Appena in
grado, i cuccioli vengono sottoposti a un allenamento
intensivo: ore e ore passate a correre su un tapis roulant,
(tappeto rotante) ad azzannare e dilaniare tubi di gomma, a
inseguire prede vive (gatti ad esempio) legate a pertiche
rotanti. E poi la dieta: sovradosaggio di vitamine e
proteine e sempre maggior abitudine a droghe eccitanti.
Verso i due anni e mezzo, questa mostruosa macchina da
combattimento è pronta ad uccidere: in una minuscola fossa,
mentre attorno la folla sfoga i propri istinti sadici con
selvaggia soddisfazione, il cane drogato si avventa contro
il proprio simile in una lotta all'ultimo sangue che può
durare fino a due ore. Due ore di squarci profondi, di
atroci mutilazioni, di rivoltante violenza. Il perdente, se
non è già spirato, viene finito con un colpo di pistola:
l'unico atto di pietà che gli esseri "superiori" abbiano mai
avuto nei suoi confronti. Il vincitore, invece, se non verrà
soppresso perché non più utilizzabile, godrà di "amorevoli
cure" per poter di nuovo suscitare eccitanti brividi di
emozione.
E' pericoloso svegliare il
leone, il dente della tigre è fatale, ma la cosa più
spaventosa di tutte è l'uomo nella sua follia.
Friedrich Schiller (1759 - 1805), poeta e drammaturgo
tedesco