Chissà quale è stato il loro
inizio. Sono stati cuccioli, questo è certo. Teneri piccoli esseri che
si riscaldavano fra le zampe sicure della loro madre. Avranno
sicuramente giocato con i fratelli, azzuffandosi buffamente e
gonfiando il pelo, come si addice a tutti i piccoli felini che stanno
imparando l’arte dell’esistenza. Poi un giorno, un brutto giorno, mani
impietose li hanno raccolti e messi in gabbie, perché diventati
grandicelli, inutili o semplicemente noiosi . Da quel momento la loro
vita è stata solo sofferenza, dolore atroce e paura…..tanta paura. Un
bisturi che taglia il corpo morbido, un ago che penetra nel cervello,
una piaga infetta che non guarisce, mutilazioni, fratture, torture
indescrivibili. Il terrore: macabro compagno di questo orrendo mondo.
Il terrore e la disperazione. Ecco cosa resta ora di quelle vite. Un
mucchio di pelo intriso di sangue raggrumato, con il gelido soffio
della paura nelle piccole bocche spalancate che ancora urlano –
Pietà….abbiate pietà di noi….- . Ma nessuno ascolterà quel grido e
tutto verrà rinchiuso in sacchetti e gettato nell’inceneritore, come
rifiuti da cancellare per sempre.