Cani che non esistono più. Morti......sono
tutti morti tra torture di inimmaginabile portata.
Usati per esperimenti di tossicità nei
laboratori di ricerca. Vite che non hanno mai conosciuto una
casa, un giardino, le corse dietro una palla, una gita in
auto, il bagno fra le onde del mare, il calore di un letto
caldo. Non hanno mai provato la dolcezza di una carezza, la
tranquillità di una grattatina dietro le orecchie o la
felicità di un massaggio sulla pancia. Ciò che hanno avuto è
stato tanto dolore, paura, terrore, solitudine e
incomprensione. Quanti di questi miseri esseri sono passati,
passano e passeranno in quelle prigioni anguste e terrificanti
chiamate stabulari. Le pareti dei laboratori di ricerca
riecheggiano delle loro urla strazianti. Sangue, vomito, urine
e feci lordano ancora le bianche pareti asettiche di quei
luoghi. In ogni singola prigione aleggiano gli spiriti di
esseri massacrati e sterminati. La paura è nell'aria, il
tremore dei loro corpi torturati vibra fra le sbarre di ferro,
mentre il gelo della morte impregna ogni cosa soffocando il
respiro. Qualsiasi vita spezzata è un crimine e chi lo compie
è un assassino. Così tanto dolore non trova giustificazione
alcuna......per niente e per nessuno.