LA
PROVINCIA DI CREMONA
5 MARZO
2007
Dati choc anche per i cani: duemila
spariti in un anno
Uguale
attenzione va prestata alla sparizione dei
cani: 2000 quelli spariti negli ultimi
dodici mesi. E se è vero che la maggior
parte dei casi viene denunciata nelle
provincie di Milano, Varese, Lecco e Como, è
anche vero che tra Cremona e Cremonese non
sono mancate vicende di cronaca. Secondo i
vertici di Aidaa, Fido viene razziato con
obiettivi differenti.
Primo: gli esemplari sani, e di
media e grossa taglia, vengono portati via
per poi inviarli, attraverso strutture
compiacenti, all’estero o alla
sperimentazione farmacologica.
Secondo: per la realizzazione di pellicce,
fenomeno diffuso anche se in maniera
sporadica e artigianale. Terzo, i cuccioli:
spesso vengono razziati da zingari e sono
destinati al mercato dell’accattonaggio.
Infine, risulta che alcuni dei quattro zampe
spariti siano finiti in ristoranti e
trattorie gestite da stranieri: è un
sospetto al vaglio degli inquirenti.
L’inchiesta è in corso da mesi. Vi sono poi
i furti su commissione, quasi sempre di cani
particolarmente pregiati e di valore,
destinati al mercato dei ricchi. Clamore,
nel territorio, ha suscitato nei mesi scorsi
la morte di più di trenta cani fra Corte de’
Frati, Robecco e Scandolare Ripa d’Oglio: ad
ucciderli, polpette avvelenate.
***************
LA PROVINCIA
DI CREMONA
5 MARZO 2007
La
denuncia di Aidaa. Nel 2006 in Lombardia sono
spariti 1200 felini. Croce: ‘Fenomeno
allarmante’
Gatti scomparsi, è emergenza Cremona e il Cremonese al vertice della classifica: decine di casi Gli animali catturati nelle colonie di randagi e poi uccisi col veleno
di Mauro Cabrini
La denuncia arriva
da Aidaa, l’associazione italiana per la difesa
di animali e ambiente: nel 2006, in Lombardia,
sono stati rapiti oltre 2000 cani e almeno 1200
gatti. Il furto degli amici a quattro zampe è in
crescita preoccupante. E il picco di casi,
relativamente alla sparizione dei felini, è
stato rilevato proprio nella provincia di
Cremona, al vertice della classifica nera
insieme a quelle di Milano, Bergamo e Brescia. I
dati sono stati raccolti analizzando le singole
segnalazioni pervenute allo sportello Aidaa e ad
altre associazioni, incrociandole con le denunce
presentate presso le forze dell’ordine. Le
sparizioni avvengono prevalentemente dalle
colonie feline, dove gli animali vengono
catturati e destinati quasi totalmente alla
morte per avvelenamento o in alcuni casi, sempre
secondo Aidaa, «destinati alla sperimentazione e
vivisezione cosmetica e farmacologica o a
sacrifici rituali (messe nere e riti
esoterici)». Il problema è che, troppo spesso, i
padroni degli animali rubati non si rivolgono
alle forze di polizia: le denunce sono rare. E
solo nel caso di campagne di sensibilizzazione
in zone specifiche la gente segnala le
sparizioni. «E’ un fenomeno allarmante —
assicura Lorenzo Croce, presidente nazionale
AIDAA —. E ai tanti furti di cani e gatti si
affianca il malcostume dei proprietari di
ritenere superflua la denuncia: molto spesso si
pensa che gli animali spariti non possano essere
ritrovati. Ma la vera novità, anche se si tratta
per il momento di pochi casi rispetto al dato
complessivo, è che dove alla denuncia dei
proprietari si unisce una forte azione di
prevenzione da parte della stampa locale e
radiotelevisiva, gli animali ritornano a casa».
|
|