TIO.CH
TICINO (SVIZZERA)
Offensiva animalista: "Troppi animali domestici uccisi senza motivo"
Il gruppo lancia l'allarme: cani, gatti,
criceti e conigli soppressi in modo arbitrario.
I veterinari, tuttavia, non ci stanno: "Non
esistono dati in proposito. Ci portino le
prove".
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LUGANO “In Ticino
troppi animali domestici sani vengono uccisi
senza scrupoli”. A lanciare l’allarme è
Offensiva Animalista, il gruppo che da oltre un
anno si sta battendo per i diritti degli animali
nella Svizzera italiana. Cani, gatti, criceti,
conigli in perfetta salute, soppressi per motivi
banali. I dettagli li racconta un’attivista che
desidera restare anonima. “La cosa peggiore -
spiega - è che i veterinari continuano a tacere
e a smentire. Eseguono e basta. Negli ultimi
tempi, per fortuna, qualcuno si è ribellato”.
Boom di
soppressioni a primavera – Stando alle
segnalazioni raccolte da Offensiva Animalista
ogni giorno in
Ticino verrebbero uccisi circa dai 2 ai 6
animali sani. “La colpa è
soprattutto dei padroni - che se ne vogliono
liberare facilmente – riprende l’attivista -.
Basta che il cane
abbia raggiunto una certa età o abbia un leggero
problema fisico ed ecco che si ricorre a una
puntura letale. Ma vi sembra
giusto? Ci sono casi in cui una donna resta
incinta e per paura di contrarre fantomatiche
malattie fa sopprimere il gatto”. Il boom di
soppressioni si verificherebbe in primavera. “E
questo perché a Natale si usa spesso regalare un
animale - conferma - . Poi, nei mesi a seguire,
non lo si vuole più. Tra le vittime più
frequenti ci sono, inoltre, i randagi e gli
animali appartenenti a persone anziane non più
autosufficienti”.
L’appello
– Offensiva Animalista si rivolge quindi sia ai
veterinari sia ai proprietari di animali. “C’è
chi tenta magari di portare il proprio cane o
gatto presso la protezione animali - puntualizza
la nostra interlocutrice –. Ma nel caso in cui i
posti sono esauriti, l’alternativa è l’eutanasia.
Questo fenomeno deve essere arginato. Non è
possibile che la maggior parte dei veterinari
continui a eseguire in silenzio. Abbiamo mandato
loro un formulario per avere dati precisi, ma
nessuno ha risposto”.
La
reazione dei veterinari – “Non esistono
statistiche ufficiali sulla questione”. Tullio
Vanzetti, veterinario cantonale, è categorico:
le leggi non vietano la soppressione degli
animali ma ne fissano le condizioni . “C’è
l’obbligo di ucciderli in modo indolore ed
etico - precisa -. Di regola la decisione
finale viene concordata tra proprietario e
veterinario di fiducia”.
Il fenomeno,
dunque, sembra difficilmente controllabile. Per
Michele Mazzi, presidente dell’Ordine dei
veterinari ticinesi la situazione non è
così disastrosa come definita da Offensiva
Animalista. Anzi. “Ci hanno mandato un
formulario con domande assurde – puntualizza –.
I toni, inoltre, erano piuttosto minacciosi.
Della serie: o parlate o i vostri nomi saranno
citati sui giornali. Ecco perché non abbiamo
risposto. Io credo nella serietà e nella
competenza dei miei colleghi. Non agli
allarmismi infondati. Gli attivisti ci portino
le prove di quanto sostengono, poi vedremo”. “I
veterinari – gli fa eco Vanzetti –sono formati
per comportarsi in maniera responsabile su
queste questioni. Inoltre esiste un codice
deontologico della categoria professionale. Gli
animali sani vanno prioritariamente ricollocati.
Per gli animali sofferenti l'eutanasia può
talvolta costituire un intervento necessario ed
eticamente accettabile”.
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