Nessun animale può
essere simile all'uomo. Ogni vivente è unico e
irripetibile, così come unico e irripetibile è
il modo con cui un individuo affronta la
malattia. I topi sono le creature più usate nei
laboratori di ricerca perchè la loro
mappa cromosomica è simile a quella umana. Ma
"simile" non significa "uguale". I risultati di
qualsiasi ricerca e sperimentazione saranno
sempre approssimative. Alla fine,
per conoscere la verità, si dovrà usare l'uomo.
A cosa saranno serviti allora i milioni di topi
massacrati nei laboratori?
"Le atrocità
sperimentate sugli animali portano spesso a
risultati non attendibili. Questo innanzitutto
perché nessun animale è geneticamente uguale
all'essere umano e quindi le reazioni sono
diverse.
I vivisettori
affermano che le loro ricerche sarebbero
indispensabili per il progresso scientifico.
Così inducono artificialmente negli animali ogni
tipo di malattia. In questo modo commettono tre
errori: non tengono conto delle differenze tra
le specie animali e gli esseri umani, ignorano
che le malattie sperimentali negli animali sono
artificiali, mentre quelle dei nostri simili
insorgono spontaneamente e, infine, confondono i
concetti di sintomo e di malattia (ad esempio la
febbre è il sintomo e l'influenza è la
malattia)."
Dr. Stefano Cagno
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