CORRIERE DELL'UMBRIA
26 MARZO 2009
Tuoro (PG) - I Nas al
canile di Vernazzano.
Ancora controlli nella
struttura gestita da Aurora Brizi, ma senza scoperte di violazioni. La
titolare si difende dall’accusa di cedere animali per vivisezione.
Sara Minciaroni
TUORO (PG) - Ennesima incursione dei Nas ieri
mattina nel canile "Rifugio Aurora" di Vernazzano. I militari hanno
controllato tutti i cani presenti verificando che fossero regolarmente
muniti di chip di riconoscimento. Negli ultimi anni sono molte le vicende
anche giudiziarie che hanno riguardato la signora Aurora Brizi che gestisce
il ricovero per animali, accuse pesanti cha vanno dall'aver ospitato
immigrati clandestini fino all'uso improprio di denaro proveninete da
un'associazione tedesca. Ma la signora Brizi oggi tenta di raccontare le sue
verità. Ci fa visitare il canile per mostrare che nessun animale viene
maltrattato. Vivono in box decisamente puliti al massimo in coppia in 11
metri quadrati, ogni giorno per loro una zuppa, calda quando possibile, di
pasta carne o croccantini, circondati da prati dove due volte al giorno
vengono liberati a turno. Nel canile adesso ci sono 150 cani. La struttura è
attiva dal 1990 ma sull'attività pende una delibera comunale che prevede lo
smaltimento dei cani e la conseguente chiusura del canile, entro il 30 di
questo mese i cani ospitati non sarebbero divuti essere più di venti. "Cosa
dovrei fare io dei cani in eccesso - spiega la signora Brizi - ogni giorno
vengono abbandonati qui davanti ed io non posso che prendermene cura. Negli
anni ho fatto comodo ai Comuni del Trasimeno e adesso dicono che dovrei
chiudere da un giorno all'altro. Io non voglio che questi animali vadano a
finire in altri canili, dove ho visto con i miei occhi che le condizioni in
cui sarebbero destinati a vivere non sono le stesse che gli offriamo qui. Io
ho dedicato la mia vita a questi animali e troppo spesso ho sentito
infangare il mio operato."In effetti i cani sono in eccesso, almeno per
quanto riguarda l'ordinanza e spesso gli operatori , soltanto tre persone a
tempo parziale impiegate nel canile, non fanno in tempo a rispettare i dieci
giorni entro i quali i canni vanno "chippati" o i tre entro quali ne va
dichiarato l'eventuale decesso e spesso sono queste le irregolarità che
vengono registrate nei verbali degli ispettori. Ma c'è un'altra accusa che
viene mossa alla signora Brizi e che su di lei pesa come un macigno.
Infatti da tempo alcune voci, sempre più insistenti, sostengono che alcuni
dei cani da lei ospitati vengano spediti in Germania per essere sottoposti
ad esperimenti di vivisezione. "Respingo quest'accusa con
tutta me stessa e posso dimostrare che è totalmente infondata, sono convinta
che sia questo il motivo per cui subisco tutti questi controlli, manovrati
da qualcuno che usa questa scusa, i miei rapporti con la Germania vanno
avanti da anni, sono in contatto con associazioni che gestiscono le
adozioni, dalle famiglie che prendono i miei cani ricevo periodicamente
fotografie e lettere che ne provano lo stato di salute. Soltanto degli
ingenui potrebnbero pensare che la vivisezione viene fatta su cani anziani,
a volte malati o comunque non più cuccioli. I cani per la vivisezione
vengono appositamente allevati e poi venduti in base ai requisiti, questa
accusa è priva di ogni conoscenza in materia". Il canile inoltre grazie a
questi rapporti con la Germania riceve fondi che sono stati al centro della
viceda giudiziaria della Brizi, ma che continuano ad arrivarle come le
frequenti visite dei membri dell'associazione stessa che non hanno mai
smesso di avere rapporti con il rifugio di Vernazzano. Queste persone
proprio in questi giorni sono venute a fare volontariato qui, dando una mano
a pulire il canile "ogni volta che arrivano dalla Germania- si sfoga la
Brizi- puntualmente arriva il controllo della polizia veterinaria, così
persone civili e avvezze al volontariato come in Italia ancora non accade ,
vengono trattate come banditi". "Conosco questo canile da dieci anni e ci
sono entrata come volontaria - spiega Diana - la signora Brizi ha un
carattere particolare ma ama i cani e li tratta come raramente ho visto fare
in altri posti". Hanno voglia di levarsi di dosso l'accusa pesante che gli
viene rimossa nel canile di Vernazzano. Gli occhi languidi ed espressivi dei
meticci dichiarano una serenità che vale più di mille parole.
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