AVIARIA: GATTO, INASPRITE
MISURE SICUREZZA IN GERMANIA
Dopo il felino morto
sull'isola di Ruegen.
2
marzo 2006
- Gatti reclusi in casa e cani al guinzaglio, sono i
provvedimenti per le zone a rischio decisi in Germania
dopo la scoperta per la prima volta in Europa di un
mammifero, un gatto, contagiato con il virus dell'
influenza aviaria H5n1.
Inviti alla calma alla popolazione sono arrivati dall'
Associazione tedesca per la protezione degli animali,
dal Consorzio dei fornitori di negozi zoologici, e anche
dalla stessa cancelliere Angela Merkel, che attraverso
un portavoce ha fatto sapere di seguire con molta
attenzione l'evolversi della situazione.
A Berlino si e' riunito per la prima volta il comitato
nazionale di crisi che dopo una teleconferenza con i
ministri regionali dell'Agricoltura, ha chiesto ai 7,5
milioni di persone che hanno in casa un gatto, ai 5,3 di
proprietari di cani, ma anche tutti gli altri possessori
di un animale domestico (dal furetto agli uccellini
canori) di prestare particolare attenzione al
comportamento degli animali. Ed in caso di dubbio di
ricorrere ai veterinari.
Alla fine della riunione e' stato diffuso un decreto del
ministero dell'Agricoltura che impone di tenere in casa
i gatti, quando e' possibile, e di portare a passeggio i
cani con il guinzaglio in tutte le zone piu' esposte al
contagio ed in quelle dove maggiore e' il passaggio di
volatili selvaggi (soprattutto quelli acquatici).
Gli esperti hanno poi cominciato a valutare la
possibilita' di contagio per i gatti che, come gia' si
sapeva in passato, sono particolarmente recettivi per il
virus dell'influenza aviaria. Un po' meno i cani, per i
quali comunque qualche episodio degli anni scorsi pone
qualche preoccupazione, mentre sembra molto piu'
difficile che cio' avvenga per i ratti o i topi. Intanto
in Germania c'e' penuria di abbigliamento protettivo per
evitare il contagio, a causa della grande richiesta di
questi giorni.
A 100 giorni esatti dall'avvio dei campionati mondiali
di calcio in Germania il presidente della Federazione
internazionale del calcio (Fifa), lo svizzero Joseph
Blatter, ha assicurato che al momento non vede nessun
pericolo di un rinvio a causa dell'influenza.
Ma se l'epidemia di aviaria dovesse diventare una
minaccia come la peste o il colera, con trasmissione del
contagio da un essere umano all'altro, allora saranno i
governi a decidere. ''E noi dovremo rispettare queste
decisioni. E' chiaro'' ha detto Blatter, in una
intervista al quotidiano Bild Zeitung.
L'ultimo caso di uccello contagiato dal virus pericoloso
anche per gli umani e' stato scoperto in Baviera, dove
il totale con l'anatra scoperta a Lindau, sale da oggi a
tre animali contagiati.
Sul gatto trovato positivo a Ruegen, oggi si e' saputo
che era un animale molto schivo, abitava in una fattoria
ed era abituato a vivere in liberta' nella natura senza
contatti con esseri umani. Una portavoce del comitato di
crisi a Schwerin, capoluogo della regione dove e'
avvenuto il ritrovamento, ha detto oggi che il padrone
del gatto e' stato gia' esaminato, ma non presenta
nessun sintomo di malattia. Al momento resta comunque
sotto sorveglianza medica.
In Germania, oltre ai 7,5
milioni di animali che vivono in casa ma spesso sono
abituati a uscire a caccia o a passeggio nei prati del
circondario, c'e' un numero di randagi non precisato,
che vivono soprattutto nei grandi centri abitati.
Secondo la legge tedesca, questi randagi sono equiparati
agli animali selvatici, e per esempio
un cacciatore puo' sparare ad un randagio, se lo trova a
almeno 200 metri da un insediamento urbano.
Gaetano Stellacci
(ANSA)