beh...ecco la loro "posizione"... (sic): da Enrica Boiocchi responsabile sezione GRUPPO BAIRO Cremona: Va bene così Daniela. Ti ringraziamo per aver accettato di partecipare al dibattito pur avendo avuto l'avviso solo il giorno prima. Io non ero presente ma dalla registrazione che ho sentito, mi è parso più un dibattito fra biologi piuttosto che un incontro fra chi sostiene il Pdl e chi ne è contrario. Comunque è stato importante partecipare così come è importante ribadire il concetto, che l'unico vero sostegno che il nostro Gruppo continua a dare è rivolto solo ed esclusivamente alla terza R, ovvero, rimpiazzare in modo definitivo la sperimentazione animale con metodi sostitutivi. Definire tali metodi "alternativi" presuppone il fatto che l'uso delle cavie sia ancora un valido test e che quindi si possa avere l'opportunità di scegliere. Che poi, come lo stesso dottor Tettamanti scrive nel suo intervento pubblicato ieri in lista, sia inevitabile usare questa terminologia non mi sembra una buona scusante per farlo. Chi pratica la vivisezione ha una sua ideologia, così come i legislatori, ma chi difende gli animali dovrebbe avere e presentare la propria. Le prime due categorie considerano le cavie solo oggetti, mentre i secondi dovrebbero rispettarli come esseri viventi.....dovrebbero...... Aldilà delle parole che in questo frangente si sprecano, esistono i fatti e se Farmaindustria e lo stesso Garattini, si dicono favorevoli all'approvazione di questa pdl, qualcosa non va...... i vivisettori prima di tutto fanno i loro interessi: non certo si preoccupano degli animali che chiudono negli stabulari. La nostra posizione in merito non cambia e continueremo a sostenere tutte le associazioni animaliste e non solo, che si dicono contrarie alla 2157. Sempre riguardo al messaggio del dottor Tettamanti che ho menzionato prima, ho trovato angosciante l'affermazione "il silenzio-assenso, con animalisti che possono verificarlo"....... Mi domando: ma una persona che si definisce a tutela degli animali come potrebbe verificare freddamente una sperimentazione su una cavia? E poi, chi sono "gli animalisti" che potranno assistere queste sperimentazioni? Francamente definire "animalisti" chi partecipa a questo orrore è per me fuori questione: chi difende gli animali non può guardare mentre viene sventrata una cavia, anche se in anestesia, senza sentire dentro di sè una sorta di nausea, per l'animale sacrificato, ma anche per la propria coscienza. Chi difende gli animali si trasforma in un aiuto carnefice.....non so se rendo l'idea, ma questo è inammissibile. Almeno lo è per me. Si può forse affermare che in questo modo almeno si potrà controllare che gli animali non soffrano troppo, ma ancora una volta mi si rivolta lo stomaco!! Dovrei tutelare chi non ha voce. Dovrei salvarli da sofferenze inutili ed invece che faccio? Osservo che non ci sia "troppo" dolore, poi controllo che la cavia in questione venga soppressa............E dopo magari me ne vado a cena con gli amici tranquilla di aver fatto il meglio per salvaguardare la vita dell'animale. E' questa una delle innovazioni che propone la nuova Pdl? E' questo ciò che alcune associazioni "animaliste" sostengono piuttosto che niente? Vi rendete conto che i compromessi in questo caso sono impossibili? Io posso capire che non sia facile ottenere qualcosa da chi gli animali li considera "oggetti viventi", ma tutto questo è un incubo che si aggiunge all'incubo! Gli animalisti possono verificare..............mi spiace ma per me è davvero troppo. O si è dalla parte dei senza voce o da quella dei vivisettori. La via di mezzo non posso accettarla. Enrica _________________________________________________ Il neretto è mio - a sottolineare le parti più "drammatiche" del loro "pensiero"...mentre leggevo mi veniva da pensare, tra il Tettamanti e il Garattini, chi tra i due fosse il vivisettore...(???) |
E dal
forum promiseland ecco l'ultimo messaggio apparso nella serata
del 15/07, ma subito cancellato in quanto chiaramente infastidiva......
qualcuno. Poco male..........noi abbiamo salvato la pagina. Non è
mica detto però che per magia ricompaia................non si sa
mai! Cliccate sull'icona. |
dal forum
Promiseland 15/07/07 (abc)
io penso che sia io che te , AlanAdler , siamo anonimi . Bairo è una sigla animalista di persone super impegnate per gli animali , che portano avanti mailing list , e appelli sui giornali . Non so e non mi interessa chi ha ragione e torto , ma CHI porta avanti questo importante discorso nella calura di luglio non siamo noi anonimi , ma chi dice chi è , con nome e cognome , e si scontra apertamente . Io rispetto queste persone per il lavoro che fanno . da parte mia , mi limito a rinunciare ale ferie perchè ho una gatta molto anziana da seguire , per questo sono a casa ..e così ho la possibilità di seguire bene tutto il dibattito . ![]() fine del break - tanto per puntualizzare .. |
07/2007
dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
da Fabio da Trieste:
Ho raccolto documentazione e
commenti, ho passato tutto il weekend solo per
confrontare il progetto con la norma esistente,
poi leggere i commenti pro e contro, e
cominciare a studiarmi il regolamento REACH,
quello per i test tossicologici sulle sostanze
chimiche.
Mi sto anche, facendomi una certa forza, rispolverando la mia formazione da liceo accostando all'antivivisezionismo scientifico.. sto leggendo primo tra gli altri lo splendido libro di Pietro Croce Vivisezione o scienza: spiega a livello tecnico verità elementari, che dovrebbero essere chiare a tutti, ovvie, di buon senso, e lo sono, altrimenti perchè sperimentare poi sull'uomo? Approfondisco perchè è facile farla bere alla gente, ricordo che in Svizzera qualche tempo fa è stato fatto un referendum e i sostenitori della vivisezione avevano vinto perchè avevano tappezzato le città di manifesti del tipo "vuoi che i farmaci siano sperimentati prima sui tuoi figli?" Ti dicono anche il cane (chi si commuove per un ratto?) il gatto, la scimmia hanno un cuore, un fegato, uno stomaco, due reni, con le stesse funzioni che nell'uomo, soffrono di ansia, hanno comportamenti ossessivi, anche loro sono fatti di proteine, hanno l'adrenalina che sale quando hanno paura, i neuroni che comunicano con l'eletricità.. e poi vedete come funzionano i farmaci? La gente dimentica, non va a fondo, crede a isolati errori.. Il mio campo rimane comunque quello giuridico, credo di poter dire di capirci qualcosa e non vorrei arrivare troppo tardi. L'urgenza non deriva tanto dai tempi parlamentari: il progetto di legge è appena tornato in parlamento, c'è l'estate, ma non si sta perdendo tempo per organizzare convegni per spiegare a chi è sensibile all'argomento che questa legge è comunque la migliore che si poteva ottenere, comunque meglio di quella che c'è. Molti non sono in grado di
criticare con cognizione di causa, anch'io ho
dovuto metterci un bel po' di tempo.. Un punto
che trovo molto critico è quando si sostengono
che ci sono inderogabili norme europee che
obbligano alla vivisezione, quando questo non è
assolutamente vero! (E poi si fanno salvi anche
gli obblighi di leggi e farmacopee nazionali!) Leggere il regolamento di Reach mi permette di dire che lì non c'è obbligo, anzi, eppure si sostiene che era vietabile solo la sperimentazione sui prodotti finiti ad uso domestico come se non rientrassero in reach... c'è comunque l'obbligo di utilizzare metodi alternati validati o riconosciuti idonei dall'agenzia che si occupa del progetto o dalla commissione, si accenna perfino alla tossicogenomica.. Condivido tutte le vostre critiche al pdl: il minimo miglioramento non vale un avallo politico alla vivisezione e peggioramenti come il silenzio assenso su tutti gli "esperimenti" in tempi utopistici, la disciplina degli animali transgenici perchè "l'Italia non può restare fuori dalla comunità scientifica" (non mi pare che la 98/44 riguarda obblighi a permettere che si inventino gli animali..), un "recupero" degli "animali da laboratorio" reso praticamente imposibile nella pratica, la previsione di corsi specifici di preparazione per "scienziati della sperimentazione animale" e addetti di laboratorio, che non garantiscono una condizione "migliore" agli animali più di quanto non perpetuino una mentalità vivisezionista spacciandola come scienza, continuando a formare giovani con questa mentalità aberrante.. Spero veramente che tutti quelli che si battono contro questo pdl facciano un fronte di azione comune, non si può permettere che questo pdl sia approvato, proprio quando è tra l'altro in corso un revisione della direttiva europea sulla vivisezione (Sostituzione di tutti gli esperimenti con animali in Europa Petition. http://www.endeuanimaltests.org/languages/italian/index.php) ! Fabio -Ts |
07/2007
dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
da Stefanover di Sesto San
Giovanni (MI):
sono stato alla
conferenza milanese del dott. tettamanti,
sfortunatamente, non vi era nessuno di coloro
che sono contrari a quella ri-regolamentazione
e/o ri-formulazione della legge in oggetto. a
parere mio, visto e considerato che la
vivisezione in toto non si può abolire... non ci
resta che affidarci a questi timidissimi,
pallidissimi, pavidissimi... tentativi di
migliorare la situazione. però visto e
considerato che le buone intenzioni quasi mai
portano ad una buona legge (perlomeno qui da noi
in italia), resto dell'idea che stiamo un po'
perdendo di vista l'obbiettivo che è quello di
difendere (con qualsiasi mezzo...ovviamente...)
i nostri fratelli animali per perderci in
diatribe filosofiche/politiche/personali... ecc.
ecc. la miglior cosa è l'abolizione della
vivisezione e di tutte le inutili sofferenze
inferte a chi non ha voce. e scusate se mi
ripeto... (nel caso qualcuno non capisse) con
ogni mezzo! tanto i nostri parlamentari tra una
tirata di coca e l'altra, ed un autoaumento
dello stipendio, saranno mica degli esempi da
imitare... vero? e le loro leggi... vi par forse
che siano cristalline e rispettabili?? (da
piazza fontana alla scuola recentemente crollata
con 27 bambini morti... la solita solfa : nessun
colpevole!!) però guai all'animalista che libera
i beagle dai laboratori... o che protesta a
s.polo, o che denuncia un maltrattamento, o che
corre nudo a pamplona... sinceramente legge
nuova o legge vecchia... gli animali sono gli
unici innocenti e continuano a...soffrire e
morire... soffrire e morire... soffire e
morire...
p.s. leggetevi il libro "la casta" sui nostri parlamentari/legislatori.
responsabile sede
Gruppo Bairo Cremona:
Concordo con te Stefanover riguardo al
funzionamento politico italiano
C'è un detto famoso che cita "fatta la
legge, trovato l'inganno" e nel nostro
Paese questo modo di fare si
spreca vergognosamente. Funziona alla
grande sulle leggi dedicate ai soli
umani, figuriamoci quando si chiamano in
causa gli animali. Anzi, è più facile,
poichè non avendo possibilità di
esprimere il loro pensiero, questi
ultimi sono costretti a soccombere alle
nostre decisioni.
Concordo anche sul fatto che
l'animalismo, quello vero, quello per
cui ci si batte con ogni mezzo per
difendere chi non ha voce, sta morendo.
Agonizzando fra discorsi filosofici,
politici e d'interesse. I padri dell'antivivisezionismo
si rivolterebbero nella tomba e il
combattivo Ruesch, tutt'ora battagliero
nonostante l'età avanzata, ne sarà
certamente nauseato.
Parliamo ancora di sperimentazione
animale: una cosa vergognosa che
all'alba del XXI secolo si pratica alla
grande e che ora, se passerà il progetto
2157 con il sostegno di una parte di
animalisti sarà incentivata a continuare
per chissà quanti altri anni a venire.
Non ho assolutamente intenzione di
affidarmi a qualcosa che peggiora la
vita delle cavie e non intendo aderire
ad un progetto di legge in cui non
vengono considerati gli animali
transgenici e dove si continuerà a
sperimentare su ogni forma di vita non
umana. Sai cosa risolvi a salvare 100
topi, conigli ecc? E gli altri? Le
centinaia di migliaia che resteranno
negli stabulari? A loro un vero
animalista ci deve pensare a costo di
litigare con il mondo intero.
"Meglio salvare la vita di un topo o di
un bambino?" frase celebre che spesso
viene usata da chi neanche inizia a far
funzionare il cervello. E perchè non
salvare entrambi? Perchè salvare solo
100 topi e non salvarli tutti?
Utopia? Sicuramente!! Fino a quando non
ci sarà un netto cambio di rotta statene
certi che rimarrà tale. Ma tanto non
siamo noi a languire e morire negli
stabulari giusto?
Non è comunque vero che la vivisezione
non può essere debellata. Certo, non
subito, perchè, come ho già scritto, gli
interessi di chi la pratica sono enormi.
Tuttavia i metodi sostitutivi esistono e
devono essere portati avanti da chi
tutela gli animali. In Europa qualcosa
si sta già muovendo in tal senso
e l'animalista ha il dovere di muoversi
in questa direzione. Non si dovrebbero
mai e poi mai caldeggiare, anche solo in
minima parte, farmaindustria e i
Garattini di turno.......
Ah già...dimenticavo la politica, le
parole che vogliono dire una cosa ma che
vengono interpretate secondo le
preferenze. Dimenticavo chi sa girare
molto bene le frittate facendo passare
per infantili coloro i quali non
condividono i loro pensieri. Se date
un'occhiata allo schifo che regna fra i
parlamentari, dove si insultano alla
grande vi renderete conto di come siamo
messi..
Intanto gli animali ringraziano
continuando a morire fra oscenità che
neppure immaginiamo.
Enrica
da Francarita da
Cremona:
ma la domanda da porsi è ben diversa sempre
e comunque: che bisogno vi è di chiedere
l'approvazione di una nuova legge sulla
vivisezione che non muta concettualmente e
realmente la condizione degli animali
sottoposti a prigionia e sperimentazione?
L'unica risposta che sorge è che la modifica
interessa ai vivisettori che con la nuova
pdl, se passa, avranno maggiore libertà di
azione e grandi possibilità di divertimento
costruendo a piacimento animali transgenici.....firmate
la petizione per la sostituzione di tutti
gli esperimenti che utilizzano animali.
Francarita da Cremona
da Daniela - responsabile GRUPPO BAIRO
Onlus sezione di Roma:
Non posso che
ripetermi...la vivisezione è da abolire
totalmente, i compromessi sono una vergogna.
Purtroppo la
politica è fatta dalle aziende e dai loro
politici, dalle maggioranze parlamentari ai
quali non frega niente delle sofferenze
degli animali e tantomeno della salute
pubblica.
La vivisezione è
una fonte di ricchezza per vivisettori e
industrie chimico-farmaceutiche, la
non-scienza di pigri e vigliacchi che temono
di misurarsi con altre tecnologie;
personaggi che difendono i loro interessi
economici, nella fattispecie il pdl 2157 ex
5442, ergendosi a muraglia, fronte unico
contro tutti così come dovrebbe avvenire
nella controparte che li contesta.
Mi assumo la
piena responsabilità della mia dichiarazione
alla conferenza dell'11 luglio 2007
"non trovo enormi differenze con la legge in
vigore, fermo restando il nostro dissenso
per tutti gli articoli portati in
discussione" che non stava
assolutamente a significare che il pdl è
migliorativo. Purtroppo è stato
recepito, voglio sperare in buona fede, in
modo errato e senza spazio per altre
osservazioni.
Tant'è che non
condivido neanche il primo articolo del pdl
2157 ex 5442 nel quale, a differenza del
D.Lgs 116/92 al comma 2) il vocabolo "disciplinare"
è stato sostituito con "stabilire".
Da de Mauro:
-
disciplinare: assoggettare a norme
di disciplina
-
stabilire: decretare, deliberare
spec. in
forza della propria autorità e facoltà
decisionale
http://www.endeuanimaltests.org/languages/italian/sign.php (petizione
per la sostituzione di tutti gli
esperimenti su animali in Europa)
Daniela
- responsabile GRUPPO BAIRO Onlus
sezione di Roma
da Francarita da Cremona:
Se qualcuno si domanda la
ragione della insanabile
frattura che si è volutamente
creata nel fronte di difesa
degli animali dovrebbe volgere
la domanda a coloro che si sono
distaccati da questo fronte e
che hanno patteggiato con il
nemico di sempre: i vivisettori
e le loro associazioni di
raccolta fondi senza fine.
E' un argomento così semplice e
chiaro da non dover richiedere
spiegazione alcuna. Da sempre
sostengo che una brutta legge
può essere subita, ma che non è
accettabile la compartecipazione
attiva alla sua stesura.
Francarita da Cremona
da Giulia da Persico
Dosimo (CR):
Chi vuole davvero
l'abolizione della
vivisezione e non
accetta di scendere a
compromessi, non può che
rifiutare un numero come
2157:
2
parti che dovrebbero
essere opposte hanno
trovato invece un
accordo
1
ideale tradito
5
delle novità* di
questa pdl la
caratterizzano con
l'eliminazione di "ogni
carattere di
eccezionalità alla
sperimentazione animale" [parere di Farminidustria]
7
l'articolo
che inficia il valore
della proposta, con
tranne
e qualora
*
1 - silenzio-assenso
per tutti gli
esperimenti
2 -
ufficializzazione della
creazione di animali
transgenici.
3 - estensione dei campi applicativi 4 - delega della valutazione degli esperimenti a dei comitati interni. 5 - mancanza di imposizione della sostituzione con i metodi “alternativi” neppure ove essi siano stati autorizzati dalle strutture competenti
Giulia da Persico Dosimo
|
08/2007
dalla mailing list del GRUPPO BAIRO:
da Daniela - responsabile GRUPPO BAIRO Onlus sezione di Roma:
Non mi sembra
proprio che in Inghilterra, con la legge
citata, fosse stato introdotto il
"silenzio assenso"
che invece è previsto nella pdl 2157 (art. 14
punti 5 e 6) e che permette di iniziare la
ricerca senza l'autorizzazione del ministero
della salute anche per quei progetti che
prevedono l'utilizzo di cani, gatti, primati non
umani, animali geneticamente modificati e
progetti che non
prevedono l’uso dell’anestesia.
Il commento
dell'autore (che ho evidenziato in grassetto)
non contiene neanche un piccolissimo riferimento
all'art. 13 che delega a comitati interni la
valutazione di progetti di ricerca
eliminando
l’obbligo di una valida documentazione
che ne dimostri la necessità.
Ho letto
anche l'articolo sul FRAME pubblicato sullo
stesso sito (http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=265)
e qui l'autore non ha potuto fare
nessun riferimento ad iniziative simili in
Italia in quanto non esistono stanziamenti di
fondi in questo senso.
Lancio una
moneta...sarà una svista?
Se nel 2006, con una
legge valida, in Inghilterra si sono verificate
3 milioni di morti in più rispetto all'anno
precedente in Italia, secondo
quanto previsto dall'attuale pdl 2157, ne
morranno il doppio, in minor tempo e senza che
si possa istruire alcuna causa. (testo
pdl 2157)
Ciao
Daniela
AGIRE ORA
Vivisezione: Governo britannico
giudicato colpevole dalla Corte Suprema |
03/08/2007
Argomento: Vivisezione
L'associazione
britannica per l'abolizione della vivisezione,
BUAV, ha denunciato il Governo perche' e' venuto
meno al suo compito di ridurre la sofferenza
degli animali nei laboratori di vivisezione e
perche' ha nascosto al pubblico la verita' sul
livello di sofferenza, giudicando una sofferenza
"moderata" per esperimenti molto invasivi: il 27
luglio il Governo britannico e' stato giudicato
colpevole dalla Corte Suprema.
Secondo quanto riporta la BBC, nel 2006 sono state effettuate 3 milioni di procedure sugli animali nei laboratori britannici, con un aumento del 4% rispetto all'anno precedente. L'incremento dei test su animali e' dovuto, come in molte altre nazioni del mondo, Italia compresa, all'aumento nell'uso di animali geneticamente modificati: dal 1995 in UK l'uso di questi animali e' quadruplicato. Questo e' il quinto anno di fila in cui si assiste a un aumento del numero di animali usati, e per questo la BUAV ha deciso di denunciare il Governo britannico, dato che sarebbe invece suo compito far diminuire la sofferenza degli animali. Infatti, la legge in materia di protezione degli animali di laboratorio del 1986 aveva introdotto l'obbligo di approvazione specifica da parte del Ministero degli Interni (Home Office) di ogni singolo progetto di ricerca che coinvolge animali, un po' come si sta tentando di fare oggi in Italia con la proposta di legge 2157, che dovrebbe sostituire l'attuale legge 116: oggi l'80% dei progetti in Italia non e' soggetto ad approvazione, ma solo a notifica verso il Ministero della Salute, mentre con la pdl 2157, sostitutiva della legge 116, tutti i progetti dovrebbero essere sottoposti ad approvazione esplicita, anche se entro un certo tempo massimo (maggiori info sulla pdl 2157 alla pagina Proposta di legge sulla vivisezione sostitutiva della legge 116). Tornando alla situazione britannica: compito del Governo sarebbe stato di far diminuire i test su animali, e in particolare quelli dolorosi, ma questo compito non e' stato assolto e quindi il Governo e' stato portato in giudizio davanti alla High Court. Ed e' stato trovato colpevole. E' stato trovato colpevole di chiudere gli occhi davanti alla sofferenza degli animali e di indicare un livello di sofferenza "moderato" in esperimenti in cui invece la sofferenza degli animali e' estrema, ingannando cosi' i cittadini sulla reale portata della violenza sugli animali nei laboratori, e giudicando inoltre l'opportunita' o meno di approvare un dato progetto su basi errate. In particolare, il giudice Mitting della High Court ha sentenziato che l'Home Secretary si e' comportato in maniera illegale nell'approvare il progetto di esperimenti sul cervello, altamente invasivi, su scimmie marmoset presso la Cambridge University: ha giudicato la loro sofferenza come "moderata" anziche' come "sostanziale". Il giudizio e' stato emesso sulla base di documenti ottenuti dalla BUAV tramite una investigazione sotto copertura svolta tra il 2000 e il 2001 nel laboratorio di neuroscienza della Cambridge University, che effettuava esperimenti sui primati. L'Home Office aveva giudicato "moderata" la sofferenza di animali cui veniva aportato parte del cranio per l'introduzione di elettrodi, allo scopo di provocare infarti. Ma le linee guida affermano che bisogna catalogare come "sostanziale" la sofferenza degli animali nel caso in cui la procedura "possa portare a una grossa differenza dal normale stato di salute e benessere dell'animale". Le procedure in cui la sofferenza e' "sostanziale" sono soggette a valutazioni molto piu' restrittive per l'assegnazione del permesso, per cui non si tratta solo di un termine formale, ma l'assegnazione del corretto livello di sofferenza ha un forte impatto sulla possibilita' o meno di portare avanti un dato progetto. Secondo la BUAV, questa sentenza costringera' l'Home Office a valutare in modo piu' attento i livelli di sofferenza e questo portera' a un numero minore di progetti approvati, in special modo quelli che sono piu' crudeli verso gli animali. Inoltre, una corretta categorizzazione mostrera' al pubblico la realta' della vivisezione: sofferenza estrema per gli animali, non certo "moderata"!
Fonti:
BBC News, Court review for animal testing, 23 luglio 2007
BUAV, Government
found guilty of misleading public over animal
suffering, 28 luglio 2007
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08/2007:da Daniela - responsabile GRUPPO BAIRO
Onlus sezione di Roma:
Le ricerche in
internet prevedono l'inserimento di un
termine in un motore di ricerca, il quale
si attiva offrendo una varietà di siti web da
consultare.
A volte si naviga in
siti interessanti altre volte può accadere,
purtroppo, di navigare in un mare di cacca e
stronzate che, se fossero fini a se stesse,
sarebbero sicuramente meno gravi...
C'è qualcuno, non
meglio identificato, che si adopera molto per
ridicolizzare l'operato di chi con trasparenza,
onestà e chiarezza pone in evidenza gli aspetti
peggiorativi della pdl 2157 rispetto al vigente
D.lgs 116/92.
Non si adopera
nel tentativo di evidenziare eventuali
aspetti migliorativi di questa proposta di
legge (perché non ce sono!), si limita a
scimmiottare e a giocare con le parole
altrui peraltro senza risultare
particolarmente intelligente.
Dal momento
che interviene laddove dovrebbero, anzi
"devono" essere altri a prendere la parola, tale
comportamento lascia spazio a mille domande che
vanno ad alimentare dubbi che inizialmente non
si volevano prendere in considerazione ...
La vita e le
sofferenze degli animali vivisezionati nei
laboratori di ricerca non meritano questo
vergognoso teatrino di marionette, non meritano
questa assurda e unilaterale campagna
elettorale che non è certo condotta dal gruppo
Bairo.
Detto ciò ripropongo
i commenti sull'articolo di AgireOra dove, al
seguente paragrafo, è riportato...
LA BUAV è stata in
grado di denunciare il governo inadempiente nei
confronti della legge in materia di protezione
degli animali di laboratorio del 1986, perché
tale legge non lascia scappatoie,
NON AVEVA
INTRODOTTO IL SILENZIO ASSENSO e mi permetto
anche un eccetera, eccetera.
Prevede l'obbligo di approvazione specifica da parte del Ministero degli Interni (Home Office) di ogni singolo progetto di ricerca che coinvolge animali. Punto!
Un certo tal dei
tali leggerà questo scritto e molto
probabilmente tenterà nuovamente di sovvertire
la realtà
e, come usuale, senza produrre valide
argomentazioni.
A quale scopo mi chiedo io? ve lo chiedete anche voi? ho sentore che qualcun altro prenderà la parola...
Daniela
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pdl2157
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